SME Instrument - novita' in arrivo per PMI innovative

Innovazione PMIApertura a tutti i settori imprenditoriali e criteri di selezione revisionati. Le novità dello Strumento PMI per il periodo 2018-2020.

Horizon - Work programme 2018-2020 per Consiglio Ue innovazione

SME Instrument - risultati dopo tre anni di supporto alle PMI europee 

In occasione della giornata informativa nazionale sul work programme 2018-2020 dello Strumento PMI di Horizon 2020 - organizzata dall’Agenzia per la promozione della ricerca europea (Apre) - esperti e rappresentanti delle istituzioni hanno illustrato le novità di interesse per le piccole e medie aziende italiane.

Scopri il programma Ue per ricerca e innovazione Horizon 2020

SME Instrument

Lo SME Instrument, che sostiene le PMI europee nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi da inserire nel mercato, è suddiviso in tre fasi di intervento:

  • Fase 1 - Studio di fattibilità: valutazione della fattibilità tecnica e del potenziale di mercato delle nuove idee (contributi del valore forfettario di 50mila euro);    
  • Fase 2 - Innovazione: sostegno ad attività di ricerca e innovazione, con attenzione particolare per quelle di dimostrazione (contributi fino a 2,5 milioni di euro, incrementabili fino a 5 milioni di euro per i progetti in ambito sanitario);
  • Fase 3 - Commercializzazione: supporto per l'ingresso sul mercato dei prodotti e dei servizi innovativi (misure di networking, formazione, coaching e mentoring, accesso al capitale privato).   

Per ogni fase sono previste scadenze intermedie annuali (cut-off date) per agevolare le PMI nella presentazione delle rispettive proposte progettuali.

SME Instrument, i risultati delle PMI italiane

Lo SME Instrument è l’intervento di Horizon 2020 più popolare di tutti, ha dichiarato Alberto Di Minin, rappresentante nazionale nel comitato Horizon 2020 PMI e Accesso alla finanza, ed è anche il più competitivo, con un tasso di successo inferiore al 10% per la fase 1 e pari al 4% per la fase 2.

Dal lancio dello strumento, l’Italia ha manifestato un grande interesse, classificandosi al primo posto per il numero di partecipanti che hanno inviato proposte progettuali, sia nella fase 1 che nella fase 2.

Guardando al numero di partecipanti selezionati, però, la situazione cambia.

Nella fase 1, l’Italia scende al secondo posto, con 315 partecipanti italiani finanziati, una quota inferiore rispetto alla Spagna (348) che ha superato tutti gli Stati membri.

Nella fase 2, invece, l’Italia è terza, con 61 partecipanti finanziati, preceduta da Spagna (100) e Regno Unito (66).

In termini economici, per la fase 1 l’Italia ha ricevuto dall'Ue circa 14 milioni di euro, mentre sono stati concessi 70 milioni di euro per la fase 2.

Per cogliere al meglio le opportunità offerte dallo SME Instrument le PMI italiane devono imparare ad elevare il proprio livello di competenze, di imprenditorialità e di attenzione, ha spiegato Di Minin.

Con riferimento al prossimo programma Ue per la ricerca e l’innovazione (FP9), Di Minin ha ribadito l’importanza di dare continuità allo Strumento per le PMI, che consente alle aziende europee di fungere da ‘ponte’ tra la scienza e il mercato. E’ pertanto necessario capire se nell’ambito del FP9 lo SME Instrument possa essere reso ancora più capiente tramite un budget più ampio.

Ricerca - successore Horizon 2020, lavori in corso per FP9

Consiglio europeo innovazione, le novità per lo Strumento PMI

Per il periodo 2018-2020 lo Strumento per le PMI rientrerà nella fase pilota del Consiglio europeo per l'innovazione (European Innovation Council - EIC), la cui istituzione è attesa nel contesto del prossimo programma Ue per la ricerca, ha spiegato Marco Malacarne, capo dipartimento dell'Agenzia esecutiva per le piccole e medie imprese (EASME).

Lo Strumento per le PMI rappresenta per la Commissione Ue una vera e propria scommessa. Si tratta infatti di un’iniziativa il cui obiettivo è fare leva e stimolare l’innovazione attirando gli investitori. Finora lo strumento ha finanziato 2.690 aziende - di cui 608 per la fase 2 - per un totale di 1,1 miliardi di euro investiti dall’Ue.

Per quanto riguarda gli investimenti privati, dal 2015 al 2017 la partecipazione degli investitori alle PMI finanziate dallo SME Instrument è passata da 2 milioni di euro a 697 milioni di euro, attraendo fondi privati per un totale di un miliardo di euro. Inoltre, lo Strumento PMI è diventato in poco tempo un programma di accelerazione di rilievo, collocandosi al secondo posto dopo il programma inglese Accelerace.

Il work programme 2018-2020 relativo alla fase pilota dell’EIC annuncia quello che si vorrebbe fare nel contesto del FP9 per sostenere il mondo dell’imprenditoria, coordinando gli strumenti H2020 già esistenti, ha proseguito Malacarne. All’interno del programma di lavoro, infatti, si trova lo SME Instrument, insieme a Fast Track to Innovation (FTI), FET Open e premi Horizon.

Per quanto riguarda lo Strumento per le PMI ci sono importanti novità rispetto ai precedenti anni, a partire dall’apertura dello strumento a qualsiasi settore imprenditoriale. Le proposte progettuali, infatti, non dovranno più rispondere ad un argomento specifico (topic), ma potranno riguardare ogni area, con un occhio di riguardo per i progetti multisettoriali.

Nel work programme cambiano anche i criteri di selezione per la fase 2, al fine di individuare i progetti che hanno la capacità di proiettarsi verso un nuovo mercato. Come già accade, i valutatori saranno scelti dal mondo dell’imprenditoria e degli investimenti, allo scopo di selezionare le proposte con il migliore impatto sul mercato.

> SME Instrument - fase 3, programma per internazionalizzazione PMI 

Photo credit: poptech via Foter.com / CC BY-SA

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