Piano Juncker: elementi a sostegno di un suo rafforzamento

La Commissione recepisce i risultati di tre valutazioni, in linea con la sua proposta di rafforzare ed espandere il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), che costituisce il nucleo del Piano Juncker.

Jean-Claude Juncker - Photo credit: European Council via Foter.com / CC BY-NC-ND

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Il Piano Juncker ha già dimostrato la sua utilità nell'incoraggiare un aumento sostenibile degli investimenti in tutti gli Stati membri. Dati i risultati concreti raggiunti da quando, due anni fa, la Commissione ha annunciato il piano di investimenti, il Presidente Jean Claude Juncker ha presentato nel suo discorso sullo stato dell'Unione del 14 settembre una proposta per rafforzare il FEIS al fine di stimolare ulteriormente gli investimenti.

A tale proposta hanno fatto seguito tre valutazioni, tra cui una valutazione indipendente prevista quando è stato istituito il FEIS. I loro risultati sono riassunti nella comunicazione della Commissione e alimenteranno il dibattito legislativo con il Parlamento europeo e gli Stati membri in merito alla proposta della Commissione. In occasione del vertice dei 27 svoltosi a Bratislava il 15 settembre e del Consiglio europeo di ottobre gli Stati membri si sono impegnati a concordare la loro posizione negoziale sulla proposta della Commissione nella riunione del Consiglio ECOFIN del 6 dicembre, tenendo conto della valutazione indipendente.

Piano Juncker - gli strumenti a disposizione

La Commissione ha pubblicato la sua relazione il 14 settembre. La Banca europea per gli investimenti, partner strategico della Commissione nel piano di investimenti, ha presentato una valutazione il 5 ottobre. Infine la società di revisione contabile internazionale Ernst&Young ha pubblicato una valutazione indipendente esterna il 14 novembre. Tutte e tre le relazioni hanno rilevato che il FEIS ha già aumentato l'accesso ai finanziamenti e mobilitato capitali privati ed hanno individuato i settori in cui il piano di investimenti potrebbe essere migliorato.

Il Presidente Jean-Claude Juncker ha dichiarato: "Il piano di investimenti è la nostra iniziativa faro e ha già dimostrato di poter migliorare il contesto degli investimenti in Europa. Abbiamo prestato ascolto e imparato dalle prime esperienze. I riscontri che abbiamo ricevuto sono in linea con la nostra proposta di affinare, espandere e rafforzare il piano".

Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per il portafoglio "Occupazione, crescita, investimenti e competitività", ha dichiarato: "Il piano di investimenti apporta risultati concreti e raggiunge persone fisiche e aziende in tutta Europa. Le imprese possono espandere le proprie attività, assumere nuovi dipendenti e investire maggiormente nella ricerca e nello sviluppo. I progetti approvati dalla BEI nel quadro del FEIS mobilitano 154 miliardi di EUR in investimenti totali nei 27 Stati membri e sostengono quasi 380 000 PMI. Invitiamo gli Stati membri e il Parlamento europeo ad adottare senza indugio la nostra proposta FEIS 2.0 per aiutarci a promuovere investimenti sostenibili, al fine di ridare lavoro ai cittadini europei e incentivare la crescita nell'UE."

I risultati delle tre valutazioni sono trattati ampiamente nella proposta della Commissione che punta a raddoppiare la durata e la capacità del FEIS estendendo, in una prima fase, la sua durata sino alla fine del 2020 ed aumentando l'importo totale degli investimenti da 315 miliardi di EUR ad almeno 500 miliardi di euro. La proposta presta già maggiore attenzione all'addizionalità, ai contributi del settore privato e all'aumento della trasparenza nella selezione dei progetti.

Tutte e tre le valutazioni rilevano inoltre l'esistenza di un alto potenziale nello sviluppo di nuove forme di cooperazione tra il FEIS e altre fonti di finanziamento dell'Ue. Esse sottolineano anche la necessità di monitorare attentamente la possibile concorrenza tra alcuni di questi fondi e il FEIS. La proposta della Commissione sottolinea inoltre i potenziali benefici derivanti dalla combinazione del FEIS con altri fondi dell'UE e dai cofinanziamenti delle banche di promozione nazionali (NPB), che costituiscono modalità essenziali per migliorare la copertura geografica del FEIS, in particolare per rafforzare il Fondo nelle regioni meno sviluppate e di transito. Il sostegno a queste regioni, tra l'altro, è quindi esteso con un riferimento esplicito a qualsiasi industria che altrimenti non sarebbe compresa negli obiettivi generali del FEIS. Al fine di creare una disponibilità costante di progetti e di piatteforme di investimento e per aumentare la combinazione di diversi fondi dell'UE, la proposta comprende anche miglioramenti del polo europeo di consulenza sugli investimenti.

La Commissione ha inoltre presentato iniziative per facilitare il finanziamento dell'economia reale. Gli Stati membri beneficeranno ad esempio di indicazioni più chiare sulle norme di contabilità pubblica, in particolare nell'ambito dei partenariati pubblico-privato (PPP). A settembre Eurostat e la BEI hanno pubblicato una guida per il trattamento statistico dei PPP.

Photo credit: European Council via Foter.com / CC BY-NC-ND

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