Imprese: meno investimenti e più necessità di accesso al credito

EuroCalano gli investimenti delle imprese europee: secondo la fotografia offerta dai dati Eurostat, nell'ultimo trimestre 2012 gli investimenti nell'eurozona sono scesi al 19,7%, contro il 20% del trimestre precedente. Secondo l'istituto di statistica europeo, il calo risulta più marcato degli investimenti (-1,7%) rispetto a quello del valore aggiunto (-0,4%). Nel frattempo, la Banca centrale europea fa notare che fra ottobre e marzo le piccole e medie imprese di tutta l'eurozona hanno visto "un aumento delle necessità di finanziamento" e "un peggioramento della disponibilità di prestiti bancari". Soprattutto quelle italiane e spagnole.

Eurostat

Il calo degli investimenti delle imprese europee riguarda soprattutto l'eurozona, con una flessione dello 0,3% nel passaggio dal terzo al quarto trimestre 2012. Guardando invece all'Ue a 27, il calo c'è sì stato, ma in maniera più contenuta: dal 19,7% del terzo trimestre si è passati al 19,6% dell'ultimo trimestre dello scorso anno. A subire una flessione, per il quinto trimestre consecutivo, anche le scorte di materiali, forniture e prodotti finiti.

Sul fronte fiscale, l'Eurostat mostra un generale aumento in tutta Europa: in percentuale al Pil, nel 2011 il carico fiscale è pari al 39,5% nell'eurozona (contro il 39% l'anno precedente) e al 38,8% nell'Ue a 27 (era 38,3% nel 2010). L'Italia supera la media europea, con un carico fiscale al 42,5%, rimasto però stabile sia nel 2010 che nel 2011.

Bce

Alla fotografia fornita dall'Eurostat si aggiunge quella dell'Eurotower. Fra il mese di ottobre 2012 e il mese di marzo 2013 le pmi della zona euro hanno visto aumentare le necessità di accesso al credito. Situazione che si è accoppiata a un parallelo ''peggioramento della disponibilità di prestiti bancari".

Processo che tuttavia dovrebbe essere in fase di attenuazione, come dimostra il rapporto della banca di Francoforte: il tasso di respingimento delle domande di prestiti è passato infatti al 15% all'11%.

A star peggio fra le 7.510 piccole e medie imprese dell'area euro, quelle di Italia e Spagna: qui le pmi hanno visto un peggioramento di utili e fatturato fra ottobre 2012 e marzo 2013. E quelle italiane, si legge nel rapporto della Bce, "hanno contribuito più di tutte all'aumento netto della necessità di prestiti bancari e aumento dello scoperto".

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Dati Eurostat

Dati Bce

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