Toscana: Regolamento del Fondo per la produzione di opere cinematografiche

Pellicola - immagine di MHVRegolamento di attuazione dell'articolo 6 della Legge finanziaria della Toscana per l'anno 2009, con il quale è stato istituito il Fondo per la produzione e diffusione di lungometraggi o cortometraggi cinematografici, nonchè di opere audiovisive assimilate, in seguito alle modifiche apportate al testo dal Decreto del Presidente della Giunta regionale del 3 agosto 2010.

Con il presente Regolamento vengono definite le modalità di valutazione degli interventi e di gestione del suddetto Fondo.

Le domande aventi ad oggetto sceneggiature, opere prime e documentari vengono finanziate tramite l'erogazione di un contributo in conto capitale in regime "de minimis".

In particolare, le sceneggiature devono:

  • essere originali ed inedite,
  • essere presentate da un autore esordiente cittadino comunitario,
  • trattare temi che valorizzino l'identità regionale con riferimento al patrimonio storico-culturale, paesaggistico-ambientale, socio-economico, letterario o antropologico della Toscana.

Il contributo massimo finanziabile per sceneggiatura è pari a 15.000 euro.

Le opere prime devono trattare temi che valorizzino l'identità regionale con riferimento al patrimonio storico-culturale, paesaggistico-ambientale, socio-economico, letterario o antropologico della Toscana e le cui riprese siano da effettuarsi per almeno il 50% degli esterni della regione stessa.
Le domande devono essere presentate da una PMI italiana o comunitaria costituita in forma societaria, con un capitale interamente versato ed un patrimonio netto non inferiori a 40.000 euro.
Il contributo per le opere prime non può essere superiore al 50% del costo di produzione e comunque non può superare i 200.000 euro per opera.
L'impresa beneficiaria del contributo deve impegnarsi a spendere in Toscana una somma non inferiore al 100% del contributo ricevuto.

I documentari invece devono trattare temi legati alla storia, al paesaggio e/o alle tradizioni ed all'attualità della Toscana.
La domanda deve essere presentata da una PMI italiana o comunitaria costituita in forma societaria, con un capitale interamente versato ed un patrimonio netto non inferiori a 10.000 euro.
Il produttore deve dimostrare di avere esperienza nel settore della produzione, maturata in via diretta o tramite i propri soci, ed essere in possesso dei mezzi tecnici necessari per la realizzazione dell'opera.
Il contributo per tali opere può coprire fino al 70% del costo di produzione e comunque non può essere superiore a 50.000 euro a documentario.

Le domande aventi ad oggetto opere seconde e opere audiovisive assimilate vengono attivate tramite la sottoscrizione di contratti di acquisto di diritti su una quota della proprietà dell'opera o di preacquisto di singoli diritti di utilizzazione o di quote di essi.

In particolare, tali opere devono trattare temi che valorizzino l'identità regionale con riferimento al patrimonio storico-culturale, paesaggistico-ambientale, socio-economico, letterario o antropologico della Toscana e le cui riprese siano da effettuarsi per almeno il 50% degli esterni della regione stessa.
Le domande devono essere presentate da una PMI italiana o comunitaria costituita in forma societaria, con un capitale interamente versato ed un patrimonio netto non inferiori a 40.000 euro.
Il produttore deve aver già prodotto, direttamente o tramite i propri soci o attraverso il prescelto produttore esecutivo, almeno due altri film lungometraggi già distribuiti in Italia negli ultimi 5 anni.
L'intervento di sostegno per tali opere può coprire fino al 10% del costo di produzione e comunque non può superare i 450.000 euro ad opera.
L'impresa beneficiaria del contributo deve impegnarsi a spendere in Toscana una somma non inferiore al 150% del contributo ricevuto.

La Regione approva un bando per la selezione degli interventi.

Le domande di intervento possono essere presentate durante tutto l'anno anche in via telematica e la valutazione dei progetti da parte della commissione viene effettuata tre volte l'anno.

Regolamento - BUR n. 36 del 9 agosto 2010 (pag. 3)

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