Digitalia: decreto già oggi in Consiglio dei ministri

computerIl decreto Digitalia è in dirittura d’arrivo. Quasi certamente troverà spazio nel Consiglio dei ministri di oggi o, al massimo, arriverà a destinazione la prossima settimana. Lo rivela Donatella Solda Kutzmann, advisor del ministero della Pubblica istruzione, dell’università e della ricerca nel corso dell’incontro con il vicepresidente vicario del Parlamento europeo Gianni Pittella, organizzato ieri pomeriggio a Roma da Euractiv.it e Fasi.biz.

“Nelle prossime ore – dice - speriamo di portarlo in Consiglio dei ministri. Al momento stiamo combattendo con gli uffici legislativi, ma sono fiduciosa del risultato finale. Comunque, arriverà a breve”. Solda Kutzmann spiega anche quali saranno i punti cardinali del provvedimento. “Sarà basato su sei pilastri principali”.

Il primo è costituito dalle infrastrutture, “che sono decisive per la creazione di un paese pienamente digitalizzato”. Il secondo è quello della ricerca, in linea con quanto richiesto all’Italia dalla Commissione europea. Poi ci sarà tutto quello che riguarda la pubblica amministrazione: “Pensiamo – dice – alle forme di e gov che permettano un dialogo più diretto dei cittadini con chi li amministra”.

Ancora, un capitolo sarà dedicato al commercio elettronico, al tema degli acquisti e dell’e procurement. Si parlerà di competenze digitali. “Questo è il capitolo al quale tengo maggiormente, visto che me ne sono occupata direttamente”. Si cercherà di aumentare l’alfabetizzazione digitale, sia delle giovani generazioni che, soprattutto, di quelli più avanti con gli anni. Infine, una sezione sarà dedicata alle smart cities, le città intelligenti nelle quali l’erogazione dei servizi per i cittadini viene orientata e organizzata attraverso le nuove tecnologie digitali.

Un paio di norme saranno dedicate alla diffusione dei dati della pubblica amministrazione. “Cercheremo – spiega Solda Kutzmann – di favorire un processo di democrazia digitale”. Nel quale i governi nazionali e locali mettono a disposizione dei cittadini in rete tutti i risultati del loro lavoro. Dando la possibilità a tutti di utilizzarli per erogare servizi. O semplicemente di informarsi sull’attività della Pa. Esercitando in questo modo una forma di controllo diretto.

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