Credito bancario per 1,6 miliardi di euro con il Pacchetto Italia-Turismo

Credit © European Communities, 2009Turismo come volano per lo sviluppo? Il primato l’Italia l’ha perso da tempo. Nel 2008 l’indotto del settore ha subito una contrazione del 5%. Davanti a noi Stati Uniti, Francia e Spagna. Anche la Svizzera ci dà del filo da torcere. Ma il retroterra per risalire la china non manca. Secondo il ministero dei Beni Culturali, il nostro paese possiede il 50% delle opere artistiche nel mondo ed il 72% delle opere artistiche catalogate in Europa.

Centomila tra chiese monumenti, 3.500 musei 2.500 siti archeologici e mille teatri. Senza contare la gastronomia.

Motivi per creare un ministero (senza portafoglio), guidato da Maria Vittoria Brambilla, già sottosegretario con delega al turismo. Silvio Berlusconi accusa la riforma del Titolo V della Costituzione di essere la causa della débâcle del settore, per aver assegnato la competenza esclusiva del turismo alle regioni. In questo periodo di crisi l’altra grande questione riguarda la destagionalizzazione del turismo per aumentare la durata dei periodi di attività. Servono operatori, addetti specializzati e interpreti, ma soprattutto un sostegno concreto alle imprese per il rinnovo delle infrastrutture. Una soluzione potrebbe essere quella di puntare si distretti tematici, più che sulle Regioni.

Nasce così l’accordo governativo "Pacchetto Italia & Turismo" che permette lo stanziamento di 1,6 miliardi di euro, a cui partecipano i principali istituti di credito italiani (Intesa San Paolo, Unicredit, Popolare, Popolare Milano, Popolare Sondrio) con 14 mila sportelli diffusi su tutto il territorio italiano. Intesa San Paolo parteciperà con seicento milioni di euro, mentre Unicredit ha stanziato cinquecento milioni.

Ne beneficeranno tutte le imprese, compresi campeggi, agriturismi, villaggi. Si va dal rinnovamento macchinari al risparmio energetico. Finanziamenti fino a 500 mila euro (senza garanzie), che possono salire a 2 milioni di euro in caso di garanzie ipotecarie. Il mutuo può arrivare all’80% del suo valore con la possibilità nei primi anni di pagare solo gli interessi. Non mancano le garanzie, attraverso Confidi, i consorzi di garanzie, il fondo centrale di garanzia, e le ipoteche di primo grado sull’immobile.

I tassi dei finanziamenti prevedono uno spread su Ribs o Euribor (secondo la tipologia del finanziamento) variabile tra 1% e 2,5%. Per le spese di istruttoria si passa da zero a 0,25% sull’importo del finanziamento richiesto, ma è possibile anche uno sconto del 50% sui costi della banca. Il credito sarà disponibile da subito, affinchè le imprese possano beneficiarne nell’imminente stagione estiva.

“Il nostro obiettivo - ha annunciato il presidente del Consiglio - è che questo settore possa rappresentare entro fine legislatura il 20% del nostro Pil, raddoppiando così dall'attuale 10% e avvicinandoci al 17% di Pil della Spagna”. Soddisfatti i rappresentanti del settore presenti alla firma: da Federturismo-Confindustria, a Confturismo- Confcommercio, a Assoturismo.
(Alessandra Flora)

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