Terzi in Egitto per rafforzare il partenariato strategico con l'Italia

Cairo Nile River - foto di JawedRilanciare e consolidare, a tutti i livelli ed ambiti di cooperazione, il partenariato strategico fra l’Italia e l’Egitto. Questo lo scopo della visita del ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi, al Cairo, fissata per il prossimo 19 gennaio. Oltre alle tematiche bilaterali, avrà l’occasione di affrontare anche i dossier regionali mediterranei e del Medio Oriente.

La missione di Terzi giunge ad un anno dall’avvio della stagione della "primavera araba", e a pochi giorni dall’apertura dell’assemblea del popolo, il 23 gennaio, dopo le elezioni per la camera bassa, primo tappa di un lungo processo elettorale che porterà alle presidenziali a giugno.

Come ha sottolineato l'Ambasciatore egiziano in Italia, Mohamed Farid, si tratta della prima visita di un membro del Governo Monti in una “fase cruciale” della transizione egiziana, caratterizzata da sfide economiche e sociali di primo livello, in cui il paese si aspetta dall'Italia un “supporto concreto”, per via dell’intensità dei rapporti bilaterali, garantendo, al contempo, la sicurezza delle imprese e degli investimenti italiani - “chiederemo che tali investimenti vengano aumentati” ha dichiarato Farid.

In particolare, il portavoce della Farnesina, Maurizio Massari, ha illustrato alla stampa quali sono per l’Italia i quattro obiettivi principali della visita:

  1. “ribadire il forte sostegno” alla transizione democratica, “nell’auspicio” che l’Egitto prosegua verso la strada della democrazia, del rispetto dei diritti umani e del consolidamento dello Stato di diritto;
  2. portare il messaggio che “l’Egitto democratico è fondamentale per il rafforzamento della pace e della stabilità nel Mediterraneo ed in Medio Oriente”;
  3. ribadire il “forte impegno italiano per la libertà di culto e per le difesa delle minoranze religiose”;
  4. rassicurare le autorità locali sulla “ferma volontà italiana” di contribuire al rilancio delle attività economiche ed alla creazione di posti di lavoro, anche attraverso l’avvio dei negoziati per la terza tranche della conversione del debito - dal canto suo l’Italia si aspetta rassicurazioni sulla sicurezza dell’ambiente economico egiziano, dove operano numerose aziende italiane.

Numerosi gli incontri in programma per Terzi, in particolare con il maresciallo Houssein Tantawi, con il responsabile del Consiglio supremo delle Forze Armate, con il Primo ministro Kamal el Ganzouri, con il ministro degli Esteri Mohamed Kamel Amr, con i rappresentanti delle comunità religiose e con il Segretario Generale della Lega Araba Nabil al Arabi.

L’Italia è il primo partner europeo dell’Egitto ed il secondo in assoluto dopo gli USA, con un interscambio di 2,8 miliardi di dollari, ed è il principale mercato dell’export egiziano. La presenza delle imprese italiane in Egitto si è mantenuta consistente anche durante la fase della transizione. L’Egitto è poi “partner ideale” nella cooperazione contro l’immigrazione clandestina (accordo siglato nel 2007) e nella gestione dei flussi migratori regolari.

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