Decreto sviluppo: via libera al Piano nazionale per le città

infrastruttureCon il pacchetto sviluppo proposto del ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera, approvato da Palazzo Chigi il 15 giugno, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti è incaricato di predisporre un piano nazionale per la riqualificazione delle aree urbane, soprattutto quelle degradate.

Su questo piano vigila una nuova cabina di regia, composta da due rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (di cui uno con funzioni di presidente) da un rappresentante del ministero dell'Economia, del ministero dello Sviluppo economico, del ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, del ministero per i Beni e le attività culturali, del dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, dell'Agenzia del Demanio, della Cassa depositi e prestiti, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell'Anci.

In veste di osservatori sono presenti un rappresentante del Fondo Investimenti per l'Abitare (FIA), di CDP Investimenti SGR e un rappresentante dei Fondi di investimento istituiti dalla società di gestione del risparmio presso il ministero dell'Economia.


Il ruolo della cabina di regia
I comuni inviano alla cabina di regia proposte di contratti di valorizzazione urbana costituite da un insieme coordinato di interventi con riferimento alle aree urbane degradate, descrivendo le caratteristiche e l'ambito urbano oggetto di trasformazione e valorizzazione; indicando gli investimenti ed i finanziamenti necessari, sia pubblici che privati, comprensivi dell'eventuale cofinanziamento del comune interessato; quali soggetti sono coinvolti; la tempistica degli interventi da attivare; la fattibilità tecnico-amministrativa.

La cabina di regia seleziona le proposte sulla base dei seguenti criteri:

  • immediata cantierabilità degli interventi;
  • capacità e modalità di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici e privati
  • e di attivazione di un effetto moltiplicatore del finanziamento pubblico nei confronti
  • degli investimenti privati;
  • riduzione di fenomeni di tensione abitativa, di marginalizzazione e degrado sociale;
  • miglioramento della dotazione infrastrutturale anche con riferimento
  • all'efficientamento dei sistemi del trasporto urbano;
  • miglioramento della qualità urbana, del tessuto sociale ed ambientale.

Inoltre la cabina di regia, sulla base degli apporti e delle risorse messe a disposizione dai vari organismi che la compongono, definisce gli investimenti attivabili nel centro urbano selezionato. Inoltre, la cabina di regia propone al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti la destinazione delle risorse del Fondo per il contratto di valorizzazione urbana. La cabina di regia promuove, in accordo con il comune interessato, la sottoscrizione del contratto di valorizzazione urbana che regolamenta gli impegni dei vari soggetti pubblici e privati, prevedendo anche la revoca dei finanziamenti, se non dovessero essere realizzati. L'insieme dei contratti di valorizzazione urbana costituisce il piano nazionale per le città.

Per attuare questi interventi nasce, presso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, il fondo per l'attuazione del piano nazionale per le città, in cui confluiscono le risorse non utilizzate o provenienti da revoche ad altri programmi.

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