Ricostruzione sisma: aumentano contributi e soglie per affidamento lavori

Foto di StockSnap da PixabayLa Cabina di coordinamento sisma del 25 luglio ha approvato una serie di nuove ordinanze che, in linea con il nuovo Codice appalti, innalzano le soglie degli affidamenti diretti e aumentano il contributo per la ricostruzione privata di alcune tipologie di interventi.

Le novità sul DDL per la ricostruzione post-calamità

A darne notizia è l’Ufficio del Commissario al sisma, Guido Castelli, che riporta i risultati maturati il 25 luglio. Come ha spiegato Castelli, infatti, “la Cabina di oggi segna un passaggio particolarmente significativo (...), soprattutto nei centri maggiormente colpiti che, spesso, scontano anche problematiche legate ai dissesti che il sisma ha generato nel loro territorio e a disparità normative che non tenevano sufficientemente conto della specificità della loro ricostruzione. Oltre a semplificare e ad adeguare le norme, per renderle più rispondenti alle necessità complesse e differenziate nel cratere sismico, (...) - spiega il Commissario - siamo riusciti a individuare degli strumenti innovativi e dirimenti per sciogliere alcuni dei nodi più complessi degli ultimi anni”.

Il Rapporto 2023 sulla ricostruzione sisma Centro Italia

Appalti sisma: soglie più alte per gli affidamenti diretti

La prima novità approvata dalla Cabina del 25 luglio riguarda i cantieri pubblici. “In funzione dell’adeguamento alla soglia già prevista in sede europea - spiegano infatti dall’Ufficio del Commissario - è stato predisposto l’innalzamento della soglia per l’affidamento diretto nell’ambito della ricostruzione pubblica. In particolare, per le opere delle Ordinanze 109, 129 e 137, la soglia passa da 140mila a 215mila euro”.

Più tempo per le progettazioni

La seconda novità proveniente dalla Cabina di regia del 25 luglio riguarda invece le tempistiche. La Cabina ha infatti esteso fino al 18 agosto 2023 il termine per la presentazione delle progettazioni da parte dei soggetti attuatori. Si tratta di una novità che renderà le procedure per la ricostruzione delle opere pubbliche più snelle e consentirà agli uffici di integrare le progettazioni già in corso. 

Alla novità legata ai tempi si aggiunge poi quella concernente alcune procedure. Sempre nell’ottica di una maggiore efficacia e rapidità - spiegano infatti dagli Uffici commissariali - sono già stati predisposti, in collaborazione con ANAC, degli atti tipo in virtù di un Accordo per l’esercizio dei compiti di alta sorveglianza e di garanzia della correttezza e della trasparenza delle procedure connesse alla ricostruzione pubblica post-sisma, che verrà illustrato nei prossimi giorni.

Aumentano i contributi per la ricostruzione privata

Di grande rilevanza, infine, l’aumento di alcuni dei contributi per la ricostruzione privata, che consentirà l’assegnazione di maggiori risorse per la ricostruzione privata, sia di edifici rurali sia in aree disagiate.

La Cabina di regia del 25 luglio 2023 ha infatti accolto la modifica al Testo unico della ricostruzione privata che prevede l’aumento del 10% del contributo concedibile per la ricostruzione degli edifici nei Comuni maggiormente colpiti dal sisma, dove insistono Psr o zone rosse e anche per i cosiddetti “cantieri disagiati”, che vengono definiti da una serie di parametri come le distanze e la possibilità di accesso.

L’aumento del contributo interessa, poi, anche gli edifici rurali che da sempre caratterizzano il paesaggio dei territori terremotati. Il Commissario ha infatti riconosciuto un aumento di contributo per questa tipologia di immobili che, nell’area dell’Appennino centrale, spesso ospitavano sia l’abitazione che l’attività dei proprietari. “In questo modo - spiegano dagli uffici del Commissario - si vuole preservare una delle espressioni più caratteristiche del territorio del cratere, dove l’attività agro-silvo-pastorale rappresenta un’eccellenza da tutelare”.

Comunità energetiche e Next Appennino

Infine la Cabina del 25 luglio, oltre a stanziare risorse ad hoc per Amatrice, Accumoli e Camerino, è intervenuta sul tema delle Comunità energetiche e su alcuni aspetti di NextAppennino, il programma finanziato dal Piano complementare al PNRR (PNC) per il complessivo rilancio dei territori terremotati.

In particolare, nel primo caso è stato dato il via libera alla creazione di un gruppo di supporto per gli interventi attuativi previsti dal bando “Comunità energetiche rinnovabili”, con particolare riferimento al partenariato pubblico-privato. Si tratta della graduatoria del bando del PNC sisma 2009-2016.

Nel secondo caso, invece, la Cabina del 25 luglio ha raggiunto “l’intesa sulla riallocazione, riguardante la Regione Umbria, dei finanziamenti residui delle misure di NextAppennino B1.1, B2.3, B3.1e B3.2, cioè i bandi per i grandi investimenti, per l’inclusione sociale, cooperazione e terzo settore, sostegno alla costituzione di associazioni agrosilvopastorali, economia circolare e filiere agroalimentari”.

Foto di StockSnap da Pixabay

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