Semestre europeo: via libera con riserva di Bruxelles alla manovra italiana

Semestre europeo - Photo credit: European Union, 2023 - Photographer: Valentine ZelerSulla base delle previsioni d'autunno presentate la scorsa settimana, la Commissione ha lanciato il ciclo di coordinamento delle politiche economiche nell'ambito del Semestre europeo. Giudizio sospeso per l'Italia, la cui manovra non è pienamente in linea con le raccomandazioni-paese di Bruxelles.

Previsioni d'autunno: crescita in calo in UE e in Italia

Il quadro economico generale, descritto nei giorni scorsi nelle previsioni d'autunno della Commissione, è quello di un rallentamento della crescita che si tradurrà in un aumento del prodotto interno lordo inferiore alle attese nel 2023 sia per l'UE a 27 che per l'eurozona e l'Italia. Nel caso di Roma, l'Esecutivo UE aveva già rilevato con le previsioni d'autunno anche un rallentamento del processo di risanamento delle finanze pubbliche, ora al centro anche del nuovo giudizio di Bruxelles.

In un contesto complicato dall'inflazione, da condizioni di finanziamento più rigide e dall'impatto dei conflitti in corso a Gaza e in Ucraina, Roma rischia anche di dover affrontare l'apertura di una procedura per deficit eccessivo nel 2024, quando non si applicherà più la sospensione del Patto di stabilità e crescita di cui ora si sta negoziando la riforma.

Il pacchetto d'autunno del Semestre europeo

Le quattro priorità del Semestre europeo, si legge nella nota della Commissione, restano la sostenibilità ambientale, la produttività, l'equità e la stabilità macroeconomica. Per promuovere questi obiettivi occorre liberare il potenziale di competitività di ciascuno Stato membro, affrontando le strozzature agli investimenti pubblici e privati, favorendo lo sviluppo delle competenze necessarie per la transizione verde e digitale e incentivando le sinergie e le complementarietà tra l'attuazione dei PNRR e i programmi della Politica di coesione.

Allo stesso tempo, anche considerando che la clausola generale di salvaguardia del Patto di stabilità sarà disattivata dal 1° gennaio 2024, la politica di bilancio deve rimanere prudente. In particolare, per l'eurozona Bruxelles raccomanda di ridurre le misure di sostegno all'energia, per migliorare la sostenibilità delle finanze pubbliche ed evitare di alimentare pressioni inflazionistiche, di promuovere gli investimenti privati, sostenere una dinamica salariale che attenui la perdita di potere d'acquisto dei lavoratori, monitorare i rischi legati all'inasprimento delle condizioni finanziarie e garantire che il sostegno pubblico ai settori strategici rimanga mirato e non crei distorsioni nel mercato unico.

Italia promossa con riserva

L'Italia rientra nel gruppo dei paesi sotto osservazione, con Cipro, Germania, Grecia, Francia, Ungheria, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia, per i quali la tornata precedente della procedura per gli squilibri macroeconomici aveva concluso che presentavano squilibri o squilibri eccessivi e che saranno oggetto di nuovi esami approfonditi nel ciclo 2023-2024. Ma nel caso di Roma lo stato delle finanze pubbliche è particolarmente preoccupante.

Le previsioni economiche d'autunno avevano già registrato che il trend di riduzione del rapporto deficit pubblico e debito/PIL si arresterà del tutto nel periodo 2024-2025. Ora la Commissione rileva ulteriori problemi: nel 2024 la spesa pubblica netta aumenterà dello 0,9%, meno dell'1,3% previsto nelle ultime raccomandazioni rivolte all'Italia, per cui formalmente Roma resta nei limiti, ma nel 2023 si registra un'impennata della spesa dovuta al Superbonus che, secondo Bruxelles, il Governo avrebbe dovuto gestire riducendo ulteriormente le spese per il prossimo anno. Al contrario, il Governo italiano ha deciso di utilizzare le risorse distolte dagli aiuti contro il caro energia non per ridurre il debito pubblico ma per finanziare nuova spesa, in particolare per il taglio del cuneo fiscale. 

Di conseguenza, avverte la Commissione, l'Italia dovrebbe essere pronta a introdurre misure correttive nei prossimi mesi e nella primavera 2024 rischia l’apertura di una procedura per deficit eccessivo in un contesto in cui la sospensione del vecchio Patto di Stabilità sta per scadere e i 27 non hanno ancora trovato un accordo sulla nuova governance macroeconomica dell'Unione.

I negoziati in corso sulla riforma del Patto di Stabilità

Consulta i documenti del Pacchetto d'autunno del Semestre europeo 2024

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