Lavoro: nuovi interventi per l'occupazione giovanile in apprendistato

FormazioneIl Ministro del Lavoro e delle Politche Sociali, Maurizio Sacconi, e le Regioni, le Province Autonome e le parti sociali hanno raggiunto un accordo volto a rilanciare i contratti di apprendistato per l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Obiettivo dell'intesa è restituire a tale forma contrattuale il contenuto formativo garantito dalle Regioni o in sussidiarietà dalle parti sociali e dagli enti bilaterali, combattendo parallelamente l’uso distorto del tirocinio e delle collaborazioni.

L’apprendistato, nelle sue tre tipologie (professionalizzante, per l’esercizio del diritto-dovere di istruzione e formazione, per l'acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione) di cui al decreto legislativo n. 276 del 2003, rappresenta il principale canale di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro secondo percorsi di qualità utili a valorizzare e accrescere le competenze delle persone e sostenere la produttività del lavoro.

Governo, Regioni, Provincie autonome e parti sociali, già nella intesa dello scorso 17 febbraio 2010, avavno convenuto di rilanciare il contratto di apprendistato con l’obiettivo di garantire un percorso di formazione a tutti gli apprendisti anche attraverso percorsi di formazione nei luoghi di lavoro.

Le stesse parti firmatarie della nuova intesa concordano e convengono:

  • di dare un nuovo impulso alla occupazione giovanile in apprendistato conferendo, per lavoratori e imprese, immediata certezza al quadro giuridico e istituzionale di riferimento attraverso una fase di transizione di dodici mesi, in attesa della definizione di una revisione e di un definitivo chiarimento della normativa vigente;
  • di definire:
  • - una mappatura condivisa della normativa concretamente applicabile Regione per Regione, settore per settore;
    - le linee guida condivise per la riforma dell’apprendistato professionalizzante secondo la delega contenuta nella legge n. 247 del 2007 in corso di riattivazione nell’ambito del disegno di legge “c.d. collegato lavoro”, valorizzando la formazione aziendale di tipo formale, la risorsa della bilateralità, il ruolo dei fondi interprofessionali e la tracciabilità sul libretto formativo del cittadino;
    - un quadro più razionale ed efficiente dei tirocini formativi e di orientamento al fine di valorizzarne le potenzialità in termini di occupabilità e prevenire gli abusi e l’utilizzo distorto degli stessi tirocini formativi e di orientamento e di altre tipologie contrattuali (in particolare le collaborazioni coordinate e continuative) in concorrenza con il contratto di apprendistato;
  • di confermare che, in caso di imprese multi-localizzate, per l’attivazione dei contratti di apprendistato e per i tirocini formativi e di orientamento trova applicazione su tutto il territorio nazionale la sola regolamentazione della Regione dove l’impresa ha la propria sede legale.

Nella stessa sede è stato presentato alle parti sociali Cliclavoro, il nuovo portale del Ministero dedicato a chi cerca e a chi offre lavoro, insieme con la banca dati dei percettori di sostegno al reddito.

Intesa del 27 ottobre 2010

Dichiarazione del Ministro del 27 ottobre 2010

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Normativa - Aggiornamenti:

Articolo 11 del Decreto Legge n. 138 del 13 agosto 2011, dedicato ai livelli essenziali di tutela in materia di tirocini formativi e finalizzato ad offrire maggiore certezza al quadro legale di riferimento per la regolamentazione dei tirocini, così da ricondurli alla loro funzione di formazione e orientamento dei giovani.

Circolare n. 24 del 12 settembre 2011 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia recante chiarimenti in merito all’articolo 11 del citato DL.

FAQ del 27 settembre 2011

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