La Commissione Europea contro il credit crunch con 500mila euro per impresa

Bruxelles tende nuovamente la mano alle imprese europee nella lotta contro la crisi. La Commissione Europea ha adottato, in virtù delle regole del trattato CE sugli aiuti di stato, una struttura temporanea volta fornire agli Stati membri ulteriori strumenti per combattere gli effetti della stretta del credito sull’economia reale.

Neelie Kroes - Credit © European Communities, 2008Il piano di aiuti è parte integrante delle misure annunciate dalla Commissione nell’ambito del Recovery Plan approvato lo scorso 26 novembre ed è stato approvato in tempi record, dopo una consultazione con gli Stati membri. A causa del prosciugamento del mercato del credito le imprese, comprese quelle più solide, rischiano di non poter accedere alle fonti di finanziamento. Gli Stati membri potranno usufruire, senza l’obbligo di notificare i singoli casi, di un vero e proprio pacchetto “salva imprese”. Queste misure saranno attuate fino alla fine del 2010 e subordinate al rispetto di precise condizioni. Sulla base dei rapporti presentati dai singoli Stati membri, la Commissione valuterà la necessità di proseguirle oltre il 2010 in funzione dell’evolversi della crisi.

Il piano faciliterà l’adozione di tre tipologie di misure che permettano di sormontare le attuali difficoltà economiche:

  1. provvedimenti destinati ad assicurare la concessione dei prestiti bancari necessari alle imprese;
  2. misure che permettano alle imprese che devono affrontare problemi di liquidità a causa della crisi di beneficiare di un aiuto temporaneo, sotto forma di sovvenzione limitata .
  3. azioni destinate ad incoraggiare le imprese a continuare ad investire nel proprio avvenire, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale.

Per raggiungere tali obiettivi, gli Stati membri potranno beneficiare di:

  • un tetto massimo di 500 mila euro lordi per impresa (a fronte dei 200 mila attuali) nel corso del prossimo biennio per far fronte alle difficoltà impellenti.
  • maggiori garanzie di stato per i prestiti
  • ulteriori prestiti mirati alla fabbricazione di prodotti ecologici.
  • aiuti per il capitale di rischio, fino a 2,5 milioni di euro annui per ogni pmi (contro gli 1.5 milioni attuali) nel caso in cui almeno il 30% (anziché il 50% attuale) dei costi d’investimento provengano da investitori privati.

Positivo il commento di Neelie Kroes, commissario per la Concorrenza (in foto): “Dobbiamo lottare contro la crisi. Gli aiuti di stato devono essere mirati affinchè permettano alle imprese, in particolare le pmi, di superare i problemi finanziari provocati dalla stretta del credito, senza aggravare la situazione delle altre imprese. Parallelamente alle azioni di sostegno alla crescita, le nuove misure forniranno gli Stati nuove armi per riportare in carreggiata l’economia”.

Nel frattempo le rilevazioni dell’Eurobarometro confermano gli effetti della crisi economica sull'opinione pubblica. Il 69% per cento dei cittadini  ritiene che la situazione della propria economia nazionale sia difficile, mentre 58% (+31) esprime la stesse perplessità riguardo all'economia europea.

(Alessandra Flora)

Communication from the Commission - Temporary framework for State aid measures to support access to finance in the current financial and economic crisis

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