Dl 101-2013: via libera all'Agenzia per la Coesione territoriale

Ministro Carlo Trigilia fonte. Min CoesioneVa in porto l'Agenzia per la coesione territoriale. Il Senato ha infatti convertito in legge il Dl 101/2013 che, per l'appunto, istituisce il nuovo ente volto a presidiare e monitorare l'utilizzo dei fondi europei nel nostro Paese.

Questi i compiti dell'Agenzia, prevista dall'articolo 10 della legge:

  • presidio della fase di attuazione delle politiche,
  • monitoraggio sistematico degli interventi,
  • accompagnamento e supporto delle amministrazioni centrali e regionali titolari degli interventi finanziati dai fondi strutturali e dal Fondo sviluppo e coesione,
  • poteri sostitutivi, solo nel caso in cui si verifichino gravi inadempienze o ritardi ingiustificati.

La nuova struttura avrà, inoltre, una rappresentanza delle amministrazioni territoriali.

L'agenzia era stata sostenuta in principio dall'ex ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca ed è stata portata avanti con decisione dal suo successore Carlo Trigilia. Quest'ultimo si definisce soddisfatto: “Con l’agenzia che sarà operativa da marzo 2014 - spiega il ministro - si apre una nuova fase nella gestione degli interventi per lo sviluppo e la coesione che contribuirà a migliorare l’efficienza e l’efficacia dei fondi strutturali europei. La programmazione del nuovo ciclo 2014-2020 si avvierà con una gestione rinnovata”.

No a 120 nuove assunzioni

Via libera a un nuovo Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio, che collaborerà con il Ministro per la Coesione territoriale per le attività di indirizzo, programmazione e coordinamento delle politiche di coesione. Le 200 unità di personale di cui l’agenzia disporrà saranno lavoratori interni al Dipartimento dello Sviluppo economico (DPS), che attualmente fa capo al MISE. Niente di fatto, quindi, per l’assunzione a tempo indeterminato di 120 nuovi "super tecnici", come invece inizialmente era stato previsto e annunciato dal premier Enrico Letta a fine agosto.

In un'ottica di spending review, durante il dibattito parlamentare, il Senato ha infatti cancellato questa norma che rischiava di risultare un po' impopolare. Nessuna nuova "infornata", quindi, nonostante il commissario europeo per gli Affari regionali Johannes Hahn fosse favorevole alla creazione di uno staff competente dedicato e ne avesse chiaramente ribadito l'importanza nei giorni scorsi: "La creazione dell'Agenzia è essenziale per sostenere Regioni, Città e Ministeri per fare il migliore utilizzo delle risorse disponibili. L'Agenzia, per essere efficace, ha bisogno di staff permanente e qualificato. Abbiamo chiarito che il costo dello staff può essere cofinanziato dal budget dell'assistenza tecnica dei fondi regionali europei in modo da dare stabilità e rafforzare le strutture dell'amministrazione pubblica. Per la prossima programmazione 2014-2020". Il commissario ha poi concluso: "L'Italia beneficia di uno stanziamento di 29 miliardi di euro se confermato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. L'attuazione di questi investimenti, richiederà tutto il supporto possibile".

Nessun nuovo potere per l'amministrazione centrale

La creazione dell’Agenzia non dovrebbe comportare l’attribuzione all’amministrazione centrale di nuovi poteri a discapito delle autorità di gestione. La nuova governance intende facilitare un intervento più rapido in situazioni di difficoltà delle autorità di gestione, ma non ha aumentato i poteri attribuiti allo Stato.
Tali poteri rimangono, infatti, quelli previsti dalla normativa vigente: quello del ministro per la Coesione Territoriale di adottare misure di accelerazione nel caso in cui le amministrazioni che non rispettino la tempistica degli interventi e il potere del Governo di sostituirsi alle autorità di gestione, in caso di inerzia e inadempimento delle amministrazioni pubbliche titolari di interventi cofinanziati dai fondi strutturali.

Operativa in primavera

I prossimi passi sono la stesura e l'approvazione dello statuto. Se i tempi saranno rispettati, l'Agenzia diventerà operativa nel marzo 2014

Barca saluta l'approvazione della legge

In un tweet, rispondendo a una domanda di Fasi.biz, Fabrizio Barca ha affermato: "E' stato fatto un grosso passo organizzativo verso presidio verificabile e aperto dell'attuazione. Ora investire in risorse umane!"

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Testo approvato dal Senato

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