Fondi Ue - De Vincenti, via libera POR Campania 2014-2020 entro meta' novembre

Claudio De Vincenti

Da spendere ci sono ancora 8,8 miliardi della programmazione 2007-2013

Il Governo punta a ottenere entro novembre l'adozione dell'ultimo Programma operativo 2014-2020 ancora in attesa dell'ok di Bruxelles, quello della Campania, e intanto lavora per chiudere la programmazione dei fondi Ue 2007-2013 con il 100% di spesa. Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Claudio De Vincenti, nel corso di un'audizione in Senato sull'impiego dei fondi strutturali da parte dell'Italia.

Stato dell'arte 2007-2013

Per quanto riguarda la programmazione 2007-2013, De Vincenti ha messo a confronto il grado di utilizzo dei fondi europei al 31 dicembre 2011, pari al 15% del totale, con quello registrato al 30 giugno 2015, pari all'80%. Sono dati che “dicono sia dei ritardi con cui l'Italia ha affrontato la gestione dei fondi europei, che dello sforzo compiuto negli ultimi anni per arrivare al completo utilizzo delle risorse Ue”, ha sottolineato il sottosegretario.

Per chiudere la vecchia programmazione, entro la fine del 2015 l'Italia deve quindi spendere, compreso il cofinanziamento nazionale, 8,8 miliardi di euro, di cui 6,2 miliardi relativi ai quattro programmi che hanno mostrato i maggiori ritardi: il PON Reti e mobilità e i POR FESR di Calabria, Campania e Sicilia.

Il PON Reti e mobilità, ha assicurato De Vincenti, sta sperimentando un'accelerazione significativa ed è passato da non oltre il 50% di inizio anno a più del 70% a giugno. Quanto ai POR di Calabria, Campania e Sicilia, sono state istituite delle task force, coordinate dall'Agenzia per la coesione territoriale, che stanno lavorando con le amministrazioni regionali e locali, in collaborazione con la Commissione europea. Per accelerare la spesa, inoltre, l'Italia, come gli altri Stati membri, può utilizzare lo strumento della riprogrammazione, cioè la rimodulazione dei fondi all'interno dei programmi stessi, tra gli assi prioritari e da un progetto a un altro.

Prospettive 2014-2020

Dopo la tappa intermedia di fine ottobre, il Governo punta ad arrivare al 100% dei pagamenti 2007-2013 entro fine anno, anche se alcuni progetti verranno portati avanti nella prossima programmazione.

Per il settennato 2014-2020, l'Italia ha previsto 50 Programmi operativi, di cui 11 nazionali e 39 regionali. Dopo il via libera della Commissione europea al PON Legalità e al POR FESR-FSE della Calabria, l'approvazione dell'ultimo Programma, quello della Campania, secondo De Vincenti, dovrebbe arrivare entro metà novembre.

Sul piano delle risorse, complessivamente a disposizione ci sono circa 42 miliardi di euro di fondi strutturali e di investimento europei (SIE), tra Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Fondo sociale europeo (FSE), Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

A questi si aggiungono il cofinanziamento nazionale di circa 16 miliardi per i PON e i POR e di 7,4 miliardi per i PO complementari, per un totale di 23,4 miliardi, e il cofinanziamento regionale di oltre 4,3 miliardi di euro.

I Programmi operativi, ha ricordato De Vincenti, sono stati articolati in coerenza con l'Accordo di partenariato sulla base di undici obiettivi tematici e in linea con le consultazioni condotte con il partenariato economico-sociale.

Le priorità sono state così sintetizzate dal sottosegretario:

  • innovazione,
  • diffusione della banda ultralarga,
  • risparmio energetico negli edifici pubblici e nei cicli produttivi,
  • mobilità sostenibile,
  • riduzione dei rischi dovuti ai cambiamenti climatici,
  • potenziamento delle direttrici ferroviarie e della logistica,
  • formazione e inclusione sociale,
  • inserimento nel mercato del lavoro,
  • contrasto alla povertà,
  • modernizzazione della pubblica amministrazione.

Quest'ultimo punto è centrale per centrare gli obiettivi di spesa dei fondi Ue, ha sottolineato De Vincenti, spiegando che questo per ciascuna amministrazione titolare di un Programma operativo è stato concordato un Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) ed è stato costituito un Comitato di indirizzo che ne monitori l'attuazione. Già insediatosi anche il Comitato di sorveglianza e accompagnamento dell'attuazione dei programmi 2014-2020, copresieduto dal Dipartimento per le politiche di coesione e dall'Agenzia per la coesione territoriale. Per entrambi gli organismi in queste settimane si sta procedendo alla strutturazione dell'organico.

Infine, ha concluso De Vincenti, in sinergia con le risorse europee è previsto anche l'intervento del Fondo sviluppo e coesione (FSC), con una disponibilità di 39 miliardi di euro per il periodo 2014-2020. Alcuni stanziamenti a valere sul Fondo sono già stati deliberati dal CIPE, tra cui quello da 2,2 miliardi per il piano banda ultralarga.

Link
Fondi Ue 2014-2020 - CIPE, i criteri del cofinanziamento nazionale

Author: Palazzochigi / photo on flickr

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