Le fatture dovranno essere pagate in 30 giorni grazie alla nuova Direttiva UE sui pagamenti

Unione Europea - European Commission creditParlamento e Consiglio europeo hanno raggiunto un nuovo accordo in cui si definiscono i punti salienti della nuova legislazione comunitaria sui pagamenti delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, per fronteggiare i problemi di liquidità delle aziende europee. La normativa, al centro di un dibattito avviato lo scorso novembre, ha coinvolto tutti i soggetti dei Paesi europei, che dovranno ora saldare i propri debiti entro 30 giorni.

La proposta iniziale della Commissione prevedeva scadenze "aperte", soggette ad un comune accordo tra debitori e creditori. Sulla base delle negoziazioni svoltesi lunedì scorso tra Parlamento e Consiglio, sono state approvate le seguenti linee guida:

  • solamente in casi eccezionali le pubbliche amministrazioni potranno colmare i propri debiti entro 60 giorni,
  • il tasso di riferimento per i pagamenti tardivi ammonterà all'8%,
  • per gli enti pubblici che erogano servizi sanitari gli Stati membri potranno stabilire scadenze anche superiori ai 60 giorni,
  • il periodo per verificare che i beni e i servizi forniti siano conformi ai termini contrattuali sarà di 30 giorni e potrà essere esteso solo di comune accordo, sempre che tale estensione non sia riconosciuta iniqua.

"Sono compiaciuta per l'accordo raggiunto sulla scadenza generale di 30 giorni per il settore pubblico e privato", ha affermato l'europarlamentare Barbara Weiler. "In tal modo, il Parlamento ha assicurato regole certe e chiare per tutti gli attori economici, in particolar modo per le piccole e medie imprese, che non saranno più costrette a svolgere il ruolo delle banche nei confronti delle grandi compagnie e delle imprese pubbliche."

L'accordo dovrà essere approvato dal Parlamento nella sessione plenaria prevista per il mese di ottobre a Strasburgo.

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