In arrivo un Piano del MIT da 2,5 miliardi per liquidità immediata alle infrastrutture

Foto di Vinícius Pimenta da PexelsIl Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture (MIT) ha annunciato l'intenzione di proporre un Piano per fornire liquidità immediata alle imprese al lavoro su interventi infrastrutturali.

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La data di presentazione del Piano da segnarsi in calendario è quella del 20 luglio quando, in occasione del prossimo CIPESS, il dicastero guidato da Matteo Salvini presenterà una proposta per utilizzare tutti i fondi disponibili, per un totale di 2,5 miliardi di euro.

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Il Piano del MIT per la liquidità nelle infrastrutture

Si tratta - spiega la nota ufficiale del ministero - di “fondi disponibili e accantonati (ma nei fatti congelati almeno fino al 2024)” che il Porta Pia intende impiegare “subito e garantire la giusta liquidità alle imprese”.

Il Piano che sarà presentato al CIPESS e che il MIT ha redatto in accordo con RFI, non dovrebbe però penalizzare altre opere, né rinviare altri lavori. “Per il 2024 - spiega infatti il ministero - c’è già l’impegno (...) per finanziare tutte le opere garantendo il rispetto dei cronoprogrammi. Le risorse che saranno spostate a breve - aggiunge infatti il MIT - verranno subito riproposte, perché solo dall’anno prossimo potranno essere spese”.

Per questo il MIT parla di “nessun cantiere bloccato, zero lavori rinviati e 2,5 miliardi destinati ad accelerare i cantieri strategici che già oggi hanno bisogno di risorse e beneficiano anche della spinta del PNRR”.

Più nello specifico, a beneficiare delle risorse in arrivo dovrebbero essere circa una quindicina di opere. Ad essere accelerati saranno infatti alcuni interventi urgenti come:

  • il Nodo di Genova e Terzo Valico dei Giovi, 
  • l’upgrading infrastrutturale e tecnologico nodo di Firenze, 
  • il potenziamento dei collegamenti del bacino di Augusta, 
  • l’adeguamento prestazionale e upgrading corridoio TEN-T Mediterraneo e linee afferenti, 
  • il nodo di interscambio di Pigneto, 
  • il programma nazionale ERTMS, 
  • l’upgrading infrastrutturale e tecnologico nodo di Roma, 
  • l’adeguamento prestazionale e upgrading corridoio TEN-T Baltico-Adriatico e linee afferenti, 
  • l’adeguamento prestazionale e upgrading corridoio TEN-T, Scandinavia - Mediterraneo porti Adriatico e Mezzogiorno e linee afferenti, 
  • Telecomunicazioni e GSM-R, 
  • l’adeguamento prestazionale e upgrading corridoio TEN-T Scandinavia - Mediterraneo porti Tirreno e linee afferenti, 
  • l’adeguamento prestazionale e upgrading corridoio TEN-T Mediterraneo e linee afferenti, l’Upgrading infrastrutturale e tecnologico nodo di Milano, Porto di Trieste vari Upgrading infrastrutturali e tecnologici nodi-bacini- direttrici, 
  • la Linea AV/AC Verona-Padova 2° lotto funzionale.

Come accennato, il Piano da 2,5 miliardi non dovrebbe penalizzare altri cantieri. Parliamo di “opere che da qui ai prossimi mesi non richiedono spese immediate per la natura del loro iter”, scrive il MIT, come: la Roma-Pescara, il Nuovo collegamento PM228 - Castelplanio con by-pass di Albacina, il Potenziamento dei collegamenti tra il porto di Livorno, la P220 rete ferroviaria e l'interporto Guasticce,  il Raddoppio Maerne-Castelfranco Veneto, il Raddoppio della linea Roma-Viterbo (tratta Cesano-Bracciano), la Chiusura anello ferroviario di Roma, il Potenziamento Capannelle-Ciampino, il Raddoppio Lunghezza-Guidonia, il Nodo di Novara 1^ fase, l’Adeguamento e la velocizzazione linea ferroviaria Jonica.

Foto di Vinícius Pimenta da Pexels

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