ZES unica Mezzogiorno, arriva il DPCM per la fase transitoria. Ancora fermo il tax credit

Foto di Obsidain Photography da PixabayA distanza di tre settimane dal suo annuncio, il Dipartimento per la Coesione ha pubblicato il DPCM che disciplina la fase di transizione alla ZES unica Mezzogiorno, con l'affiancamento degli otto Commissari ZES uscenti alla nuova Struttura prevista dal DL Sud. Nessuna novità, invece, per quanto concerne il credito d’imposta ZES che con i suoi 1,8 miliardi di euro dovrà sostenere gli investimenti delle imprese.

ZES unica Mezzogiorno: cosa prevedono il DL Sud e la Manovra 2024?

Il DPCM del 29 dicembre 2023 era stato annunciato dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto durante la riunione del 9 gennaio con i Commissari straordinari delle attuali otto ZES e i rappresentanti della nuova Struttura di missione ZES di fresca nomina.

ZES unica Sud: si parte davvero il 1° marzo 2024

Come accennato, il DPCM pubblicato il 29 gennaio mette mano al passaggio di consegne tra gli otto Commissari ZES e la nuova Struttura di missione per la ZES unica. Un passaggio che, come stabilito il 9 gennaio, deve essere effettuato anche mediante incontri bilaterali con i singoli Commissari in modo da affrontare le specificità di ogni territorio.

A differenza di quanto previsto dal DL 124/2023 - che aveva stabilito al 31 dicembre 2023 la fine del mandato dei Commissari delle otto ZES che sono state soppresse per far posto alla ZES unica - il DPCM appena pubblicato ha quindi prorogato di due mesi il periodo di transizione dal vecchio al nuovo sistema.

Una decisione che mantiene dunque in vita, fino al 29 febbraio 2024, gli otto Commissari ZES e le loro strutture e che stabilisce al 1° marzo 2024 il trasferimento delle competenze alla nuova Struttura di missione ZES.

In questo modo, a gennaio e febbraio le strutture commissariali delle otto ZES possono tornare a lavorare, evitando il blocco delle pratiche di investimento che, con l’arrivo del nuovo anno, erano rimaste ferme sul tavolo. Più nello specifico come aveva spiegato il Commissario straordinario di Campania e Calabria, Giosy Romano, all’indomani della riunione con Fitto, in questi primi due mesi dell’anno le otto strutture ZES procederanno a lavorare le richieste di autorizzazione applicando le vecchie norme a quelle pervenute entro il 2023, e le nuove norme a quelle pervenute nel 2024, ampliando ovviamente il raggio d’azione a tutto il Mezzogiorno.

Tax credit ZES unica Mezzogiorno: in attesa del decreto attuativo

Nel corso della riunione tra Fitto e i Commissari ZES non erano emersi, invece, nuovi aggiornamenti per quanto concerne il credito d’imposta ZES unica, a cui la Manovra 2024 ha assegnato un budget di 1,8 miliardi di euro.

In teoria il decreto attuativo targato MEF volto a disciplinare i crediti e le modalità di accesso al credito d’imposta avrebbe dovuto vedere la luce entro il 30 dicembre 2023.

Allo stato attuale, invece, non si hanno notizie sulla sua approvazione e questo nonostante la disciplina generale preveda che gli investimenti agevolabili con il tax credit siano quelli realizzati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024.

Consulta il DPCM del 29 dicembre 2023

Foto di Obsidain Photography da Pixabay

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