Legalità negli appalti del sisma: nuovo accordo con l’ANAC

Foto di Jens Neumann da PixabayAlla luce dell’innalzamento delle soglie di affidamento diretto previste nel nuovo Codice appalti, il Commissario al sisma e ANAC hanno aggiornato il protocollo sulla trasparenza. Una modifica necessaria, anche in vista del migliaio di procedure di affidamento che dovranno essere verificate nel prossimo periodo e che si vanno a sommare a quelle già analizzate nei sette anni passati.

Ricostruzione sisma: aumentano contributi e soglie per affidamento lavori

A spiegare la ratio dell’accordo è lo stesso Presidente di ANAC, Giuseppe Busia. “L’accordo rafforza e rinnova la collaborazione tra ANAC e la Struttura commissariale che da dicembre 2016 a oggi ha portato a circa mille procedure verificate per quasi 1,4 miliardi di euro. Nonostante l’aumento delle soglie per il controllo preventivo, il supporto di ANAC sarà significativo: sono attese ulteriori mille procedure di affidamento da verificare. Questo vuol dire che, in termini quantitativi, garantiamo nei prossimi anni lo stesso supporto dato fino ad oggi”, ha spiegato infatti Busia. "Con il parere preventivo di ANAC si supera la paura della firma e il contenzioso è quasi assente", ha aggiunto.

Cosa prevede il nuovo protocollo ANAC-Commissario al sisma

Il cuore del nuovo accordo è rappresentato dalla scelta di focalizzare i controlli di legalità di ANAC sugli interventi di ricostruzione pubblica post terremoto più rilevanti, fornendo anche una serie di atti tipo per agevolare il lavoro delle Stazioni appaltanti. Più nello specifico:

  • L’innalzamento della soglia dei controlli preventivi sale da 350 mila euro a 1 milione di euro;
  • La vigilanza preventiva di ANAC, che fino a oggi era prevista per gli appalti di forniture e servizi (compresi quelli di architettura e ingegneria) di importo pari o superiore a 100mila euro, d’ora in poi si concentrerà sulle procedure sopra ai 215mila euro.

L’accordo si focalizza poi su alcuni adempimenti richiesti all'appaltatore. In particolare l’azienda che ha vinto l'appalto dovrà dare comunicazione tempestiva all’ANAC e all’Autorità Giudiziaria di tentativi di concussione che si siano, in qualsiasi modo, manifestati. “Questo adempimento - spiegano da ANAC - ha natura essenziale rispetto all' esecuzione del contratto e il suo inadempimento potrà (e non più dovrà, come in precedenza) dare luogo alla risoluzione del contratto stesso, qualora per i pubblici amministratori che abbiano esercitato funzioni relative all’affidamento, alla stipula e all’esecuzione del contratto, sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto il rinvio a giudizio”.

Prevista poi la possibilità di attivare procedure semplificate dei controlli, come quelli a campione o attività di monitoraggio, in considerazione dell’esigenza di provvedere al tempestivo avvio di determinati programmi che prevedono un alto numero di interventi di ricostruzione.

Infine è stata introdotta la facoltà, da parte della Struttura commissariale, di richiedere pareri preventivi ad ANAC anche per interventi di notevole criticità ed urgenza in attuazione del Piano nazionale complementare al PNRR che finanzia anche la ricostruzione post-sisma (PNC Sisma).

La collaborazione ANAC - Commissario al sisma

Il nuovo accordo arriva a valle di rapporti e collaborazioni tra le due strutture avviati da tempo. Da dicembre 2016 a oggi ANAC ha infatti verificato preventivamente oltre 1.000 procedure legate agli affidamenti per la ricostruzione, per un valore di quasi 1,4 miliardi di euro. 

In tale contesto, rende noto l’Autorità, il contenzioso è stato praticamente assente sulle procedure verificate da ANAC. 

Nel solo primo semestre 2023, ANAC ha verificato 144 nuove procedure per circa 226 milioni di euro. Tra gli interventi più significativi esaminati nel 2023: la progettazione della Prefettura di Teramo, i lavori riguardanti le reti dei sotto-servizi del centro storico di Amatrice, l'appalto integrato per la ricostruzione del nuovo Ospedale di Tolentino, l'accordo quadro per i lavori di ricostruzione del centro storico di Castelluccio di Norcia. 

Quanto fatto in passato è anche la base su cui si stanno costruendo le azioni future. Come spiega il Commissario al sisma, Guido Castelli, “la legalità è una priorità assoluta per garantire che la ricostruzione del Centro Italia avvenga nella piena tutela dell'imprenditoria sana, dei lavoratori e dei cittadini che hanno il diritto che gli edifici pubblici che stiamo finanziando siano sicuri e realizzati a regola d'arte. Ci stiamo accingendo a varare un programma di opere pubbliche di valore superiore al miliardo e che richiederà l’avvio di più di mille affidamenti. Per assicurare la giusta tempestività e la necessaria trasparenza a questo complesso di procedure, abbiamo condiviso con l’ANAC una serie di aggiornamenti al protocollo di vigilanza finalizzati a responsabilizzare le stazioni appaltanti in una logica di semplificazione. Anche per questo motivo, abbiamo voluto istituire, d’intesa con le Regioni, un servizio di assistenza ai comuni mettendo loro a disposizione una serie di atti tipo, pre-validati dall’ANAC, che consentiranno controlli a campione da parte dell’autorità di vigilanza”.

Per approfondire: Il Rapporto 2023 sulla ricostruzione sisma Centro Italia

Foto di Jens Neumann da Pixabay

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