Il testo della Legge di Bilancio 2020

Manovra - Photo credit: GovernoPubblicato in Gazzetta ufficiale il testo definitivo della Legge di Bilancio 2020. Ecco le misure principali per imprese, famiglie e investimenti. 

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Ecco quali sono le misure principali contenute nella Manovra 2020.

Pacchetto Industria 4.0

Cambia il profilo degli incentivi del piano Industria 4.0:  super e iper ammortamento si trasformano in un credito d'imposta.

Nel caso del super ammortamento, l’aliquota del credito d’imposta sarebbe del 6% per investimenti fino a 2 milioni di euro. Dimezzato il tetto agli investimenti per i beni materiali connessi a Industria 4.0 (il cosiddetto Allegato A della legge 232/2016) coperti dall’iper ammortamento: dai 20 milioni attuali si passa a 10 milioni. 

Per quanto riguarda invece i beni immateriali sii passa a un’aliquota del credito d’imposta del 15% per investimenti fino a 700mila euro.

Rifinanziata la Nuova Sabatini, l’agevolazione a sostegno degli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali. 

Basta parlare di bonus ricerca e sviluppo. La Legge di bilancio 2020 trasforma anche questo strumento ampliandone il raggio d’azione: il bonus riguarda ora gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative a supporto della competitività delle imprese.

Manovra: le agevolazioni per Impresa 4.0

Proroga per ecobonus, bonus ristrutturazioni e mobili. Arriva il bonus facciate

Proroga per le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, gli impianti di micro-cogenerazione, le ristrutturazioni e l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata.

Nello specifico la proroga riguarda:

  • l'ecobonus: la detrazione del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici;
  • il bonus ristrutturazioni: detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio;
  • il bonus mobili: la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Quanto al sismabonus, la misura non ha bisogno di proroghe in quanto già operativo fino a tutto il 2021. 

Dopo vari tira e molla, è stato confermato lo sconto in fattura per l'ecobonus, ma oltre la soglia di importo di 200mila euro dei lavori.

E arriva un nuovo bonus, il Bonus Facciate, prevede un credito fiscale del 90% per chi rifà nel 2020 la facciata di casa o del condominio, in centro storico o in periferia, nelle grandi città o nei piccoli comuni. 

Manovra: ecobonus, bonus ristrutturazioni, mobili e facciate nel 2020

Digital tax

A partire dal dal 1° gennaio 2020 arriva anche la digital tax, che consiste in un'aliquota del 3% sull'ammontare dei ricavi tassabili realizzati nel corso dell’anno solare dalle imprese che forniscono servizi digitali. 

L'imposta sui servizi digitali interessa i soggetti che realizzano:

  • un ammontare complessivo di ricavi ovunque realizzati non inferiore a 750 milioni di euro;
  • un ammontare di ricavi derivanti da servizi digitali realizzati nel territorio dello Stato non inferiore a 5,5 milioni di euro.

Si prevede che il versamento dell'imposta avvenga entro il 16 febbraio dell'anno solare successivo a quello di riferimento, e che le imprese presentino una dichiarazione annuale sull'ammontare dei servizi tassabili forniti entro il 31 marzo dello stesso anno.

Digital tax: cosa prevede la Manovra 2020 per i giganti del web

Misure per l'innovazione e credito d'imposta per la formazione 4.0

Per il "rafforzamento strutturale" dei processi di innovazione tecnologica e di digitalizzazione sono previste risorse aggiuntive pari a:

  • 6 milioni di euro per l'anno 2020; 
  • 8 milioni di euro per l'anno 2021; 
  • 10 milioni di euro a decorrere dall'anno 2022.

Per gli interventi connessi all'attuazione dell'Agenda digitale italiana, comprese le attività di comunicazione, è prevista poi la spesa di 5 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021.

Viene prorogata, poi, l’applicazione del credito d’imposta formazione 4.0, estendendolo alle spese di formazione sostenute nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019; i massimali del credito d'imposta sono stati rimodulati secondo la dimensione delle imprese.

Manovra 2020: misure per innovazione e credito d'imposta formazione 4.0

Incentivi per le imprese che assumono

Per incentivare l'assunzione dei dipendenti la Manovra prevede una serie di misure, tra cui: sgravi per l'assunzione degli under 35 e per l'apprendistato di primo livello, esoneri contributivi per le società sportive femminili e non imponibilità della liquidazione anticipata della NASpI per la sottoscrizione del capitale delle cooperative.

Ai datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato giovani laureati e dottori di ricerca verrà concesso anche un incentivo, il cosiddetto bonus eccellenze, nel limite massimo di 8.000 euro per ogni assunzione effettuata, sotto forma di esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'INAIL, per un periodo massimo di 12 mesi decorrenti dalla data di assunzione.

> Manovra 2020: incentivi per le imprese che assumono

Misure per il Mezzogiorno

Diversi commi della Manovra 2020 sono interamente dedicati alle misure per il Sud Italia, con una serie di misure per favorire gli investimenti delle imprese in queste zone. 

Fra la novità, l'introduzione di Cresci al Sud, il fondo a sostegno della competitività e della crescita dimensionale delle piccole e medie imprese aventi sede legale e attività produttiva nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Si parte con una dotazione di 250 milioni tra il 2020 e il 2021 (rispettivamente 150 il primo anno e 100 il secondo) provenienti dalle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione. 

Sul fronte dei bonus, la Manovra 2020 proroga il credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno e aumenta il contributo della Nuova Sabatini investimenti 4.0 per le imprese del Sud. Previste inoltre modifiche al Piano Sviluppo e Coesione per accelerare la spesa dei fondi nazionali destinati alla coesione territoriale.

> Manovra: le misure per il Mezzogiorno

Le misure per sostenere la ricerca in Italia

Allo scopo di potenziare la ricerca svolta da università, enti e istituti di ricerca pubblici e privati, la Manovra 2020 istituisce l’Agenzia nazionale per la ricerca (ANR), sottoposta alla vigilanza della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR).

Aumentano poi le risorse destinate ai programmi spaziali nazionali, all'innovazione digitale nella didattica e al diritto allo studio universitario.

Manovra - le misure per sostenere la ricerca in Italia

Quota 100, Opzione Donna e APE Sociale

Le disposizioni in materia di pensione anticipata previste dalla Legge di Bilancio 2019 non dovrebbero essere toccate nel 2020. Si potrà quindi continuare ad andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi fino al 31 dicembre 2021.

Confermati anche per il prossimo anno sia il sussidio economico che accompagna alla pensione categorie di lavoratori da tutelare, la cosiddetta APE Social, che l'Opzione Donna, ossia la possibilità per le lavoratrici pubbliche e private di andare in pensione anticipata.

> Manovra: confermate Quota 100, Opzione Donna e APE Sociale

Pacchetto famiglia

Una delle priorità del Governo Conte II è il sostegno dei nuclei familiari in difficoltà. Per questo la Manovra introduce il pacchetto famiglia: una serie di misure che si focalizzeranno principalmente sul potenziamento del contributo per gli asili nido fino a 3.000 euro per i redditi medio-bassi, insieme all'allungamento del congedo di paternità che viene esteso a sette giorni. A queste azioni si aggiunge il potenziamento del Bonus Bebè, prorogandolo di un anno e rafforzandolo per i nuclei familiari con Isee superiore ai 7mila euro.   

Un nuovo strumento che si delinea tra gli interventi a favore delle famiglie, disponibile dal 2021, è l'assegno universale mensile. Si tratta di un contributo erogato per tutti i nuovi nati, esentasse e con un importo da 80 a 160 euro mensili, che sarà garantito per 12 mesi per ciascun figlio, anche per autonomi e partite Iva. A sostegno della misura, sarà istituito il Fondo assegno universale e servizi alla famiglia, che avrà una dotazione pari a 1.044 milioni di euro per il 2021 e 1.244 milioni dal 2022.

Inoltre, il pacchetto include delle agevolazioni anche per lo smart working, il sostegno per conciliare maternità e lavoro e gli aiuti a chi assiste disabili. Secondo il disegno attuale, il Fondo per la famiglia varrà 430 milioni di euro nel primo anno. 

Riguardo al Fondo per la disabilità e la non autosufficienza, la dotazione prevista è di 29 milioni di euro nel 2020, 200 milioni di euro per l'anno successivo e 300 milioni annui a decorrere dal 2022.

L'emendamento approvato dalla commissione Finanze del Senato stanzia anche 5 milioni per il 2020 per il diritto al lavoro dei disabili. Inoltre, al fine di favorire la realizzazione di progetti di integrazione dei disabili attraverso lo sport, è destinato alle attività del "progetto Filippide" un contributo annuo pari a 500.000 euro per il 2020. 

Manovra: novità sul pacchetto famiglia e misure per disabilita'

Misure per agricoltura e pesca

Molte new entry tra le misure dedicate all’agricoltura, contenute nella di legge di Bilancio 2020. 

Previste agevolazioni per i coltivatori diretti, gli imprenditori agricoli under 40 e un bonus per le aziende al femminile che potranno contare su un bonus ad hoc, il Bonus donne in campo.

Il Ministero, inoltre, creerà un Fondo per la competitività a sostegno dell'agroalimentare Made in Italy. Previsto inoltre l’azzeramento dell'Irpef agricola anche per il 2020 e aiuti alle imprese danneggiate dagli attacchi della cimice asiatica.

Per quanto riguarda il tema innovazione nel comparto agricolo, la Manovra considera una serie di agevolazioni. Tra queste c'è l'istituzione di un Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole e  un contributo a fondo perduto per il finanziamento di iniziative relative all'agricoltura di precisione.

Nuovi provvedimenti e risorse anche per il settore ittico, con il riconoscimento dell'indennità del fermo pesca obbligatorio per i lavoratori dipendenti da imprese adibite alla pesca marittima e la proroga del  Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2017-2019 al 31 dicembre 2020.

Manovra: le misure per agricoltura e pesca

Le misure per l'internazionalizzazione

Con la Manovra 2020 viene rifinanziato anche il Piano straordinario per la promozione del Made in Italy a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane. La Legge di bilancio ha stanziato, infatti, oltre 85 milioni di euro nel biennio 2020-2021 con cui l'Agenzia ICE realizzerà le attività previste nel DL 133-2014. In arrivo, quindi, fondi per: fiere all’estero, voucher, formazione sull’export, contrasto all’italian sounding, ma anche accordi di distribuzione con la GDO e le piattaforme di e-commerce, oltre a misure per l'attrazione degli investimenti esteri.

Nella Manovra di bilancio viene anche riconfermato per il 2020 il credito d’imposta del 30% per le PMI che prendono parte alle manifestazioni fieristiche internazionali di settore, stabilito dal Decreto Crescita (DL 34-2019).

Manovra 2020: ecco i fondi a sostegno dell’internazionalizzazione

Gli investimenti pubblici

La Manovra dà poi ampio spazio agli investimenti sul territorio, realizzati agli enti locali.

Tra le principali misure ad oggi previste figurano:

  • Oltre 8,8 miliardi di euro ai Comuni (dal 2020 al 2034) non solo per la messa in sicurezza di edifici e territorio, ma anche per interventi di efficientamento energetico degli edifici;
  • Un Fondo a favore dei Comuni per investimenti infrastrutturali con un focus sull'edilizia pubblica (manutenzione, sicurezza e efficientamento energetico, strade, contrasto al dissesto idrogeologico e al rischio sismico) con una dotazione di 400 milioni l’anno dal 2025 al 2034;
  • Contributi ai Comuni pari a 2,5 miliardi dal 2020 al 2024 (500 milioni all’anno) per la realizzazione di opere pubbliche di efficientamento energetico e per lo sviluppo territoriale sostenibile;
  • Oltre 2,7 miliardi per le spese di progettazione definitiva ed esecutiva sostenute dagli Enti locali;
  • Oltre 2,5 miliardi (dal 2021 al 2034) per la messa in sicurezza, la ristrutturazione o la costruzione di asili nido comunali;
  • Più di 6,1 miliardi per il finanziamento di interventi relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza delle strade e di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole di province e città metropolitane;
  • La concessione di Contributi ai Comuni per investimenti in progetti di rigenerazione urbana. La dotazione della misura ammonta a 8,5 miliardi dal 2021 al 2034, fondi con cui i Comuni potranno realizzare investimenti per ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale;
  • Il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare che stanzia oltre 853 milioni di euro per interventi a sostegno dell’edilizia residenziale sociale;
  • Nuove risorse per le Regioni per la messa in sicurezza del territorio tramite la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, la viabilità, la rigenerazione urbana, la riconversione energetica, le infrastrutture sociali, le bonifiche ambientali dei siti inquinati.

Le Amministrazioni centrali, invece, dal 2020 al 2034 avranno a disposizione oltre 20,8 miliardi di euro per rilanciare gli investimenti in materia di sostenibilità ambientale (in termini di economia circolare, decarbonizzazione dell’economia, riduzione delle emissioni, risparmio energetico).

Dal punto di vista operativo bisognerà attendere il 15 febbraio 2020 per avere informazioni più dettagliate sui criteri di riparto delle risorse tra le singole amministrazioni. In ogni modo sin da ora si sa che la spartizione dei fondi avverrà sulla base dei programmi settoriali presentati dalle stesse Amministrazioni e che, nel caso non siano utilizzati entro 24 mesi, saranno revocati.

La Manovra proroga, infine, al 31 dicembre 2020 il termine per rendere appaltabili e cantierabili gli interventi previsti dal decreto Sblocca Italia (DL 133/2014).

> Legge bilancio 2020: ecco le misure per il rilancio degli investimenti

Green New Deal

Per realizzare un piano di investimenti pubblici per lo sviluppo di un Green New Deal italiano si prevede l'istituzione di un fondo per sostenere specifici programmi di investimento e operazioni, anche in partenariato pubblico-privato, per realizzare progetti per la decarbonizzazione, l'economia circolare, la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile e la mitigazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico.  

Manovra 2020: cosa prevede per il Green new deal

Sport Bonus e Fondo Sport e Periferie

In ambito sportivo, la legge di Bilancio ruoto attorno a due snodi chiave. Il primo riguarda la proroga fino al 2020 dello Sport Bonus: la disciplina del credito d'imposta per interventi rivolti alla manutenzione e al restauro di impianti sportivi pubblici, oltre che alla realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche.

In secondo luogo, la Manovra prevede che la gestione delle risorse del Fondo Sport e Periferie passi nelle mani dell’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Misura aggiuntiva, per promuovere il professionismo nello sport al femminile, è l'esonero delle società sportive femminili dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per gli anni 2020, 2021 e 2022. 

Manovra: proroga Sport Bonus e novita' sul Fondo Sport e Periferie

Misure per cultura, spettacolo ed editoria

E’ previsto lo stanziamento di risorse per le indennità del personale non dirigenziale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT), oltre all'allocazione di una quota dei proventi derivanti dalla vendita dei biglietti alla remunerazione del lavoro straordinario dei dipendenti del MIBACT.

Viene poi aumentata per l’anno 2020 la dotazione del Fondo per lo sviluppo degli investimenti del cinema e dell'audiovisivo, istituito dalla legge n. 220-2016. Anche le risorse destinate al Fondo unico per lo spettacolo (FUS), di cui alla legge n. 163-1985, sono incrementate. In particolare, l'aumento del FUS è di 10 milioni di euro a valere su una quota delle risorse previste dall'articolo 2, comma 1, del dl n. 59-2019.

Dal 2020 alle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado è attribuito – previa istanza diretta al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri – un contributo per  l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale.

La Manovra differisce di 12 mesi i termini riguardanti l’abolizione, o la progressiva riduzione fino all’abolizione, dei contributi diretti a favore di determinate categorie di imprese radiofoniche e di imprese editrici di quotidiani e periodici, fissati, nelle more di una già prevista revisione organica della normativa di settore, dalla Legge di Bilancio 2019.

Manovra 2020: misure per cultura, spettacolo ed editoria

Cosa cambia per le partite IVA?

Per le partite IVA la Legge di bilancio 2020 si porta dietro tre principali novità. 

Come ampiamente annunciato nei mesi scorsi, viene anzitutto abolita la flat tax al 20% per i redditi sopra i 65mila euro, che sarebbe dovuta diventare operativa dal 2020. Definita più volte come “incostituzionale” dal Ministero dell'economia Gualtieri, infatti, la norma è stata anche “sacrificata” per trovare quei 23 miliardi necessari a scongiurare l’aumento dell’IVA e che avrebbe avuto conseguenze disastrose per cittadini e imprese. 

Per quanto riguarda, invece, il regime forfettario, la Manovra 2020 lo lascia in piedi prevedendo, però, il reinserimento di due ulteriori criteri di accesso/permanenza. Si tratta, in particolare, del tetto di 20mila euro di spese per personale e lavoro accessorio e di quello di 30mila riferito, invece, ai redditi da lavoro dipendente compatibili con il regime forfettario. Resta invariata, invece, la soglia di 65mila euro riferita ai ricavi generati dalla libera professione, introdotta lo scorso anno.

Manovra 2020: cosa cambia per le partite iva?

I fondi per le aree terremotate

Per i territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal sisma del 2016, il Governo ha previsto la proroga del credito d'imposta, fino alla fine del prossimo anno, destinato alle aziende dei comuni terremotati che acquistano beni strumentali nuovi. Non cambia, invece, la natura dell’’incentivo che continuerà a rivolgersi sia alle piccole e medie imprese, sia a quelle di grandi dimensioni, sulla base di differenti percentuali di aiuto. 

La Manovra conferma, inoltre, quanto già previsto dal nuovo DL Terremoto circa l'estensione del set di incentivi previsti dalla misura “Resto al sud” - finalizzati a sostenere l’avvio di nuove imprese da parte di under 46 - anche ai Comuni del Cratere.

Manovra 2020: cosa è previsto per le aree terremotate?

Bonus Befana, lotteria degli scontrini e premi speciali

La strategia del Governo per combattere l’evasione punta quasi tutto sulla tracciabilità dei pagamenti, e sui maggiori controlli possibili con la fatturazione elettronica.

Scatta quindi il cosiddetto Bonus Befana, l’incentivo sui pagamenti elettronici attraverso il rimborso di parte della spesa sostenuta per gli acquisti effettuati con carte, bancomat e app. La Legge di Bilancio 2020 prevede uno stanziamento di tre miliardi annui per il 2021 e il 2022.

Inoltre, per incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici da parte dei consumatori, il decreto fiscale prevede l'istituzione di premi speciali in denaro riservati tanto ai consumatori finali quanto agli operatori IVA che memorizzano e trasmettono telematicamente i dati dei corrispettivi.

Dal 1° luglio 2020, viene previsto che i premi della lotteria degli scontrini non concorrono alla formazione del reddito del percipiente per l’intero ammontare corrisposto nel periodo d’imposta e non sono assoggettati ad alcun prelievo fiscale.

Bonus Befana e lotteria scontrini: le misure anti-contante in Manovra

Esenzione del canone RAI per gli over 75

Nella Manovra 2020 trova posto anche un ampliamento della platea di soggetti esonerati dal pagamento del Canone RAI.  La nuova Legge di bilancio ha infatti innalzato a 8.000 euro la soglia di reddito degli over 75 in base a cui si è esentati dal pagamento del canone RAI. 

A partire dal nuovo anno, pertanto, le persone di età pari o superiore a 75 anni con un reddito fino a 8mila euro saranno esentate dal pagamento del canone RAI. L’esenzione è valida esclusivamente per l'apparecchio televisivo ubicato nel luogo di residenza stabilito

In caso di convivenza con altre persone, l’esenzione sarà possibile sono se tali soggetti non siano titolari di un reddito proprio, ad eslusione però di collaboratori domestici, colf e badanti.

Esenzione canone RAI per gli over 75: ecco cosa cambia

Testo della Legge di Bilancio 2020 <

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