Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di paesi terzi 2007-2013 – Italia

La Commissione ha adottato il programma pluriennale 2007-2013 per l'Italia relativo al Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di paesi terzi, con un contributo comunitario stimato a 96 milioni di euro, insieme ai due primi programmi annuali 2007-2008. Si tratta dell'adozione del primo programma pluriennale di attuazione del Fondo europeo per l'integrazione.

Il Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di paesi terzi è uno dei quattro strumenti finanziari del programma generale "Solidarietà e gestione dei flussi migratori" volto a promuovere l’equa ripartizione tra gli Stati membri delle responsabilità che derivano dall’introduzione della gestione integrata delle frontiere esterne e dall'attuazione di politiche comuni in materia d'asilo e d'immigrazione. Gli altri tre strumenti sono il Fondo per le frontiere esterne, il Fondo europeo per i rimpatri e il Fondo europeo per i rifugiati.

Il bilancio generale del Fondo per il periodo 2007-2013 è pari a 825 milioni di euro, così suddivisi:
  • il 93% distribuito tra gli Stati membri, secondo un criterio di solidarietà basato sul numero dei cittadini di paesi terzi che soggiornano legalmente sul territorio di ciascuno di essi;
  • il 7% gestito direttamente dalla Commissione e destinato ad azioni comunitarie. È stato pubblicato l'invito a presentare proposte per le azioni comunitarie del 2008. Possono essere finanziati progetti transnazionali come la creazione di reti, progetti pilota, campagne di sensibilizzazione e studi nel settore dell'integrazione.

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Le priorità strategiche del Fondo sono:

  1. mettere in pratica i "principi fondamentali comuni della politica di integrazione degli immigrati nell'Unione europea";
  2. sviluppare indicatori e metodi per misurare i progressi, adeguare politiche e misure e agevolare il coordinamento dell’apprendimento comparativo;
  3. consolidare le capacità politiche e il coordinamento e migliorare le competenze interculturali negli Stati membri, ai vari livelli e nei vari settori dell’amministrazione;
  4. scambiare con gli altri Stati membri esperienze, buone pratiche e informazioni sull'integrazione.

L'Italia ha scelto di attuare tutte e quattro le suddette misure.
(Fonte: Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di paesi terzi 2007-2013)

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