Tecnologie STEP: in arrivo 300 milioni attraverso i mini contratti di sviluppo

Microelettronica - Photo credit: Foto di Pete Linforth da PixabayIl nuovo strumento è stato previsto nell'ambito del decreto Coesione, approvato il 30 aprile dal Consiglio dei Ministri, e sarà diretto a finanziare investimenti produttivi coerenti con le priorità della Strategic Technologies for Europe Platform (STEP), cioé la piattaforma europea dedicata alle tecnologie critiche per le transizioni verde e digitale nell'UE e per la sovranità strategica dell'Unione.

Il CdM approva il decreto Coesione

In base al regolamento UE che la disciplina, infatti, la piattaforma STEP ha l'obiettivo di convogliare strumenti finanziari, regimi di aiuto e stanziamenti già esistenti verso gli investimenti per la produzione delle tecnologie critiche essenziali per le transizioni gemelle con riferimento a tre macrosettori: digital e deep tech, clean tech e biotecnologie.

L'Italia utilizzerà a questo fine una quota delle risorse della Politica di Coesione 2021-2027 e potrà attingere in particolare al Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale (PN RIC) 2021-27, a titolarità MIMIT.

Lo strumento operativo sarà costruito sul modello del contratto di sviluppo, prevedendo, a sostegno degli investimenti nelle tecnologie al centro di STEP, dei mini contratti di sviluppo, per soli investimenti di taglia compresa tra 5 e 20 milioni di euro.

Cosa finanziano i mini contratti di sviluppo per le tecnologie STEP?

Il regime ordinario dei contratti di sviluppo è destinato a grandi investimenti produttivi e per la tutela ambientale, con impatto positivo sull'occupazione, di importo superiore ai 20 milioni di euro. Fanno eccezione i contratti di sviluppo per l'agroindustria e i progetti turistici in aree interne del Paese che prevedono interventi di recupero di strutture dismesse, per i quali la soglia di accesso al regime di aiuto scende a 7,5 milioni di euro. I mini contratti di sviluppo si concentreranno invece sugli investimenti di medie dimensioni, di importo compreso tra 5 e 20 milioni di euro.

Le agevolazioni, che presumibilmente si baseranno sul mix già previsto per i tradizionali contratti di sviluppo – cioé finanziamenti agevolati, contributo in conto impianti, in conto interessi e contributo a fondo perduto alla spesa - saranno destinate a imprese di tutte le dimensioni, piccole, medie o grandi.

Gli investimenti produttivi dovranno riferirsi allo sviluppo e alla fabbricazione delle tecnologie critiche annoverate nel regolamento UE della STEP, quindi:

  • nella macro area digital e deep tech, la microelettronica, il calcolo ad alte prestazioni, il calcolo quantistico, il cloud computing, l'edge computing, l'intelligenza artificiale, la sicurezza informatica, la robotica, il 5G e la connettività avanzata e le realtà virtuali, inclusa la loro applicazione nei settori difesa e aerospaziale;
  • nella macro area clean tech, energie rinnovabili, accumulo di elettricità e calore, pompe di calore, reti elettriche, combustibili rinnovabili di origine non biologica, combustibili alternativi sostenibili, elettrolizzatori e celle a combustibile, cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio, efficienza energetica, idrogeno, soluzioni energetiche smart, tecnologie vitali per la sostenibilità come la purificazione dell'acqua e la desalinizzazione, materiali avanzati come nanomateriali, compositi e materiali da costruzione clean e tecnologie per l'estrazione e la lavorazione sostenibili di materie prime critiche;
  • nella macro area biotecnologie, biomolecole e relative applicazioni, prodotti farmaceutici, tecnologie mediche e biotecnologia delle colture e bioproduzione.

La dotazione iniziale ammonta a 300 milioni di euro e sarà destinata, almeno in una prima fase, alle sole Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno, che sono il target del PN RIC 2021-2027: Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Il meccanismo del mini contratto sviluppo potrà però essere rifinanziato con ulteriori risorse ed esteso anche alle imprese del Centro-Nord.

Per approfondire: Cosa prevede il regolamento sulla piattaforma per le tecnologie strategiche STEP

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