Aree interne - guida su priorita' e fondi per mobilita' e trasporti

Online le linee guida per il settore della mobilità e dei trasporti nell’ambito della Strategia nazionale per le Aree interne

Trasporti

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L'Agenzia per la coesione territoriale pubblica un documento che fa il punto sui possibili fabbisogni delle Aree interne in materia di mobilità e trasporti e suggerisce azioni di risposta e possibili fonti di finanziamento.

I trasporti nella strategia nazionale per le aree interne

Il tema della mobilità e dei trasporti è centrale nella Strategia nazionale per le Aree interne, il piano per lo sviluppo dei territori a rischio abbandono presentato a luglio dal Governo.

L'offerta di servizi per migliorare la mobilità dalle e nelle Aree interne è infatti cruciale per fare in modo, si legge nel documento, che “la perifericità non si tramuti in marginalità” e per garantire l'accesso a servizi essenziali, quali scuola e sanità, e al lavoro.

Le reti di mobilità sono inoltre funzionali ai progetti di sviluppo territoriale, sia relativi alla promozione del turismo, che per quanto riguarda lo sviluppo di poli di attività manifatturiere, artigianali e su filiere terziarie.

Linee guida su mobilità e trasporti nelle aree interne

Le linee guida partono dalla classificazione dei macro-fabbisogni dei territori, individuati dal Comitato Nazionale Aree interne a seguito di missioni in oltre 60 aree aree, in tre macro-categorie:

  • Pianificazione e programmazione dei sistemi di trasporto,
  • Potenziamento e riqualificazione della dotazione trasportistica,
  • Sviluppo dei servizi di trasporto.

A questi macro-fabbisogni fanno riferimento quelli che nelle linee guida vengono definiti fabbisogni specifici, per ciascuno dei quali vengono proposte delle possibili azioni di risposta ed eventuali fonti di finanziamento degli interventi, nel breve e nel lungo termine, a valere su risorse pubbliche.

Pianificazione e programmazione dei sistemi di trasporto

Fabbisogno specifico: Promuovere l’accessibilità dei luoghi, garantendo il diritto di mobilità delle persone e delle opportunità di scambio dei beni sul territorio, attraverso una visione integrata del sistema trasporto-territorio mediante l’adozione di strumenti di pianificazione e programmazione dei trasporti di tipo “strategico” (scenario a 10 anni).

Azioni di risposta:

  • Definizione di un Piano dei Trasporti dell’Area interna, sulla base di un’analisi dei bisogni di mobilità espressi dai poli generatori di domanda locale rispetto ad attrattori quali sanità, scuola e lavoro;
  • Analisi delle reti della “Mobilità lenta” per la fruizione del paesaggio, dei beni culturali e delle risorse ambientali dell’Area interna.

In entrambi i casi, possibili canali di finanziamento sono i fondi regionali/ministeriali su politiche ordinarie e le risorse per le Aree interne previste dalle Leggi di stabilità 2014 e 2015 (pari complessivamente a 180 milioni di euro).

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Fabbisogno specifico: Promuovere l’accessibilità ed il diritto di mobilità sul territorio dell’Area interna con strumenti di pianificazione e programmazione dei trasporti di tipo “tattico” (scenario a 3 anni).

Azioni di risposta:

  • Istituzione di un Mobility Manager in grado di migliorare la mobilità sul territorio di propria competenza attraverso la collaborazione e il coordinamento delle istituzioni locali (comunali, scolastiche, sanitarie), le imprese di trasporto locale e le associazioni di imprese/categoria presenti sul territorio;
  • Armonizzazione dei servizi del trasporto pubblico locale sulla base di un Piano degli spostamenti casa-lavoro e casa-studio, introducendo forme innovative, collettive e sostenibili di mobilità;
  • Coordinamento e condivisone dell’offerta di TPL con i Comuni limitrofi (ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei);
  • Miglioramento dei servizi di collegamento con gli entry point nazionali ferroviari, portuali e aeroportuali.

In linea generale questi interventi possono essere finanziati con le risorse previste dalle leggi di Stabilità, ma nel caso dell'ultimo punto possono essere mobilitati anche fondi regionali/ministeriali per politiche ordinarie.

Potenziamento e riqualificazione della dotazione trasportistica

Fabbisogno specifico: Incrementare l’accessibilità interna e esterna all’area attraverso l’adeguamento delle infrastrutture di trasporto.

Azioni di risposta:

  • Interventi di manutenzione stradale, prevalentemente straordinaria;
  • Messa in sicurezza della rete viaria;
  • Sistemazione segnaletica orizzontale e verticale.

Fabbisogno specifico: Promuovere l’accessibilità e l’attrattività del TPL con l’adeguamento dei nodi di accesso, l’infomobilità ed il rinnovo della flotta.

Azioni di risposta:

  • Creazione/adeguamento delle fermate a bordo strada per l’accesso ai servizi di TPL extra-urbana su gomma da attrezzare con pensiline, paline informative, illuminazione;
  • Creazione di parcheggi di scambio “gomma-gomma” e “gomma-ferro”;
  • Realizzazione di parcheggi attrezzati (anche custoditi) per biciclette;
  • Realizzazione di sistemi di infomobilità.

Fabbisogno specifico: Promuovere l’accessibilità degli attrattori turistici del territorio privilegiando le opportunità di una “fruizione sostenibile” delle risorse ambientali e culturali.

Azioni di risposta:

  • Sviluppo di reti e percorsi ciclabili;
  • Sviluppo di percorsi attrezzati e sentieristica;
  • Riqualificazione di rami di ferrovie dismessi per la fruizione escursionistica;
  • Riqualificazione di percorsi pedonali;
  • Acquisizione di mezzi di trasporto pubblico della dimensione appropriata alle caratteristiche della domanda (attuale e potenziale);
  • Acquisizione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale.

Fabbisogno specifico: Sostenere il diritto di mobilità delle persone a capacità motoria ridotta a causa di condizioni fisiche e/o socio-economiche svantaggiate.

Azioni di risposta:

  • Acquisto di veicoli per il trasporto pubblico dei disabili;
  • Abbattimento delle barriere architettoniche (nei sistemi di trasporto e viabilità).

Dal momento che gli interventi sulle reti infrastrutturali richiedono risorse significative, "fuori scala rispetto alle risorse previste in Legge di Stabilità da assegnare a ciascuna area", osserva il documento, solo investimenti di dimensioni limitate (fermate del servizio su gomma, parcheggi per biciclette, etc) possono essere finanziati con i fondi previsti dalla manovra.

Fondi ordinari della Regione, fondi previsti nei POR FESR ed eventuali altri risorse nazionali, osserva però il documento, possono essere "attivati a sostegno di interventi per la manutenzione e la sicurezza stradale che in molte realtà delle aree interne rappresentano emergenze assolute".

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Sviluppo dei servizi di trasporto

Fabbisogno specifico: Facilitare l’accessibilità ai poli funzionali (scuola, lavoro) della mobilità “sistematica” dei residenti.

Azioni di risposta:

  • Potenziamento dei servizi di TPL dedicati alle attività scolastiche con nuove linee/fermate;
  • Potenziamento dei servizi di TPL per i lavoratori;
  • Sperimentare/promuovere progetti di car pooling.

Fabbisogno specifico: Facilitare l’accessibilità ai poli attrattori (sanitari, culturali, sportivi, turistici ecc.) della mobilità “non sistematica” di residenti e non residenti (turisti, visitatori in genere).

Azioni di risposta:

  • Potenziamento dei servizi di TPL dedicati per le attività extrascolastiche;
  • Sperimentazioni di servizi di TPL flessibili o a chiamata;
  • Potenziamento dei servizi di TPL dedicati alla domanda turistica;
    Sperimentare progetti di car sharing e di car pooling.

Fabbisogno specifico: Agevolare e sostenere il diritto di mobilità degli utenti a capacità motoria ridotta.

Azioni di risposta:

  • Introduzione/potenziamento di servizi a chiamata (con prenotazione via telefono, web, smartphone, ecc);
  • Introduzione di servizi di TPL per destinazioni specifiche (ospedali, centri diagnostici di grandi dimensioni, importanti centri riabilitativi, ecc.).

Fabbisogno specifico: Promuovere la coesione territoriale dell’Area interna e l’accessibilità da e verso i poli esterni attraverso lo sviluppo di servizi di trasporti, anche a favore dei turisti.

Azioni di risposta:

  • Potenziamento/miglioramento dei servizi di mobilità collettiva ai porti/stazioni ferroviarie/aeroporti;
  • Potenziamento/miglioramento dei servizi di mobilità collettiva da/verso il polo di riferimento;
  • Riduzione delle problematiche legate agli spostamenti intermodali, attraverso l’implementazione di politiche di integrazione tariffaria, oraria e modale.

Fabbisogno specifico: Favorire le opportunità di fruizione sostenibile delle Aree interne per i residenti e i turisti incentivando servizi di modalità “lenta o dolce” sulle reti pedonali e le greenways.

Azioni di risposta:

  • Implementazione di progetti di piedibus/bicibus;
  • Promozione di percorsi pedonali/ciclistici.

Mentre per le iniziative di 'Mobilità lenta' e i progetti di car sharing/pooling sono sufficienti le risorse stanziate con le leggi di Stabilità, per gli altri interventi si può fare riferimento anche ad altre fondi nazionali e a quelli previsti dai POR FESR.

> Linee guida per il settore della mobilità e dei trasporti nelle Aree interne

Author: Il provinciale >photo on flickr

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