Commercio e investimenti: l'Ue fa il punto su barriere e progressi

Grande Muraglia - foto di Jakub HałunCina, India, Giappone, Mercosur, Russia e Stati Uniti: sono questi i sei mercati strategici per le imprese europee su cui si concentra il rapporto della Commissione dal titolo “Trade and Investment Barriers Report 2012”. Il documento fa parte di una strategia più ampia volta a garantire l'apertura degli scambi con i partner commerciali dell'Ue e individua, annualmente, gli ostacoli da rimuovere e i progressi conseguiti.

La relazione, giunta alla sua seconda edizione, descrive innanzitutto le storie di successo nella rimozione delle barriere commerciali in alcuni mercati chiave, con riferimento ai 21 ostacoli individuati nel rapporto 2011.

Allo stesso tempo, il documento sottolinea la persistenza di alcune barriere per le imprese europee e mette in evidenza una recente tendenza comune a diverse economie emergenti, le cui politiche industriali sono caratterizzate da restrizioni allo scambio di beni e servizi.
Il report segnala, ad esempio, i costi eccessivamente onerosi per la standardizzazione e i requisiti di valutazione della conformità, che finiscono per discriminare i prodotti stranieri, e le limitazioni alle esportazioni, in particolare per quanto riguarda le materie prime.

La relazione sarà presentata al Consiglio europeo del 1° marzo. Per il commissario al commercio Karel De Gucht, "con la minaccia sempre presente del protezionismo, bisogna fare in modo che il commercio rimanga aperto, al fine di promuovere l'occupazione e la crescita. La relazione odierna dimostra che la nostra strategia di esecuzione sta dando i suoi frutti nella lotta contro le barriere sleali al commercio e gli investimenti".

Links

Trade and Investment Barriers Report 2012

Trade and Investment Barriers Report 2011

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