ICT: Commissione Ue, migliorare accesso a reti, beni e servizi digitali

P1i OutsideLa diffusione delle reti e dei beni e servizi digitali è una delle priorità individuate dalla Commissione europea durante un primo dibattito orientativo sulla crescita del mercato unico digitale.

In vista della presentazione a maggio della strategia per il mercato unico digitale, la Commissione europea ha definito gli ambiti di intervento su cui concentrerà il proprio lavoro per avviare riforme che incideranno sui consumatori e sulle imprese.

Le priorità individuate sono 3:

  1. migliore accesso ai beni e ai servizi digitali da parte di consumatori e imprese;
  2. creazione di un ambiente favorevole alla diffusione delle reti e dei servizi digitali;
  3. creazione di un'economia e una società digitali europee con potenzialità di crescita a lungo termine.

Accesso ai beni e ai servizi digitali

Per facilitare l’accesso ai beni e ai servizi digitali la Commissione propone:

  • la semplificazione delle norme relative al commercio elettronico transfrontaliero;
  • l’eliminazione del geoblocco, che impedisce ai cittadini europei di utilizzare servizi online disponibili in altri Stati membri;
  • la modernizzazione delle norme in materia di diritto d'autore per garantire il giusto equilibrio tra interessi degli autori e quelli dei consumatori;
  • la semplificazione del regime IVA per incentivare le attività transfrontaliere delle imprese, soprattutto le PMI.

Sul fronte dell’e-Commerce, la Commissione Ue stima che, eliminando le barriere digitali e normative, i consumatori europei potrebbero risparmiare fino a 11,7 miliardi di euro all’anno. Oggi nell’Ue solo il 44% dei prodotti viene acquistato online, percentuale che scende fino al 15% per gli acquisti di prodotti o servizi in altri Stati membri.

Per quanto riguarda il geoblocco, l’Esecutivo Ue intende rimuovere gli ostacoli che limitano l'uso di servizi online basati in altri Paesi europei, come le boutique di Apple iTunes o le piattaforme di film di Netflix, attualmente fruibili solo negli Stati membri in cui sono situate le rispettive sedi legali e dagli utenti dei Paesi stessi. Dall'Italia, per esempio, non si può accedere al servizio di Netflix, disponibile invece in Francia.

Diffusione di reti e servizi digitali

Per stimolare gli investimenti nelle infrastrutture digitali, la Commissione intende rivedere la legislazione attuale in materia di telecomunicazioni e media, affinché l'Ue possa rispondere meglio alle nuove sfide, soprattutto per quanto riguarda i servizi utilizzati dai consumatori, come le chiamate vocali via internet, e dai nuovi attori del settore.

Alle riforme normative si aggiunge la necessità di ampliare lo spettro digitale, colmando le lacune nell'introduzione della tecnologia 4G e promuovendo le piattaforme online, come motori di ricerca, social media e app store, nel rispetto della privacy dei cittadini.

Il 72% degli internauti europei, infatti, non ha piena fiducia nei servizi online, perché teme di dover rivelare troppi dati personali. Per questo motivo l’Esecutivo di Bruxelles punta su una rapida adozione del regolamento sulla protezione dei dati per rafforzare la fiducia dei cittadini nel digitale.

Economia e società digitali

La Commissione Ue intende aiutare tutti i settori industriali a integrare nuove tecnologie e a gestire la transizione verso un sistema industriale intelligente (Industria 4.0). In questo contesto la gestione dei big data (megadati), l'interoperabilità delle nuove tecnologie e lo sviluppo dei servizi di cloud computing sono di fondamentale importanza, sia per favorire la crescita economica che per garantire servizi innovativi ai cittadini, dall’e-Health all’e-Government.

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Photo credit: topgold / Foter / CC BY

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