Il Consiglio europeo spinge sul nuovo programma per l'industria della difesa
L'Europa è determinata ad aumentare la sua prontezza nel settore della difesa. Nelle conclusioni adottate dal Consiglio europeo del 20 e 21 marzo vi è infatti la raccomandazione a portare avanti rapidamente i lavori sulla proposta legislativa per un programma europeo per l'industria della difesa (EDIP) quale primo strumento operativo della strategia industriale europea in materia di difesa (EDIS).
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Due anni dopo l'inizio della guerra della Russia contro l'Ucraina, lo scorso 5 marzo la Commissione europea e l'Alto rappresentante dell'UE Josep Borrell hanno presentato la prima strategia industriale europea per la difesa (EDIS), con nuove azioni per sostenere la competitività e la prontezza del settore, accompagnata da un nuovo programma europeo per l'industria della difesa (EDIP).
Quest'ultimo, in particolare, rappresenta un asset fondamentale della strategia complessiva che servirà per affrontare nel medio-lungo termine le sfide della base industriale e tecnologica di difesa europea (EU’s Defence Technological and Industrial Base - EDTIB) e allo stesso tempo per garantire nell'immediato la disponibilità e l'approvvigionamento tempestivi di prodotti per la difesa.
In considerazione nel ruolo particolarmente strategico di EDIS e EDIP, il Consiglio europeo ha confermato nelle conclusioni del 21 marzo quanto proposto dall'Esecutivo europeo all'inizio del mese, invitando le istituzioni a proseguire a ritmo serrato le procedure necessarie per la realizzazione dei nuovi strumenti.
Sicurezza e difesa, cosa prevede l'EDIS?
La European defence industrial strategy (EDIS) stabilisce la visione che la Commissione europea vorrebbe implementare per l’industria europea della difesa. La strategia intende promuovere l’attitudine dell’industria a reagire in tempo alle necessità di sicurezza dell’Unione in tutto lo spettro delle capacità militari.
Le azioni individuate nella strategia industriale europea in materia di difesa sono volte in particolare a:
- sostenere un'espressione più efficiente della domanda di difesa collettiva degli Stati membri, sulla base di strumenti e iniziative esistenti, quali il piano di sviluppo delle capacità (CDP), la revisione coordinata annuale sulla difesa (CARD) e la cooperazione strutturata permanente (PESCO), e incentivando la cooperazione degli Stati membri nella fase di acquisizione delle capacità di difesa;
- garantire la disponibilità di tutti i prodotti per la difesa attraverso un'EDTIB più reattiva, in qualsiasi circostanza e orizzonte temporale;
- garantire che i bilanci nazionali e dell'UE sostengano con i mezzi necessari l'adeguamento dell'industria europea della difesa al nuovo contesto della sicurezza;
- integrare una cultura della preparazione alla difesa in tutte le politiche, in particolare chiedendo una revisione della politica di prestito della Banca europea per gli investimenti per il 2024;
- sviluppare legami più stretti con l'Ucraina attraverso la sua partecipazione alle iniziative dell'Unione a sostegno dell'industria della difesa e stimolare la cooperazione tra l'UE e le industrie della difesa ucraine;
- collaborare con la NATO e i partner strategici dell'UE, che condividono gli stessi principi e internazionali e cooperare più strettamente con l'Ucraina.
La strategia stabilisce anche una serie di indicatori volti a misurare i progressi compiuti dagli Stati membri verso la preparazione industriale, con obiettivi che comprendono l'acquisizione di almeno il 40% del materiale di difesa in modo collaborativo entro il 2030, la garanzia che, entro il 2030, il valore degli scambi di difesa intra-UE rappresenti almeno il 35% del valore del mercato della difesa dell'UE e infine il susseguirsi di progressi costanti verso l'acquisizione di almeno il 50% del proprio bilancio per gli appalti nel settore della difesa all'interno dell'UE entro il 2030 e il 60% entro il 2035.
Il nuovo programma europeo per l'industria della difesa
Dentro questo contesto si colloca anche l'European Defence Industry Programme (EDIP), la nuova iniziativa legislativa proposta da Bruxelles insieme alla strategia, che dovrebbe guidare il passaggio dalle misure di emergenza a breve termine adottate nel 2023, e fino al 2025, a un approccio più strutturale e a più lungo termine per raggiungere la prontezza industriale nel settore della difesa.
L'EDIP, che comprende aspetti normativi, oltre che finanziari, mobiliterà 1,5 miliardi di euro a valere sul Quadro finanziario pluriennale nel periodo 2025-2027 per continuare a rafforzare la competitività della base industriale e tecnologica di difesa europea (EU’s Defence Technological and Industrial Base - EDTIB).
Sul fronte del sostegno finanziario, l'EDIP estenderà in particolare la logica di intervento dell'EDIRPA (Sostegno finanziario a titolo del bilancio dell'UE per compensare la complessità della cooperazione tra gli Stati membri nella fase di appalto) e dell'ASAP (Sostegno finanziario alle industrie della difesa che aumenta la loro capacità produttiva), al fine di incoraggiare ulteriormente gli investimenti dell'EDTIB.
L'EDIP sosterrà anche l'industrializzazione dei prodotti derivanti da azioni cooperative di R&S sostenute dal Fondo europeo per la difesa.
Per approfondire: Il work programme del Fondo europeo per la difesa
Inoltre, il bilancio dell'EDIP potrà essere utilizzato anche per istituire un Fondo per accelerare la trasformazione delle catene di approvvigionamento della difesa (FAST). Questo nuovo strumento mirerà ad agevolare l'accesso al finanziamento tramite debito e/o capitale proprio per le PMI e le piccole imprese a media capitalizzazione che industrializzano tecnologie di difesa e/o fabbricano prodotti per la difesa.
Il bilancio dell'EDIP rafforzerà inoltre la cooperazione industriale dell'UE nel settore della difesa con l'Ucraina e sosterrà lo sviluppo della sua base industriale e tecnologica di difesa. A tal fine, l'EDIP potrebbe eventualmente attingere a finanziamenti supplementari dai proventi straordinari derivanti da attività sovrane russe immobilizzate (fatta salva la decisione del Consiglio su proposta dell'alto rappresentante).
Fronte norme, invece, l'EDIP metterà a disposizione un nuovo quadro giuridico, il programma "Struttura per gli armamenti europei" (SEAP), per facilitare e intensificare la cooperazione degli Stati membri in materia di attrezzature di difesa, in piena complementarità con il quadro PESCO.
Si prevede inoltre un regime a livello dell'UE per la sicurezza dell'approvvigionamento di materiale di difesa, che garantirà un accesso costante a tutti i prodotti per la difesa necessari in Europa e fornirà un quadro per reagire efficacemente a eventuali future crisi di approvvigionamento di prodotti per la difesa.
Inoltre, l'EDIP consentirà l'avvio di Progetti europei di interesse comune in materia di difesa, con un potenziale sostegno finanziario dell'UE.
Nel quadro dell'EDIP si prevede infine una struttura di governance - il Consiglio per la preparazione all'industria della difesa - in cui gli Stati membri siano pienamente coinvolti, per garantire la coerenza generale dell'azione dell'Unione nel settore dell'industria della difesa.