Connecting Europe Facility: fondi europei per reti digitali e 5G
Ammontano ad oltre 2 miliardi di euro le risorse destinate al settore digitale dal Meccanismo per collegare l’Europa per il periodo 2021-2027.
Trasporti, energia e digitale: cos'è il CEF - Connecting Europe Facility 2021-2027
I fondi stanziati dal CEF Digital contribuiranno a rafforzare le infrastrutture digitali in tutta l’UE. Le risorse saranno erogate mediante appositi inviti a presentare proposte (call for proposals), redatti sulla base dei programmi di lavoro (work programme) di prossima pubblicazione.
Le priorità del CEF Digital
- Progetti di interesse comune: cosa sono
- Cosa finanzia il CEF Digital
- Chi può partecipare
- Forme di finanziamento
- Costi ammissibili
- Criteri di aggiudicazione
I progetti di interesse comune
Scopo del Connecting Europe Facility per il settore digitale è contribuire alla definizione di progetti di interesse comune connessi allo sviluppo di reti sicure ad altissima capacità e all’accesso alle medesime, compresi i sistemi 5G, favorendo la digitalizzazione delle reti dei trasporti e dell’energia.
I progetti di interesse comune (PIC) sono quelli che danno un contributo importante agli obiettivi strategici dell’UE in materia di connettività e/o forniscono l’infrastruttura di rete a sostegno della trasformazione digitale dell’economia e della società, nonché del mercato unico digitale dell’Unione.
I progetti di interesse comune nell’ambito dell’infrastruttura per la connettività digitale devono:
- contribuire agli obiettivi fissati dal regolamento CEF per il settore digitale;
- diffondere la tecnologia disponibile migliore e più adatta allo specifico progetto, che propone un equilibrio ottimale in termini di capacità di trasmissione dei dati, sicurezza della trasmissione, resilienza della rete, cybersicurezza ed efficienza sotto il profilo dei costi.
Cosa finanzia il CEF Digital
Sono ammissibili a finanziamento: studi (compresi quelli volti a sviluppare e individuare progetti di interesse comune nell’ambito dell’infrastruttura per la connettività digitale), lavori e altre misure di accompagnamento necessarie per la gestione e l’attuazione del CEF.
A questi interventi si aggiungono:
- azioni di sostegno alla diffusione di reti ad altissima capacità e all’accesso alle medesime, compresi sistemi 5G, in grado di fornire connettività Gigabit in zone in cui sono ubicati volani socioeconomici;
- azioni di sostegno alla fornitura, presso le comunità locali, di connettività locale senza fili di altissima qualità, gratuita e priva di condizioni discriminatorie;
- azioni per la realizzazione di una copertura ininterrotta, con sistemi 5G, di tutti i principali assi di trasporto, compresa la TEN-T;
- azioni di sostegno alla realizzazione di reti dorsali nuove o a un adeguamento significativo di quelle esistenti, anche con cavi sottomarini, negli Stati membri e tra di essi e tra l’Unione e paesi terzi, nonché altre azioni di sostegno alla realizzazione di reti dorsali;
- azioni finalizzate all’acquisizione dei requisiti relativi all’infrastruttura per la connettività digitale per progetti transfrontalieri nei settori dei trasporti e dell’energia o di sostegno alle piattaforme digitali operative associate direttamente a infrastrutture dei trasporti e dell’energia, o entrambi.
Chi può partecipare
Possono partecipare al programma i soggetti giuridici stabiliti in:
- uno Stato membro, comprese le imprese in partecipazione (joint venture);
- un paese terzo associato al CEF; ovvero
- un paese o territorio d’oltremare;
e i soggetti giuridici costituiti a norma del diritto dell’Unione e, qualora il loro coinvolgimento sia previsto dai programmi di lavoro, le organizzazioni internazionali.
Sono ammissibili solo le proposte presentate da:
- uno o più Stati membri; o
- d’intesa con gli Stati membri interessati, da organizzazioni internazionali, imprese comuni o imprese od organismi pubblici o privati, comprese le autorità regionali o locali.
Forme di finanziamento
Per gli studi l'ammontare del contributo CEF raggiunge il 50% dei costi ammissibili (per gli studi finanziati con gli importi trasferiti dal Fondo di coesione, i tassi massimi di cofinanziamento sono quelli applicabili al Fondo di coesione).
Per i lavori, invece, l’importo del sostegno finanziario dell’Unione non può superare il 30% del costo totale ammissibile.
I tassi di cofinanziamento possono essere aumentati:
- fino al 50% per azioni con una forte dimensione transfrontaliera, quali la copertura ininterrotta con sistemi 5G lungo i principali assi di trasporto o la realizzazione di reti dorsali tra Stati membri e tra l’Unione e paesi terzi;
- fino al 75% per azioni per la realizzazione della connettività Gigabit dei volani socioeconomici.
Le azioni di fornitura di connettività locale senza fili nelle comunità locali, se attuate mediante sovvenzioni di valore modesto, possono essere finanziate attraverso il sostegno finanziario dell’Unione fino al 10% dei costi ammissibili, fatto salvo il principio di cofinanziamento.
Il regolamento del CEF 2021-2027 prevede poi la possibilità di combinare sovvenzioni e finanziamenti, di cumulare i finanziamenti UE e il marchio di eccellenza (Seal of excellence).
Costi ammissibili
Il regolamento CEF 2021-2027 stabilisce una serie di criteri per l'ammissibilità dei costi:
- solo le spese sostenute negli Stati membri sono considerate ammissibili, tranne nel caso in cui il progetto di interesse comune (o transfrontaliero nel settore dell’energia rinnovabile) riguardi il territorio di uno o più paesi terzi, o si riferisca ad acque internazionali e l’azione sia indispensabile ai fini del conseguimento degli obiettivi del progetto;
- il costo delle apparecchiature, degli impianti e delle infrastrutture può essere interamente ammissibile quando è trattato come spesa in conto capitale dal beneficiario;
- le spese relative all’acquisto di terreni non sono un costo ammissibile, fatta eccezione per i fondi trasferiti dal Fondo di coesione nel settore dei trasporti conformemente all’articolo 64 del regolamento (UE) 2021/1060;
- i costi ammissibili non includono l’imposta sul valore aggiunto.
Criteri di aggiudicazione
I programmi di lavoro e i bandi definiscono i criteri di valutazione dei progetti, sulla base di vari elementi:
- impatti economici, sociali e ambientali, compresi gli impatti climatici (costi e benefici del ciclo di vita del progetto), solidità, completezza e trasparenza dell’analisi;
- aspetti inerenti all’innovazione e alla digitalizzazione, alla sicurezza, all’interoperabilità e all’accessibilità, anche per le persone a mobilità ridotta;
- dimensione transfrontaliera, integrazione delle reti e accessibilità territoriale, anche per le isole europee e le regioni ultraperiferiche;
- valore aggiunto dell’Unione;
- sinergie tra i settori dei trasporti, dell’energia e digitale;
- grado di maturità dell’azione alla luce del livello di sviluppo del progetto;
- solidità della strategia di manutenzione proposta per il progetto in esito al suo completamento;
- solidità del piano di attuazione proposto;
- effetto catalizzatore del sostegno finanziario dell’Unione sugli investimenti;
- necessità di superare ostacoli finanziari, come quelli causati da una sostenibilità commerciale insufficiente, elevati costi iniziali o l’assenza di finanziamenti da parte del mercato;
- potenziale del duplice uso nel contesto della mobilità militare;
- coerenza con i piani dell’Unione e nazionali per l’energia e il clima, compreso il principio dell’efficienza energetica al primo posto.
Consulta il regolamento UE 2021/1153 che istituisce il CEF 2021-2027