Puglia: prossima la pubblicazione del bando PIA - Piccole imprese

Regione Puglia - foto di AndrwscLo strumento del PIA (Programmi integrati di agevolazione) viene esteso, con nuove regole, alle piccole imprese. L'obiettivo è favorirne la crescita dimensionale e generare, allo stesso tempo, innovazione, competitività e, soprattutto, occupazione nel territorio. Per accedere agli incentivi le aziende dovranno avere almeno 15 unità lavorative e investire per la propria crescita minimo 1 milione di euro. Per questo intervento, che avrà un budget totale di 37,4 milioni di euro, oggi esiste il Regolamento regionale, mentre il bando dovrebbe essere pubblicato nel mese di marzo.

Il PIA, rivolto principalmente alle medie imprese, è un programma industriale che integra investimenti in “attivi materiali” - cioè opere murarie, acquisto di suolo, macchinari, impianti e attrezzature - con progetti di ricerca e innovazione, agevolandone le spese.

Con il Regolamento regionale n. 4 del 24 marzo 2011 si è deciso di concedere agevolazioni per la realizzazione di progetti integrati anche alle piccole imprese, ritenute un fattore importante per la crescita economica locale.

Nei giorni scorsi la Giunta ha modificato il Titolo IX del suddetto Regolamento, dal titolo “Aiuti alle piccole imprese per progetti integrati di agevolazione”, introducendo una serie di novità in favore proprio delle realtà imprenditoriali di piccole dimensioni, finalizzate a rendere più facile la partecipazione di tali soggetti allo strumento:

  • il fatturato medio degli ultimi tre esercizi viene abbassato da 3 milioni a 2,5 milioni di euro;
  • le unità lavorative dell’azienda, assunte nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda, passano dalle 20, richieste prima, alle 15 di oggi;
  • il regolamento, che prima prevedeva un periodo di accesso limitato da una scadenza e con una graduatoria finale, con le ultime modifiche, trasforma il bando in uno strumento a sportello, dunque sempre attivo, finché ci sono le risorse.

Le imprese, dunque, che rispettino tali requisiti e che operino nei settori manifatturiero, della logistica, dell’editoria, delle produzioni culturali, delle telecomunicazioni, dell’informatica, della ricerca e sviluppo, potranno:

  • realizzare nuove unità produttive,
  • ampliare quelle esistenti,
  • diversificare la produzione,
  • cambiare i processi produttivi,
  • investire in ricerca industriale e sviluppo sperimentale,
  • acquisire servizi di consulenza,
  • partecipare alle fiere,
  • disporre di personale altamente qualificato,
  • acquisire servizi per l’innovazione.

Per tali investimenti, la cui spesa deve essere compresa tra 1 milione e 10 milioni di euro, il bando di prossima pubblicazione prevederà agevolazioni, sotto forma di contributi in conto impianti, pari al:

  • 35% dei costi ammissibili per l'acquisto del suolo aziendale e per le opere murarie;
  • 50% per l'acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature, impianti informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;
  • 70% per gli investimenti in ricerca industriale;
  • 45% per i progetti di sviluppo sperimentale.

"Se vogliono approfittare dei vantaggi di questo incentivo, le aziende devono assumere e investire sia in strumenti che in ricerca" ha detto la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. "Così le accompagniamo in una crescita dimensionale che può portare le più capaci e dinamiche a passare al gradino successivo, quello di media impresa. Questa strategia fa avanzare la Puglia nell’innovazione, nella competitività e soprattutto nell’occupazione".

Dei 37,4 milioni di euro a disposizione, il 50% è a carico del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), il 35% è coperto da fondi statali, il 15% è sostenuto dalla Regione.

Links

Regolamento regionale n. 4 del 24 marzo 2011 (BUR n. 44 de 28 marzo 2011, p. 8648)


Modifiche al Titolo IX del Regolamento regionale n. 4 del 24 marzo 2011

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