Nuovo Codice Appalti: l’ANAC pubblica il bando-tipo per le gare sopra soglia

Foto di Mikhail Nilov da PexelsPer agevolare le stazioni appaltanti nella fase di prima applicazione del nuovo Codice, l’ANAC ha pubblicato lo schema aggiornato di bando tipo che disciplina la procedura aperta per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra le soglie europee.

Cosa prevede il nuovo Codice Appalti?

Onde evitare che l’applicazione del nuovo Codice appalti potesse ingenerare difficoltà interpretative e applicative diffuse, con il rischio del rallentamento delle procedure e dell’adozione di comportamenti difformi da parte delle stazioni appaltanti, l’Autorità nazionale anticorruzione ha infatti promosso nei mesi passati un gruppo di lavoro con Consip, Invitalia, rappresentanti dei soggetti aggregatori, Itaca e Fondazione IFEL, per la stesura partecipata del bando tipo 1/2023, che è stato sottoposto anche a consultazione pubblica.

Un testo entrato ora formalmente in vigore, dopo la sua approvazione da parte del Consiglio dell'Autorità con la delibera n. 309 del 27 giugno 2023.

Cosa prevede il bando tipo 1/2023 dell’ANAC?

ll nuovo Bando tipo n. 1/2023 dell’ANAC è, in buona sostanza, uno schema di disciplinare per la procedura aperta per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra le soglie europee, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.

Tale schema recepisce la normativa vigente e, in particolare, il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36. 

Al suo interno le stazioni appaltanti trovano sia l’ipotesi base di formulazione del bando di gara, sia le parti variabili o opzionali che la stazione può decidere o meno di inserire nel bando.

In particolare, spiega il documento, le parti del Disciplinare indicate con carattere normale, rappresentano l’ipotesi base di formulazione. Le parti variabili o opzionali, invece, sono evidenziate mediante il ricorso a corsivo o parentesi quadre. “Gli spazi lasciati liberi - si legge infatti nel documento - devono essere compilati dalla stazione appaltante in base alle caratteristiche specifiche dell’appalto. In tali parti, talvolta evidenziate tra parentesi quadre, sono contenuti esempi o è fornita una descrizione di come potrebbe essere riempito il relativo spazio da parte delle stazioni appaltanti”.

Le clausole alternative sono invece segnalate dalle espressioni: [o in alternativa] o [oppure]. In questo caso la stazione appaltante sceglie la clausola che ritiene più opportuna.

Consulta il bando tipo 1/2023 dell'ANAC

Foto di Mikhail Nilov da Pexels

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