Quale futuro per il superbonus? Intervista a Giorgio Lupoi, presidente OICE

Photocredit: OICEA distanza di pochi giorni dalla pubblicazione della Nadef 2022 rivista dal nuovo governo e alla vigilia del varo della legge di Bilancio 2023, si intensifica il dibattito sul futuro del superbonus. Ne abbiamo parlato con Giorgio Lupoi, presidente dell’OICE, in un'intervista che parte dai dati sull’agevolazione e approfondisce varie ipotesi sul restyling e sulla stabilizzazione dell’incentivo.

Verso la Legge di Bilancio 2023: cosa prevede il testo aggiornato della NADEF 2022?

Presidente Lupoi, recentemente l’OICE è tornata a chiedere una stabilizzazione del superbonus 110%. Potrebbe indicarci i principali benefici prodotti dall’agevolazione sia sul PIL, sia sugli obiettivi di efficienza energetica previsti dall’UE?

Partiamo dai dati Enea – MISE – MITE, aggiornati al 30 settembre 2022 da cui si evince che gli interventi legati all’efficientamento energetico sostenuti dal Superbonus 110% sono stati oltre 307.000, per un ammontare corrispondente a 51 miliardi (di 38,8mld ovvero il 76%, si riferiscono a lavori già realizzati). 

Va però detto che già con la chiusura degli interventi per le unifamiliari si assisterà ad una inversione di tendenza rispetto ai trend di aumento registrati fino a settembre (+22% sull’anno precedente), anzi gli amici dell’Ance stimano una brusca frenata quantificata in un preoccupante -24%. 

Da questo punto di vista un’eventuale stabilizzazione di questi interventi, ancorchè in modalità diverse da quelle attuali, potrebbe limitare queste previsioni, negative per il nostro settore ma anche per le Casse dello Stato perché l’attuazione di questi interventi genera PIL, occupazione e anche innovazione e ricerca per i produttori di materiali che, contando sulla continuità potrebbero essere più inclini ad investire, con beneficio sull’efficacia energetica dell’intera operazione. 

Al SAIE come Federcostruzioni, di cui OICE è membro, abbiamo presentato un report con i dati principali: il 47% dei crediti fiscali rientra direttamente all’erario come nuove tasse, IVA e contributi vari; i condomini oggetto di Superbonus sono oltre 35.000 a fronte di meno di 2.000 negli anni precedenti; il consumo energetico per usi civili rappresenta una quota prossima al 40% del fabbisogno nazionale. 

Il sistema del Superbonus con la cessione del credito è la strada maestra per il raggiungimento degli obiettivi di contenimento energetico definiti in sede europea e sui quali occorre accelerare anche per le note e drammatiche vicende di questi mesi.

Per approfondire: cosa prevede la revisione della Direttiva UE sulla prestazione energetica nell'edilizia?

L'OICE sostiene la necessità di stabilizzare il Superbonus, pur con dei correttivi: quale sarebbe un orizzonte temporale congruo per la durata del bonus? E quali sarebbero le modifiche a vostro avviso percorribili in termini di intensità di aiuto e requisiti di accesso?

La stabilizzazione è assolutamente necessaria per limitare le speculazioni e l’innalzamento dei costi, effetti che non producono alcun beneficio al Paese.

Relativamente alle modifiche, in questi giorni si sta facendo strada una riduzione al 90%. Si tratta di una misura che può essere valutata (secondo nostre stime dovrebbe essere 95%) ma solo a condizione che sia riferita ai nuovi interventi e sia salvo tutto il pregresso. Una eventuale norma che modifichi la percentuale degli interventi in corso non la troviamo accettabile. 

A nostro avviso sono necessari almeno cinque anni: poi si potrà fare un bilancio e capire, anche in relazione alle urgenze e alle necessità che oggi sono presenti e che ci auguriamo fra 5 anni non lo saranno più, i benefici ottenuti e l’opportunità di dare ancora seguito a questa strumentazione. In secondo luogo occorre essere molto chiari e netti su un altro profilo: l’intangibilità delle procedure autorizzative già emesse in vigenza del 110%. 

Infine, occorre intervenire semplificando gli oneri a carico dei professionisti, degli studi e delle società, ultimamente anche vessati da adempimenti al limite del decoro professionale.

Il Superbonus non è la sola agevolazione fiscale che sostiene i lavori di ristrutturazione del patrimonio immobiliare ad uso abitativo. Su questo punto, l’OICE ritiene sia necessaria una complessiva sistemazione del set dei bonus edilizi? Se si, in quale maniera?

Al momento ritengo sia necessario risolvere i problemi sull’attuazione del Superbonus e dare un orizzonte certo e chiaro a tutti i soggetti coinvolti. Ci sarà un confronto anche in sede parlamentare e vedremo come andrà. Certamente non faremo mancare il nostro apporto. 

In generale penso che ogni intervento di carattere generale deve essere progettato, dati alla mano su quanto avvenuto fino ad oggi, misurando l’efficacia degli interventi e avviando un confronto con chi applica queste norme ogni giorno.

Photocredit: OICE

Questo sito web utilizza i cookie! Acconsenti ai nostri cookie, se continui ad utilizzare questo sito web.