Ambiente, dall'UE 816,5 milioni di euro per proteggere l'oceano
Dalla tutela delle aree marine protette all'utilizzo dei dati satellitari per monitorare le conseguenze della crisi climatica sugli oceani, passando per la creazione di economie blu sostenibili. Sono questi alcuni degli impegni che l’Unione Europea punta a realizzare in futuro.
Spazio, guida al premio EIC CASSINI per proteggere gli ecosistemi marini
L'elenco dei 39 impegni per il 2023 è stato presentato dalla Commissione europea in occasione della conferenza "Il nostro oceano", un momento cruciale in cui i paesi di tutto il mondo, la società civile e le imprese si impegnano a intraprendere azioni significative volte a proteggere gli oceani.
Per raggiungere questi obiettivi, quindi, l'Europa ha impegnato una cifra pari a 816,5 milioni di euro, uno degli importi più elevati mai annunciati dall’UE dall’inizio di queste conferenze nel 2014. "Quest'anno, più che mai, confermiamo il nostro forte impegno per proteggere, ripristinare e prendersi cura dell'oceano con una serie di azioni per un valore di oltre 800 milioni di euro", ha dichiarato Virginijus Sinkevičius, Commissario per l'Ambiente, gli oceani e la pesca.
Tra i temi d'interesse sui quali vertono gli impegni assunti da Bruxelles figurano: le aree marine protette; il contrasto all'inquinamento marino; la lotta contro le conseguenze del cambiamento climatico; la promozione della pesca sostenibile; la creazione di economie blu sostenibili; e il sostegno alla sicurezza marittima.
Parallelamente alla presentazione dei progetti faro, l'UE ha aderito all'Alleanza per l'azione sulla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), che coinvolge attualmente Canada, Islanda, Regno Unito e Stati Uniti per far progredire la ricerca, lo sviluppo e la raccolta e la condivisione di dati per combattere la pesca INN.
Quali sono gli impegni faro dell'UE per proteggere gli oceani?
Nel 2023 saranno destinati circa 320 milioni di euro per la ricerca mirata a proteggere la biodiversità marina e ad affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici sugli oceani.
Nello specifico, questa missione, contribuirà a sviluppare il Digital Twin of the Ocean e ad attuare l'All-Atlantic Ocean Research and Innovation Alliance. La stessa azione, inoltre, svolgerà un ruolo fondamentale per raggiungere gli obiettivi del programma 'Ripristinare i nostri oceani e le nostre acque entro il 2030', che mira a raggiungere target ambiziosi quali: pulizia delle acque marine e dolci, ripristino degli ecosistemi e degli habitat degradati e decarbonizzazione dell'economia blu.
L'Europa in futuro scommette sul binomio space economy e protezione degli oceani, concentrando le proprie energie lungo due linee d'intervento. Da un lato, saranno investiti ben 12 milioni di euro per facilitare l'accesso ai dati del programma di osservazione della Terra dell'Unione europea Copernicus, attraverso il "Copernicus Regional Centre" per l'America Latina e i Caraibi gestito da Panama.
Dall'altro, verrà rinnovata la costellazione di satelliti relativa al programma Copernicus, grazie al lancio di Sentinel-1C per un valore di 250 milioni di euro. Il ruolo di questo nuovo satellite, in particolare, sarà determinante per continuare l'osservazione in tempo reale degli iceberg e dello scioglimento dei ghiacci sull'Artico al fine di monitorare l'effetto del cambiamento climatico.
Nel periodo 2022-2023 l'UE stanzia 24 milioni di euro sotto forma di contributi volontari nell'ambito del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura (FEAMPA) per azioni a sostegno delle organizzazioni regionali di gestione della pesca (ORGP), degli organismi regionali per la pesca (RFB) e dei relativi accordi internazionali nell'Atlantico, Pacifico, Indiano, Artico e Antartico e Mar Mediterraneo e Mar Nero.
In questo contesto, le azioni vanno dal sostegno alla ricerca scientifica per sostenere le decisioni di gestione basate sulla scienza, al miglioramento del monitoraggio delle attività di pesca e del rispetto delle norme delle ORGP, ma anche la lotta alla pesca INN, la valutazione dello stato degli RMFO attraverso performance review, nonché la garanzia dell'effettiva partecipazione degli Stati costieri in via di sviluppo alle ORGP.
L'Unione europea ha annunciato anche altri due importanti impegni faro:
- 126 milioni di euro per proteggere la biodiversità e combattere il cambiamento climatico in Benin, Guyana e Tanzania.
- un milione di euro al meccanismo di finanziamento dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) per le sovvenzioni alla pesca. L'obiettivo dell'azione è quello di sostenere i paesi in via di sviluppo, attraverso l'assistenza tecnica e lo sviluppo di competenze, per l'attuazione delle discipline previste dall'accordo dell'OMC sui sussidi alla pesca dannosi.