Destinazione Italia: a rischio gli incentivi per le imprese del Nord

Ricerca - foto di ARPA ToscanaIl credito di imposta per la ricerca, i voucher per la digitalizzazione e i bonus libri, previsti dal Piano Destinazione Italia a valere sui fondi strutturali, sarebbero destinati solo alle imprese meridionali. E' quanto risulta dalla bozza dell'accordo di partenariato 2014-2020.

Il decreto-legge n. 145 del 23 dicembre 2013, contenente le prime misure del Piano Destinazione Italia, prevede l'istituzione di un credito di imposta, nella misura del 50% degli incrementi annuali di spesa nelle attività di ricerca e sviluppo, a favore delle imprese che investono in R&S. Le risorse a disposizione dello strumento ammontano a 600 milioni di euro per il triennio 2014-2016 e lo sgravio sarà riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di 2,5 milioni di euro.

Inoltre, il dl prevede l'erogazione di finanziamenti a fondo perduto, tramite voucher di importo non superiore a 10mila euro, per favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l'ammodernamento tecnologico delle PMI. In questo caso le risorse a disposizione ammontano a 100 milioni di euro, mentre 50 milioni sono destinati alle detrazione fiscali del 19% sull'acquisto di libri per favorire la diffusione della lettura.

La legge di conversione del decreto-legge è attualmente all'esame della Camera, ma sulle misure pesa il problema delle coperture, per ora garantite dalla bozza di accordo di partenariato per l'utilizzo dei fondi europei 2014-2020 solo per le Regioni del Mezzogiorno. La bozza, inviata alla Commissione europea a dicembre, potrebbe a questo punto essere modificata per estendere alle Regioni del Nord l'accesso agli incentivi.

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Fondi strutturali: la bozza dell'accordo di partenariato inviata a Bruxelles

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