Legge di stabilità 2012: taglio dell'Irpef, aumento dell'Iva, spending review, tobin tax

Legge di stabilità - foto di zak mc

Taglio di un punto delle aliquote Irpef, che da 1 gennaio 2013 passeranno dal 23 al 22% per lo scaglione fino a 15 mila euro, e dal 27 al 26% quella fino a 28mila euro. E aumento dell'Iva, a partire da luglio: dal al 10 all'11% e dal 21 al 22%. Questi i punti nevralgici della legge di stabilità 2012, al centro del 49esimo Consiglio dei Ministri del 9 ottobre. Cinque gli obiettivi principali: anzitutto, evitare l’aumento di due punti percentuali dell’Iva – che con questa legge viene dimezzato; incentivi per l’aumento della produttività; garanzie per gli esodati; copertura del quadro esigenziale dei ministeri per il 2013; pagamento degli arretrati delle Pubbliche aministrazioni.

Cinque obiettivi e tre strumenti per centrarli:

  • Avanti con la spending review in tutti i settori. Le misure di razionalizzazione della spesa pubblica vanno a sommarsi a quelle precedentemente approvate e si basano su un censimento di spesa “aggredibile” pari a circa 50 miliardi: 11 miliardi per l’acquisto di farmaci, 7 miliardi per i dispositivi medici e 32 miliardi di acquisti per gli investimenti. In totale, l’importo censito nelle due fasi della spending review è di 110 miliardi di euro, circa il 65% della spesa pubblica per l’acquisto di beni e servizi. I più interessati, i bilanci delle pubbliche amministrazioni, dalle Regioni agli enti locali, Sanità e pubblico impiego, con il blocco confermato degli aumenti dei contratti per gli statali fino al 2014;

  • interventi fiscali in materia bancaria e assicurativa. Saranno posticipate di 5 anni le deduzioni riconosciute alle banche per il maggior valore riconosciuto al riallineamento per l'imposta sostitutiva. Inoltre, per quanto riguarda le assicurazioni, sale dallo 0,35 a 0,50% l'acconto sulle riserve tecniche delle assicurazioni, e nel 2014 il prelievo riscenderà allo 0,45%;

  • In arrivo la Tobin tax, o tassa sulle transazioni finanzarie.

Le altre novità contenute nel testo riguardano una serie di temi:

Ritardi pagamenti Pa e pagamenti con dismissioni. Nel corso del Consiglio dei ministri è stato toccato anche il nervo scoperto dei ritardi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese, ed è stata confermata la volontà di dare attuazione alla direttiva Ue in materia. Il pagamento degli arretrati della Pubblica amministrazione sarà finanziato con il piano di dismissioni finalizzato a pagare il debito pubblico;

Riordino agevolazioni. Per i redditi superiori ai 15mila euro viene introdotta una franchigia di 250 euro per alcune deduzioni e detrazioni Irpef e, per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilità a 3000 euro;

Sul fronte contrattuale, proposta un detassazione dei contratti di produttività: un'azione da 1,2 miliardi di euro nel 2013 e 400 milioni nell'anno seguente. Prevista inoltre l'introduzione di una speciale agevolazione per la proroga nel periodo dal 1 gennaio al 13 dicembre 2013 di misure sperimentali per l'incremento della produttività del lavoro. Questa forma di agevolazione dev'essere definita in concreto attraverso un apposito decreto attuativo, da emanare entro metà gennaio;

Stop all'affitto e all'acquisto di nuovi immobili da parte di tutte le amministrazioni pubbliche, e all'acquisto e al leasing di autovetture. Prevista una stretta anche per l'acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche. Al via la vendita dei beni demaniali attraverso fondi immobiliari;

In arrivo 100 milioni di euro per gli esodati;

Il budget delle università potrà crescere del 3% all'anno, mentre per alcuni enti di ricerca potrebbe salire al 4%. E, sempre nel caso degli enti di ricerca, la legge prevede un capitolo ad hoc "razionalizzazione del sistema della ricerca", che prevede in primo luogo la nascita di un Consiglio nazionale delle ricerche, diverso dall'attuale Cnr: un ente di dimensioni maggiori rispetto a quello attuale, che accorperà tutti gli istituti vigilati dal ministero dell'Istruzione, cui si affiancheranno due nuove agenzie per il trasferimento tecnologico e il finanziamento della ricerca.

Sempre nel capitolo istruzione, si parla anche di un aumento delle ore di lavoro dei professori delle scuole medie e superiori: non più 18 ore settimanali, ma 24. Una mossa che porterebbe al Miur un risparmio di 180 milioni di euro.

Infine, i trasporti: previsto lo stanziamento di 1,6 miliardi di euro a partire dal 2013 per il trasporto pubblico locale, 800 milioni per la Rfi, 300 milioni per l'Anas e 70 milioni per la linea alta velocità Torino-Lione. Previsti anche fondi, oltre 1,2 miliardi di euro (50 milioni per il 2013 e 400 milioni per il triennio successivo), per il Mose, il sistema di dighe mobili per arginare il fenomeno dellacqua alta a Venezia. E sempre a 300 milioni di euro ammonta la penalità per lo stop al ponte di Messina.

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Legge di stabilità - Consiglio dei ministri n. 49 del 09 ottobre 2012

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