Toscana: borse di studio ai figli di genitori in mobilita' o CIGS

Data chiusura
31 Dic 2010
Agevolazione
Regionale
Stanziamento
€ 500.000
Soggetto gestore
Azienda regionale DSU

Descrizione

Linee guida per la concessione di borse di studio agli studenti i cui genitori risultino interessati da fenomeni di cassa integrazione straordinaria e mobilità nell'anno 2009 e/o 2010.

L'intervento è finalizzato a sostenere il diritto agli studi universitari degli studenti meritevoli, i cui genitori abbiano visto compromesso il proprio posto di lavoro per effetto della crisi economica.

Possono presentare domanda per la borsa di studio di cui al presente atto gli studenti:

  • iscritti nell’a.a. 2009 - 2010 a corsi di studio delle Università e degli Istituti AFAM toscani;
  • fiscalmente a carico della famiglia di origine;
  • con almeno uno dei genitori che risponda, nel periodo intercorrente dal 1/1/2009 alla data di presentazione della domanda e comunque non oltre il 31/12/2010, ad uno dei seguenti requisiti:
    - beneficiario di CIGS, anche in deroga, per almeno 6 mesi;
    - beneficiario di indennità di mobilità per almeno 6 mesi.
  • residenti con il proprio nucleo familiare di appartenenza in Toscana o comunque con genitore in CIGS o mobilità proveniente da impresa/unità produttiva/unità operativa ubicata inToscana;
  • in possesso della metà dei crediti + 1 rispetto a quelli occorrenti per richiedere la borsa di studio DSU.

Beneficiari e Finalitá

Beneficiari
Privato
Dimensione Beneficiari
Non Applicabile
Settore
Industria, Turismo, Commercio, Costruzioni, Audiovisivo, Servizi, ICT, Trasporti, Energia, Agricoltura, Sanità, Cultura, Farmaceutico, Alimentare
Finalita'
Sociale - Cooperazione
Ubicazione Investimento
Regione:
  • Toscana

Incentivi e Spese

Tipologia agevolazione
Premi e Borse

L’importo della borsa una tantum è pari a 1.000 euro.

Viene erogato in unica soluzione ai soggetti beneficiari.

La borsa di studio in oggetto è cumulabile con la borsa di studio ordinaria DSU. 

Tempistica investimento

L’intervento viene attuato dalla Regione tramite l’Azienda regionale DSU, che definirà sulla base degli indirizzi illustrati le modalità operative e di dettaglio per l’attuazione e la gestione dell’intervento e adotterà un proprio bando,  previa verifica formale del settore regionale competente.

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