Volunia: metà motore di ricerca, metà social network

Massimo Marchioni - foto di centro multimediale e-learning dell'università di PadovaNome: Volunia. Segni particolari: motore di ricerca social made in Italy. Una sfida al colosso di Mountain View, lanciata da Massimo Marchiori, creatore del Pagerank, l'algoritmo di ricerca sfruttato da Google. Marchiori, informatico dell'università di Padova e vincitore nel 2004 del premio TR100, Top 100 young innovators in the world, lancia in rete un nuovo motore di ricerca, Volunia.

Seek & meet”, così si legge nel logo sorridente di Volunia. Ovvero, cerca e incontra. Quella che Marchioni ha presentato ieri come “una differente esperienza del web” è un ibrido fra il motore di ricerca e il social network, un prodotto che permette di intendere la navigazione web da una nuova prospettiva.

C'è la parte “seek”, di ricerca. Volunia.com da un lato trova i siti correlati alle query cercate, dall'altro - e qui sta una grande novità - realizza una mappa del sito, una visione spaziale, tridimensionale della pagina web. Quindi c'è “meet”, la porzione social di Volunia, che permette di vedere gli utenti che stanno navigando una pagina web e, volendo, di interagire con loro.

Dunque, con Volunia.com il sito si trasforma in una mappa-chat room.

Disponibile in dodici lingue, Volunia non è un motore semantico. “Non è l'anti-Google”, ha dichiarato Marchiori nel corso della presentazione del suo prodotto, “è follia per qualsiasi startup mettersi in competizione diretta con una forza come Google”.

Il funzionamento è semplice. Una volta entrati in un sito, compare in alto una toolbar che crea in automatico la mappa della pagina web, una “visione dall'alto” disponibile in cartelle o in forma cartografica, come se si trattasse di una mappa vera e propria. Questa panoramica della pagina web si applica a diversi elementi del sito, dalla struttura ai documenti ai contenuti multimediali.

Nel descrivere l'innovazione creata da Volunia, Marchiori usa la metafora degli utenti-galline, utenti chiusi in gabbia, che sfruttano gli spazi concessi dalla Rete ma non hanno la possibilità di “spiccare il volo”. Per superare questo limite, Volunia realizza un mix fra il Web 1.0, il web dell'informazione, e il 2.0, il web sociale. Consente cioè di “non rinchiudere l'utente dentro le gabbie”, ma di dare vita a un punto di aggregazione attraverso l'opzione sociale, “meet”. Opzione facoltativa, che può essere o meno attivata. La parte “meet” è trasversale, consente cioè di contattare gli utenti anche se in quel momento navigano un altro sito.

Frutto di oltre tre anni di lavoro, Volunia.com è interamente made in Italy. Ad investire nel progetto è stato l'imprenditore sardo Mariano Pireddu, e sempre in Sardegna si trovano i server, messi a punto dalla società E4 Computer engineering di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia.

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