Dal congedo parentale all'assegno universale: cosa prevede il Family Act
E’ approdata in Gazzetta Ufficiale la legge delega n. 32/2022 che definisce il perimetro del Family Act: il pacchetto di norme e misure che supporterà le famiglie italiane a 360 gradi.
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Con il via libera al Family Act, l'Italia per la prima volta mette in atto "una riforma strutturale, integrata, sistemica per le politiche familiari, che mette al centro le nuove generazioni, l’educazione, promuove pari opportunità per le donne e per gli uomini e dà prospettiva e futuro al Paese", ha affermato la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.
In quest'ottica, quindi, vengono integrate in un'unica strategia più misure in modo sinergico. Tra queste, l’assegno unico per i figli, già in vigore, che mira a contribuire ad affrontare il problema del tasso di decrescita delle nascite, ma anche gli incentivi all’imprenditoria femminile, i servizi educativi territoriali, la riforma dei congedi parentali e un grande investimento sull’autonomia dei giovani.
Il provvedimento per il riordino e il rafforzamento delle misure di sostegno rivolte alle famiglie con figli entrerà in vigore il 12 maggio.
Dall'assegno unico ai congedi parentali: quali aiuti alle famiglie nel Family Act?
In sintesi, le misure previste dal Family Act hanno lo scopo di promuovere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle famiglie, contrastare la denatalità, valorizzare la crescita dei bambini, promuovere l'indipendenza finanziaria dei giovani e favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro, in particolare quello femminile.
La legge n. 32/2022, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 27 aprile 2022, delega il Governo all’emanazione - in una finestra temporale che va da uno a due anni dall'entrata in vigore del provvedimento - di uno o più decreti legislativi volti ad introdurre nuove misure di conciliazione vita-lavoro in favore della genitorialità, e a rafforzare la struttura delle tutele già esistenti.
Assegno unico
Tra le azioni più consistenti c'è l'assegno unico universale, già in vigore, che consiste in una quota mensile riconosciuta ai nuclei familiari sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee), per ciascun figlio dal settimo mese di gravidanza e fino a 21 anni.
La misura sostituisce molti dei precedenti benefici fiscali accordati dalla legge per le famiglie, tra cui le detrazioni Irpef sui figli a carico, gli assegni al nucleo per figli minori, gli assegni per le famiglie numerose, il bonus bebè, il premio alla nascita e il fondo natalità per le garanzie sui prestiti.
Per approfondire: cos'è e come funziona l'assegno unico 2022?
Congedi parentali
La legge prevede il riordino e l’armonizzazione della disciplina relativa ai congedi parentali e di paternità, con la possibilità di usufruirne fino al compimento del quattordicesimo anno di età del figlio.
Si stabilisce un congedo di paternità obbligatorio nei primi mesi di nascita del figlio, oltre all'introduzione di modalità flessibili nella gestione di congedi. A questa novità si aggiunge anche la possibilità di fruire, previa richiesta al datore di lavoro, di un permesso retribuito, di almeno 5 ore nell’arco di un anno per i colloqui con con gli insegnanti e per la partecipazione attiva al percorso di crescita dei figli.
Il provvedimento prevede che i permessi per le prestazioni specialistiche per la tutela della maternità, eseguite durante l’orario di lavoro, possano essere riconosciuti, al fine di assistere la donna in stato di gravidanza, al coniuge, al convivente ovvero a un parente entro il secondo grado.
Inoltre, si introduce una durata minima di 2 mesi di congedo parentale per ciascun figlio non cedibile all’altro genitore. Nel testo si affronta anche la situazione dei genitori lavoratori autonomi per i quali si immaginano misure specifiche per un’estensione della disciplina sui congedi parentali.
Incentivi occupazione e imprenditoria femminile
Un altro importante tassello nel piano del Family Act è il rafforzamento delle misure per incentivare il lavoro femminile, con un’indennità integrativa della retribuzione per le madri lavoratrici. L’obiettivo è una forma di contribuzione aggiuntiva che consenta alle mamme di non dover scegliere tra carriera e famiglia.
E’ prevista anche una quota di riserva della dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese della legge n. 662 del 23 dicembre 1996, per l’avvio di nuove imprese femminili e il sostegno della loro attività per i primi due anni.
Stabilita, inoltre, l'erogazione di premi per quei datori di lavoro che realizzino politiche capaci di armonizzare vita privata e lavoro con predilezione per le lavoratrici madri di figli minori, oltre ad incentivi per chi favorisce il lavoro femminile nelle regioni del Mezzogiorno.
Per entrambi i genitori, la legge prevede anche una modulazione graduale della retribuzione del lavoratore in caso di astensione per malattia del figlio.
Giovani, dall'istruzione al bonus prima casa
Tra le misure di particolare rilievo per aiutare economicamente i nuclei familiari nella formazione dei figli e il conseguimento dell’autonomia finanziaria dei giovani figurano:
- detrazioni fiscali per le spese documentate sostenute dalle famiglie relativamente al contratto di locazione di abitazioni per i figli maggiorenni iscritti a corsi universitari, con particolare riferimento agli studenti fuori sede;
- agevolazioni fiscali per la locazione dell’immobile adibito ad abitazione principale o per l’acquisto della prima casa in favore delle giovani coppie under 35 o delle famiglie composte da un solo genitore di età non superiore a 35 anni;
- ulteriori interventi di rafforzamento delle misure volte a promuovere l’autonomia, anche abitativa, dei figli maggiorenni dalla famiglia d’origine, comprese quelle destinate ad agevolare l’affitto di abitazioni o l’acquisto della prima casa;
- forme di accesso gratuito a rappresentazioni teatrali e cinematografiche e altri spettacoli dal vivo, musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali ai nuclei familiari costituiti da genitori under 35 con figli a carico;
- agevolazioni fiscali per la frequenza di corsi di formazione per le nuove professioni legate all’innovazione, alla digitalizzazione e all’autoimprenditoria in favore dei giovani under 18.
Consulta la legge n. 32 del 7 aprile 2022, GU Serie Generale n. 97 del 27 aprile 2022