Fondo complementare PNRR: l’avviso sui modelli di intervento integrato salute-ambiente, clima e siti contaminati

Foto di Edward Jenner da PexelsSi chiudono a inizio luglio i termini per partecipare all’avviso da 49,5 milioni di euro del Fondo complementare al PNRR, che finanzia due programmi operativi pilota per la definizione di modelli di intervento integrato salute-ambiente e clima in siti contaminati. 

Cosa prevede il Fondo complementare al PNRR?

A pubblicare l’avviso è stato il Ministero della Salute, titolare del progetto “Salute, ambiente, biodiversità e clima”, uno dei 29 progetti previsti dal Piano complementare al PNRR e che può contare su una dotazione di 500 milioni di euro.

All’interno di tale progetto, infatti, sono previsti 5 investimenti tra cui uno (l’investimento 1.2)  dedicato appunto allo sviluppo e all’implementazione di specifici programmi operativi pilota per la definizione di modelli di intervento integrato salute-ambiente-clima in 2 siti contaminati selezionati di interesse nazionale.

L’avviso sui siti contaminati e le ripercussioni sulla salute 

Grazie ad una dotazione di 49,5 milioni di euro, l’investimento 1.2 prevede dunque la pubblicazione di un avviso rivolto alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano a manifestare l’interesse per la sua attuazione.

In particolare le Regioni sono chiamate ad aggregarsi tra loro in base all’interesse rivestito per il proprio territorio dai due modelli di intervento individuati dall’avviso.

L’avviso prevede infatti il finanziamento di due modelli distinti. Il primo dedicato alla messa a punto e alla valutazione di efficacia di interventi di prevenzione primaria e secondaria per ridurre l’impatto sanitario delle patologie attribuibili all’ambiente e le diseguaglianze sociali. Si tratta di un modello che si applica in aree o per contaminazioni in cui è maggiormente documentata la relazione tra esposizione ed effetti sanitari.

Il secondo modello prevede invece la valutazione dell’esposizione di popolazione agli inquinanti organici persistenti, metalli e PFAS ed effetti sanitari, con particolare riferimento alle popolazioni più suscettibili. In questo caso si tratta di un modello di intervento che riguarda ambiti in cui prevale l’esigenza di sviluppare conoscenze sui livelli di esposizione della popolazione a contaminanti ambientali e sulla relazione concentrazione-risposta.

Ciascun modello sarà finanziato con un budget di 24,75 milioni di euro (la metà della dotazione complessiva dell’avviso). 

In caso all’avviso partecipino più di due aggregazioni di regioni, il Ministero provvederà a selezionare le cordate e i progetti migliori sulla base di una serie di criteri tra cui il numero di Regioni/Province autonome presenti nell’aggregazione, la percentuale di partecipazione delle regioni del sud (min. 40%) e il numero di siti di interesse nazionale coinvolti.

A seguito dell’individuazione delle due aggregazioni, le due iniziative saranno sviluppate attraverso una progettazione partecipata dei due modelli di intervento integrati in salute-ambiente-clima per lo svolgimento di attività di studio, prevenzione e risposta, condotte a livello pluriregionale/nazionale volte a definire soluzioni operative standardizzabili e trasferibili.

I termini per l’invio dei progetti da parte delle regioni si chiudono il 7 luglio 2023.

Consulta la scheda dell’avviso nella banca dati FASI

Foto di Edward Jenner da Pexels

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