Innovazione in agricoltura: cosa sono i DSS e come possono facilitare le decisioni delle imprese

Agricoltura - Photo credit: Foto di Anna ShvetsI Decision Support System (DSS) sono strumenti di supporto alle decisioni che aiutano gli operatori a basare le proprie scelte aziendali sull'analisi dei dati, sul controllo delle variabili e sulle previsioni circa i possibili scenari. In agricoltura i DSS possono contribuire a una gestione più efficiente e sostenibile dei processi e degli input produttivi e quindi, in ultima analisi, alla competitività delle imprese. Il CREA Politiche Bioeconomia ne ha sviluppati alcuni, ora al centro, insieme ad altri DSS, di un ciclo di webinar organizzato dalla Rete rurale nazionale.

Formazione e innovazione in agricoltura: gli interventi AKIS nel PSP 2023-2027

Il sistema della conoscenza e dell’innovazione in Agricoltura (Agricultural Knowledge and Innovation System – AKIS) è un elemento fondamentale della Politica agricola comune, che si riflette nel Piano strategico PAC dell'Italia 2023-2027 in nove interventi, tre relativi alla “Cooperazione” e sei relativi allo “Scambio di conoscenze e informazioni”, per una spesa pubblica totale di circa 422,5 milioni di euro. Questi interventi contribuiscono all'innovazione nel settore, anche promuovendo l'utilizzo delle nuove tecnologie, come ad esempio i DSS - Decision Support System, per supportare il processo decisionale e la risoluzione dei problemi da parte delle imprese.

Gli stessi attori dell'AKIS hanno però bisogno di momenti di informazione e formazione sugli strumenti più adatti per orientare le scelte sul campo, ha spiegato Anna Vagnozzi del CREA - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia, aprendo il primo appuntamento del ciclo di incontri organizzati dalla Rete Rurale Nazionale (RRN) a partire da questo mese per presentare agli addetti ai lavori una serie di strumenti di supporto alle decisioni attualmente disponibili. Tre dei quali, ha spiegato Vagnozzi, sono stati prodotti dallo stesso CREA.

Cosa sono i Decision Support System?

Anche se non c'è una definizione univoca di DSS, ha spiegato Andrea Arzeni del CREA, si può dire che i Decision Support System sono strumenti informatici interattivi che guidano il processo decisionale dell'utente attraverso la selezione, l'analisi e l'interpretazione delle informazioni rilevanti per la scelta, raccolgono e archiviano dati rilevanti per il processo decisionale, utilizzano modelli matematici o algoritmi per analizzare i dati e generare dati predittivi o proiezioni e offrono un'interfaccia che permette agli utenti di interagire con il sistema, fornendo anche reportistica e altre modalità di rappresentazione dei risultati per accompagnare e facilitare la scelta e permettendo di esplorare vari scenari per affrontare decisioni complesse e non di routine.

I vantaggi sono diversi, dall'esame di molteplici alternative, alla possibilità di simulare le scelte e valutare i rispettivi risultati attesi. Allo stesso tempo, ha sottolineato Arzeni, i DSS presentano ancora diversi limiti, a cominciare dai prerequisiti richiesti, sia in termini di competenze e strumentazione, per arrivare al tema più generale della fiducia in modelli decisionali complessi che spesso appaiono come scatole nere e non garantiscono trasparenza su come funziona il processo che conduce dal dato alla proiezione del risultato. C'è poi il problema, comune a molte tecnologie che rientrano sotto il grande cappello dell'agricoltura 4.0, della limitata standardizzazione da cui anche la difficile interoperabilità.

In agricoltura i DSS sono ormai abbastanza diffusi e coprono tematiche diverse, dalla gestione dell'irrigazione al controllo fitopatologico. Il loro essere strumenti innovativi non implica che debbano riguardare necessariamente scelte di innovazione, ha precisato Arzeni. Alcuni sono un'evoluzione dei bollettini agro-meteologici, altri introducono cambiamenti e pratiche sostenibili. Il ciclo di webinar promosso dalla RRN si concentra però sugli ambiti di interesse per l'AKIS, in particolare sulle soluzioni innovative che supportano l'innovazione funzionale ai temi prioritari della PAC 2023-2027, come la biodiversità, la tutela del suolo e delle risorse idriche.

Cosa possono fare i soggetti AKIS in relazione ai DSS?

In questo quadro, ad un primo livello, i soggetti AKIS possono favorire conoscenza e uso dei DSS, selezionare i tools più adeguati, supportare le imprese agricole nell'accesso agli strumenti, nell'analisi e nell'interpretazione dei risultati e anche nella definizione di eventuali azioni di intervento.

Un livello ulteriore è, in assenza di DSS adeguati nel contesto in cui si opera, quello che vede gli attori dell'AKIS promuovere attività per sviluppare modelli o convertirne altri già sviluppati in contesti o territori diversi. Infine, l'opzione più avanzata è quella che vede i soggetti AKIS facilitare la costituzione di gruppi di lavoro interdisciplinari per sviluppare nuovi DSS ad hoc in risposta a specifiche esigenze degli operatori agricoli.

I DSS targati CREA-PB: i tool GestInnova, AP Decisio e EvaInnova

Il primo webinar organizzato dalla Rete Rurale Nazionale è stato dedicato a illustrare alcuni strumenti di gestione aziendale sviluppati dal CREA-PB e disponibili nel portale Innovarurale.

Il primo strumento illustrato nel webinar non è in realtà rivolto direttamente alle aziende agricole, ma alle amministrazioni, in quanto supporta le scelte di politica e pianificazione territoriale. Si chiama GestInnova ed è un tool che permette di identificare, attraverso una serie di indicatori, gli ambiti regionali e i contesti aziendali che necessitano di innovazioni e la direzione verso cui queste dovrebbero muovere. Gli indicatori inquadrano infatti problemi di diversa natura, che spaziano dai costi energetici e idrici alla quota di giovani agricoltori, passando per l'età di media di impianti e attrezzature.

L'analisi parte dal confronto tra i valori medi assunti da ciascun indicatore per ogni Regione nell'ultimo triennio disponibile e quelli della ripartizione geografica di appartenenza (Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Sud e Isole) in modo da individuare le situazioni di svantaggio rispetto alla macro-area di riferimento e le criticità che si potrebbero affrontare con politiche per la diffusione di specifiche innovazioni tra le aziende interessate. L'esplorazione può poi andare più in dettaglio del livello regionale, fino ad evidenziare le criticità per dimensione aziendale e per i singoli comparti.

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Il secondo strumento, illustrato da Andrea Bonfiglio del CREA, si chiama AP Decisio ed è stato realizzato dal CREA-PB nell'ambito di un percorso formativo per svolgere simulazioni in merito alla convenienza economica associata all'adozione di un investimento in agricoltura di precisione. Il DSS consente di svolgere simulazioni differenziando tra varie tipologie di investimento a complessità e costo crescente, con riferimento a diverse colture, dimensioni aziendali, ma anche a differenti caratteristiche, conformazioni e dimensioni degli appezzamenti.

I tipi di investimenti su cui è possibile effettuare la simulazione sono la guida assistita di base, la guida semi-automatica con regolazione automatica della larghezza di lavoro per evitare le sovrapposizioni in testata e la guida semi-automatica con regolazione automatica, mappatura e distribuzione a rateo variabile, mentre le colture previste sono riso, mais ed erba medica. E' possibile tuttavia personalizzare i parametri del modello per ottenere una previsione più accurata del beneficio, che è misurato in termini di risparmio di costi variabili, derivante dall'eliminazione degli sprechi di input dovuti a sovrapposizioni resa possibile dall'investimento.

In pratica per valutare la convenienza dell'operazione si utilizza l'analisi costi-benefici che consente di confrontare flussi di entrate ed uscite che l'investimento genera in momenti diversi, attraverso l'applicazione di un tasso di sconto (tasso di rendimento di un progetto alternativo) e l'analisi del punto di pareggio (break-even point) per indentificare la superficie minima oltre la quale il progetto può definirsi conveniente.

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Il potenziale incremento di produttività e altre categorie di benefici vengono invece presi in considerazione dal terzo strumento sviluppato dal CREA-PB, che si chiama EvaInnova e permette di realizzare un'analisi sia economico-finanziaria che della sostenibilità ambientale e sociale di un investimento innovativo. L'analisi economico-finanziaria viene condotta sotto due ipotesi – con o senza i contributi pubblici - al fine di verificare l'incidenza delle agevolazioni sulla valutazione dell'investimento. Lo strumento offre anche alcuni modelli di investimento (agricoltura di precisione, agrinido, agriturismo, cantina per vino, caseificio e impianto a biogas) che possono essere utilizzati come base di partenza e personalizzati rispondendo a una serie di domande guida.

Lo strumento permette a tecnici, consulenti e imprenditori di ottenere una prima valutazione di un nuovo investimento in relazione alla sua convenienza economica e sostenibilità finanziaria, evidenziando i rischi di carenze di liquidità derivanti dalla sua realizzazione, ma è utile anche ai Gruppi Operativi del PEI-AGRI, che possono usarlo per valutare la capacità di un'innovazione di rispondere ai fabbisogni di un territorio.

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