Fondi UE: Audit, opportunita' per commercialisti e revisori contabili

Author: ambro91 / photo on flickr "Audit ergo sum"...nei progetti europei. Terreno riservato ai commercialisti, l’Audit offre opportunità anche ai revisori contabili.

La mancanza del controllo dell’Audit può bloccare l'avanzamento di un progetto. E' una storia comune a chi si è imbattuto nei progetti europei. L’articolo descrive tre aspetti dell’Audit relativi all’ecosistema dei programmi comunitari e non dei fondi strutturali: cosa è e chi fornisce il servizio; cosa succede se l’Audit non è resa secondo le regole; le opportunità per gli Auditor.

Che cosa è l’Audit, chi fornisce il servizio e come viene scelto

Il servizio di expenditure verification è un obbligo contrattuale sancito dalle General Conditions del Grant Contract. Le General Conditions definiscono come l’Audit debba essere resa. La nomina dell’Auditor è importante: senza la comunicazione del nome dell’Auditor all'Autorità di Gestione (AdG), il progetto non può chiedere l’anticipo. Questa fetta di mercato è appannaggio di commercialisti o revisori contabili con un’esperienza principalmente nazionale esportata nel mondo comunitario. L’Auditor è scelto dall’organizzazione che lo ingaggia secondo le regole d’evidenza pubblica.

Che cosa succede se l’Audit non è resa secondo le regole contrattuali

Nei programmi comunitari il tema Audit è un mantra ricorrente con impatti importanti, se non gestito correttamente.

  • Profonde crisi tra i partner: le regole amministrative tra l’AdG ed il Capo-Fila non sono trasmesse (o sono trasmesse e non sono capite) dal Capo-Fila ai partner. Il risultato è scontato: dopo l’anticipo il progetto si ferma perché la rendicontazione non viene realizzata secondo le regole con aumento di tensione inter-partenariale;
  • Rapporti tecnici e finanziari presentati dopo 14 mesi (!): ho potuto toccare con mano rapporti presentati dopo più di 12 mesi rispetto alla scadenza. La ragione è (quasi) sempre la stessa: l’auditor del partner “X” non ha ancora raccolto le fatture quietanziate...;
  • Rapporti finanziari incompleti e non realizzati secondo le regole: il risultato è solo uno: il rapporto torna al mittente, i pagamenti sono ritardati e il progetto si arena;
  • Auditor scelti senza rispettare le regole degli appalti ma con nomine dirette. Forse servirebbe un po’ di trasparenza.

Opportunità per gli Auditor

Le opportunità per gli Auditor sono ben precise e soprattutto identificabili. Ogni partner di un progetto europeo deve - per contratto - presentare un rapporto finanziario sottoposto ad Audit.

Qualche numero aiuta. Il Programma Italia-Tunisia finanzia 31 progetti, con una media di 5 partner per progetto, che corrispondono a più di 150 partner, quindi più di 150 Auditor che devono svolgere un servizio finanziario. Il Programma ENPI-CBC gestito dalla regione Sardegna ha finanziato 39 progetti dal secondo bando (chiuso nel febbraio 2013). Se consideriamo anche in questo caso 5 partner a progetto abbiamo più di 160 necessità di servizi di Audit.

Questo quadro è limitato solo a due programmi che sono gestiti da AdG italiane. Se aggiungiamo anche i programmi per ricerca e innovazione, cultura, ect, il panorama si allarga ulteriormente.

Roberto Carpano
www.EuropaBook.eu

Photo credit: ambro91 / Foter / CC BY-NC-SA

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