MEF e CDP insieme per aiutare le PA a cogliere le opportunità del Pnrr
L’accordo tra il ministero dell’Economia e Cassa depositi e prestiti punta a rafforzare la capacità amministrativa delle Amministrazioni centrali e degli Enti locali per accelerare la messa a terra dei progetti e degli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Centrati gli obiettivi del Pnrr nel 2021. Cosa significa davvero e cosa succede nel 2022
MEF e CDP mettono a disposizione delle Pubbliche amministrazioni servizi di consulenza e assistenza tecnica puntando a un obiettivo chiaro: rafforzare la capacità amministrativa delle PA, accelerare la realizzazione degli investimenti, facilitare il rispetto dei tempi e il conseguimento dei traguardi previsti dal Recovery.
Concretamente verranno definiti i cosiddetti “piani di attività” per ciascun Ministero, vale a dire piani che conterranno una descrizione puntuale delle iniziative da svolgere.
Inoltre, le amministrazioni che provvedono alla realizzazione degli interventi del Pnrr a livello territoriale potranno avvalersi direttamente di CDP e di società da essa controllate direttamente o indirettamente per attività di assistenza e sostegno tecnico-operativo, per la gestione di fondi e attività connesse.
Nel dettaglio, gli interventi di sostegno previsti nell’Accordo quadro riguarderanno:
- l’assistenza alle PA nella programmazione e progettazione degli interventi e nella definizione delle priorità (analisi strategica di contesto, valutazione di impatto, ecc.);
- l’individuazione di linee di investimento da realizzare attraverso procedure di partenariato pubblico-privato;
- sostegno alle attività di monitoraggio e verifica del rispetto dei cronoprogrammi di attuazione di milestone e target e dei principi di equità di genere, valorizzazione e protezione dei giovani e riduzione dei divari territoriali;
- l’assistenza ai potenziali beneficiari dei fondi nelle fasi propedeutiche alla predisposizione delle domande di finanziamento;
- l’assistenza tecnica alle amministrazioni pubbliche che svolgono procedure selettive finalizzate all’assegnazione dei fondi, anche attraverso il sostegno allo sviluppo di applicativi informatici dedicati per la gestione delle linee di intervento PNRR.
I numeri del PNRR: 135 interventi, 51 riforme, 419 passi da compiere