Italia-Cina: come sfruttare al meglio la nuova Via della Seta
Sono quattro le priorità che, secondo Bank of China, Italia e Cina devono perseguire per ottimizzare le opportunità offerte da One belt, one road.
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Il progetto One belt, one road, comunemente definito in italiano la nuova Via della Seta, è un’importante opportunità per i rapporti economici e commerciali Italia-Cina. Ma per sfruttare al meglio le occasioni che questa iniziativa offre, ha detto il presidente della Bank of China Chen Siqing, serve una strategia comune ai due Paesi.
La nuova Via della Seta: di cosa si tratta
Lanciato dal primo ministro Xi Jinping nel 2013, il progetto One belt, one road (OBOR) è volto a migliorare i collegamenti e la cooperazione tra i Paesi dell'Eurasia - l'area, cioè, che comprende l'Europa e l'Asia - attraverso lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto e logistica.
Il progetto della nuova Via della Seta prevede due rotte commerciali con l'Europa e il Medio Oriente:
- la prima direttrice consiste in un percorso ferroviario che interessa tutti i Paesi situati lungo la Via della Seta originale, attraverso Asia centrale, Asia occidentale, Medio Oriente, Russia ed Europa. In più, la nuova rotta collegherà la Cina all'Asia meridionale e al Sud-Est asiatico,
- la seconda direttrice, la Via della Seta marittima del XXI secolo, è invece progettata per andare dalle coste della Cina verso l'Europa attraverso il Mar Cinese meridionale e l'Oceano Indiano, in un verso, e dalla costa della Cina attraverso il Mar Cinese meridionale e il Pacifico meridionale, nell'altro.
Oltre a promuovere il ruolo della Cina come attore di riferimento nell'ambito delle relazioni globali, il progetto punta a rilanciare gli investimenti internazionali e i traffici commerciali, promettendo importanti opportunità per l’Italia.
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Bank of China: serve strategia comune tra Italia e Cina
Intervenendo a "Belt and Road Initiave: building a concrete roadmap for Italy and China's joint growt", l'iniziativa promossa dal Business Forum Italy China che si è recentemente svolta nella sede di Assolombarda a Milano, il presidente della Bank of China Chen Siqing ha sottolineato che, secondo le stime del colosso bancario asiatico, il progeto della nuova Via della Seta vale "10.600 miliardi di dollari di investimenti in 5 anni".
Ma per ottimizzare i risultati promessi, ha proseguito il numero uno della Bank of China, è necessario “promuovere ancora di più il commercio, il dialogo e il collegamento infrastrutturale” tra Italia e Cina. Il tutto, attraverso quattro azioni prioritarie:
- 1 - Sulla base dei processi di "ristrutturazione economica" che, parallelamente, Italia e Cina hanno avviato negli ultimi anni, ai due Paesi serve una strategia comune, che si muova, cioè, su assi di sviluppo compatibili,
- 2 - La strategia di sviluppo industriale di Italia e Cina deve essere guidata dall'innovazione,
- 3 - È necessario sviluppare congiuntamente i "mercati di terza parte", così come Bank of China ha fatto con Enel nella costruzione di una centrale termoelettrica in Brasile,
- 4 - Serve una cooperazione per lo sviluppo delle imprese che passi dal sostegno finanziario - tramite trade finance, finanziamenti in pool, leasing finanziario, meccanismo di supporto del mercato con suddicisione dei rischi - all’apertura di filiali in loco.
One belt, one road, ha aggiunto il chairman di Bank of China, attraversa Paesi "che rappresentano il 63% della popolazione mondiale, la maggior parte ancora in via di sviluppo”, un mercato immenso, ha spiegato, che "nei prossimi anni offrirà opportunità importanti per le imprese cinesi e italiane".
Ricordando che la Cina è il primo partner commerciale dell’Italia, con 11 miliardi di euro di interscambio, Chen Siqing si è infine detto fiducioso sul fatto che tra Italia e Cina vi sarà nei prossimi anni "una collaborazione sempre migliore" ed estesa a tutti i settori.