Bitcoin: la moneta virtuale promette di conquistare il web

Bitcoins - foto di zcopley

Si chiama Bitcoin ed è la moneta virtuale lanciata nel 2009 da un collettivo di informatici anonimi uniti sotto il nome di Shatoshi Nakamoto allo scopo di creare un sistema di pagamento alternativo a quello delle tradizionali valute nazionali. A dicembre 2012 l'economia Bitcoin registrava una capitalizzazione totale pari a 140 milioni di dollari e ora anche Mega, il colosso di file sharing lanciato a gennaio da Kim Dotcom, ha deciso di adottarla. Ma Bitcoin avrà presto compagnia nel mondo delle monete elettroniche: a maggio è atteso, negli Stati Uniti, il lancio di Amazon Coins, mentre Google tiene per ora nel cassetto il progetto GoogleBucks.

Tecnicamente parlando, la moneta – che può essere coniata in modo anonimo da parte di chiunque e sfruttata per effettuare transazioni online – si basa su un sistema che utilizza un software opensource e una rete peer-to-peer (una rete, cioè, in cui i nodi non sono gerarchizzati sotto forma di client o server fissi, ma sotto forma di nodi equivalenti o paritari che possono fungere sia da client che da server verso gli altri nodi terminali della rete).

Diversamente dalle valute tradizionali, quella elettronica non utilizza un ente centrale, ma si basa sul trasferimento di moneta tra conti pubblici utilizzando crittografia a chiave pubblica.

Dopo un 2011 nero, caratterizzato da un brusco crollo del valore, i Bitcoins hanno ripreso quota nel corso del 2012; tanto che, dopo siti come Reddit e Wordpress, ora anche Mega, la nuova piattaforma online di file sharing che ha sostituito il precedente Megaupload, ha deciso di utilizzarli come metodo di pagamento. Il sito, lanciato un paio di mesi fa da Kim Dotcom, ha già 2 milioni di utenti registrati e promette di dare ulteriore impulso all'utilizzo della moneta virtuale.

A lanciare una propria moneta elettronica aveva pensato anche Google. Il nome era già pronto: GoogleBucks, cioè googledollari. Nel 2012, però, il presidente del colosso di Mountain View Eric Schimdt ha spiegato che il progetto di introdurre una valuta elettronica, sul modello di Bitcoin, discusso nel corso dell'anno precedente, era stato sospeso perchè “secondo molte leggi valutarie, in diverse parti del mondo, il sistema sarebbe illegale”.

Nel frattempo, a precedere Google potrebbe essere Amazon, che a maggio dovrebbe presentare la sua moneta virtuale negli Stati Uniti. Amazon Coins dovrebbe valere un centesimo di dollaro e servirebbe all'acquisto online di applicazioni e prodotti esclusivamente in formato digitale, ma le modalità per accumulare le monete non sono ancora state rivelate.

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