DL Coesione: incentivi assunzioni giovani, donne e bonus ZES

Photo credit: - Source: Pexels - Photographer: Yan KrukauSbloccati i bonus giovani, donne e ZES: le tre misure a favore del lavoro e dell’occupazione introdotte dal Decreto Coesione, firmato dal Consiglio dei Ministri il 30 aprile e ora in Gazzetta Ufficiale. Il pacchetto di incentivi riconosce uno sgravio totale per le assunzioni di under 35, donne, disoccupati e per nuovi assunti nei territori della ZES unica del Mezzogiorno.

Cosa prevede il decreto Coesione

Alla vigilia della festa dei lavoratori, il CdM ha approvato il decreto legge contenente la riforma della Politica di Coesione, che riconosce anche sgravi contributivi per le assunzioni agevolate di giovani, donne svantaggiate e lavoratori nella nuova ZES unica Mezzogiorno, la Zona Economica Speciale che dal 1° gennaio 2024 comprende tutti i comuni dei territori delle precedenti ZES nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Il decreto Coesione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 105 del 7 maggio 2024, riserva a questi incentivi circa 2 miliardi e mezzo di euro a valere sul Programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027.

Per tutti e tre i bonus, l’esonero è ammissibile per assunzioni effettuate a decorrere dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025 per un periodo massimo di 24 mesi, senza decurtazione dell’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. L’incentivo non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento e non copre premi e contributi INAIL. 

In attesa della pubblicazione delle modalità attuative dell’esonero - la cui concessione resta subordinata all’autorizzazione della Commissione europea - passiamo in rassegna gli incentivi per le assunzioni del DL Coesione.

Bonus giovani

Il bonus giovani ha il fine di incrementare l’occupazione giovanile stabile e consiste in un esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati che assumono giovani di età inferiore ai 35 anni e che non sono mai stati occupati a tempo indeterminato. 

Nello specifico, l’agevolazione è ammissibile per le assunzioni con un contratto di lavoro a tempo indeterminato già instaurato o in corso di instaurazione, per un periodo massimo di 2 anni e per un limite massimo di 500 euro mensili.

Lo sgravio totale non si applica per i rapporti di lavoro domestico o di apprendistato. La misura è, invece, riconosciuta nel caso in cui la precedente assunzione con contratto di lavoro di apprendistato non sia proseguita come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. L’incentivo spetta anche ai nuovi assunti precedentemente occupati a tempo indeterminato con un diverso datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente dell’incentivo. 

Al fine di sostenere lo sviluppo occupazionale della Zona Economica speciale unica per il Mezzogiorno e contribuire alla riduzione dei divari territoriali, l’esonero contributivo è maggiorato a 650 euro mensili per i datori di lavoro privati che assumono lavoratori under 35 in una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni che rientrano nella ZES Unica: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Il budget a disposizione ammonta a circa 1 miliardo e 430 milioni di euro a valere sul Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027, ripartito in 34,4 milioni di euro per il 2024, 458,3 milioni per il 2025, 682,5 milioni per il 2026 e 254,1 milioni per il 2027.  

Bonus donne

Per favorire le pari opportunità nel mercato del lavoro, il pacchetto di incentivi prevede anche un’esenzione contributiva per le assunzioni di donne lavoratrici svantaggiate e di donne residenti nella ZES unica del Sud Italia. 

Anche in questo caso si tratta di uno sgravio totale dei contributi a carico dei datori di lavoro privati per un massimo di 24 mesi e nel limite massimo di 650 euro su base mensile. 

Nel dettaglio, l’azzeramento contributivo sarà riconosciuto per rapporti di lavoro a tempo indeterminato di donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi.

Con riferimento alle residenti nella ZES unica, lo sgravio totale è riconosciuto, indipendentemente dall’età, per le donne che risultano prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.

Le assunzioni contribuiranno all’aumento occupazionale netto del Paese, obiettivo per cui sono messi a disposizione circa 438 milioni di euro a valere sul Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027, ripartiti in 7,1 milioni per il 2024, 107,3 milioni per il 2025, 208,2  milioni  per il  2026  e 115,7 per il 2027.

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Bonus ZES

L’ultimo dei tre incentivi ha, invece, la finalità di sostenere lo sviluppo occupazionale nella Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, che dal 1° gennaio 2024 comprende tutti i comuni dei territori delle precedenti ZES nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise.

Anche per il bonus ZES si parla di uno sgravio contributivo del 100% per un periodo massimo di 2 anni e nel limite di 650 euro per ciascun lavoratore assunto, ma il focus è questa volta sui lavoratori over 35 che risultano disoccupati da 24 mesi e i beneficiari sono datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti nel mese dell’assunzione.

L’esonero resta ammissibile anche per assumere soggetti che alla data dell'assunzione sono stati occupati a tempo indeterminato con un diverso datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente dell'esonero.   

Per promuovere l’occupazione nella ZES unica sono a disposizione poco più di 591 milioni di euro per gli esoneri contributivi, riconosciuti nel limite di spesa di 11,2 milioni per il 2024, di 170,9 milioni per l'anno 2025, di 294,1  milioni  per il 2026, e 115,2 milioni per il 2027.

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