Banche – crescono conti correnti imprenditori stranieri

Imprenditori stranieri - Photo credit: Foter.comIn cinque anni l’area small business a titolarità immigrata è cresciuta del 65%. Un conto corrente su tre è intestato a donne.

Italia Startup Visa – visti per lavoro autonomo in aumento

Censis-Confcooperative, imprese femminili guidano ripresa

Se nel 2010 i conti correnti intestati a imprenditori stranieri erano pari a 74.237, nel 2015 sono risultati 122.494, evidenziando un tasso di crescita medio annuo del 10,5%. Pari al 4,9% del numero complessivo di correntisti immigrati, i conti correnti con più di 5 anni di anzianità intestati a imprenditori stranieri rappresentano il 37% del totale (il 18% nel 2010), indice di una crescente stabilità del rapporto con la banca. Un conto corrente su tre è intestato a donne.

È quanto emerge dall’indagine dell’Osservatorio nazionale sull’inclusione finanziaria dei migranti, al termine del quarto anno di attività. Prima esperienza nel panorama italiano ed europeo, l’Osservatorio è un progetto pluriennale nato dalla collaborazione fra l’Associazione bancaria italiana (ABI) e il Ministero dell’Interno, e gestito dal Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI).

Mezzogiorno – Confindustria: ripresa continua, ma servono investimenti

Obiettivo dell’iniziativa è fornire uno strumento di analisi e monitoraggio costante e organico del fenomeno dell’inclusione finanziaria dei migranti nel Paese, quale condizione necessaria per favorire il processo di integrazione, e supportare così gli operatori bancari nella definizione di strategie integrate.

Oltre ad analizzare la relazione tra migranti residenti in Italia e sistema finanziario dal punto di vista dell’offerta e della domanda di servizi e prodotti, l’Osservatorio dedica un focus specifico all’imprenditoria.

Dall’indagine emerge che la popolazione immigrata è sempre più attiva nel lavoro autonomo e nella piccola e media imprenditoria. Un fenomeno complesso e in crescita quello delle imprese create da migranti in Italia, da inquadrare nel contesto più ampio della regolare presenza di stranieri sul territorio, e che si sta rivelando capace di contribuire all’economia del Paese.

Dati interessanti emergono sul fronte dell’imprenditoria a guida femminile, un fenomeno in crescita come confermato dal rapporto curato dal CeSPI. Le attività con un'imprenditrice al vertice rappresentano circa il 32% dell’area small business con titolare straniero (nel 2011 erano il 27%), registrando negli ultimi 4 anni tassi di crescita superiori (mediamente di 5 punti percentuali) rispetto alla media del segmento imprenditoria immigrata nel suo complesso.

In termini di distribuzione geografica si conferma, per quanto riguarda l’attività imprenditoriale, una maggiore concentrazione di conti correnti presso filiali bancarie nel Nord Italia (67%); il 23% dei correntisti imprenditori sono concentrati nel Centro, il 10% al Sud (in crescita rispetto al 6% rilevato nel 2011).

Dal punto di vista dell’identità nazionale, le comunità con maggiore incidenza dei conti small business sul totale dei conti correnti intestati a cittadini immigrati provengono da Cina (15,1%), Bangladesh (8,7%), Pakistan (8,3%), ed Egitto (4,4%). Le comunità coi maggiori incrementi per titolarità di impresa provengono da Nigeria (+38%), Senegal (+37%), Bangladesh (+34%).  

Photo credit: Foter.com

Questo sito web utilizza i cookie! Acconsenti ai nostri cookie, se continui ad utilizzare questo sito web.