Rapporto Ismea Gestione rischio: aumentano aziende e valori assicurati al Sud

Gestione rischio agricoltura - Foto di Th G da Pixabay I numeri dell'ultimo rapporto ISMEA sulla campagna assicurativa agricola 2020 mostrano una sostanziale tenuta del mercato agevolato relativamente alle coltivazioni vegetali, cui va la quota più consistente dei fondi europei, con un valore assicurato pari a quasi 6,2 miliardi di euro.

Agricoltura: ISMEA, su cosa puntano le imprese per gestire i rischi

Progressi, nel contesto assicurativo agricolo nazionale, per le regioni del Sud Italia, che nel 2020 fanno segnare un ulteriore incremento del numero di aziende e dei valori assicurati, cresciuti rispettivamente del 4,8% e del 17,7%. In parziale controtendenza le regioni del Nord e del Centro Italia che, pur mantenendo valori assicurati in crescita, scontano una contrazione nel numero di aziende con polizze agevolate, diminuite rispettivamente dell’1,7 e dell’1,3%.

A livello settoriale, il rapporto ISMEA conferma il primato delle polizze sulle uve da vino, in assoluto il prodotto più assicurato, con 1,97 miliardi di euro, in crescita dello 0,5% sul 2019. Numeri significativi si registrano anche per mele e riso, rispettivamente con 672 e 430 milioni circa, seguiti dal mais da granella e dai pomodori da industria.

A che punto è la Misura 17 del Programma di sviluppo rurale nazionale

Avanza la spesa nell'ambito della misura 17 Gestione del rischio del Programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN 2014-2020), che nel 2020 si attesta al 77,97%, con il rapporto tra spesa sostenuta e risorse programmate in aumento di 15 punti percentuali rispetto alla precedente annualità. Un tasso di crescita - segnala il rapporto ISMEA - che risulterebbe superiore se si tenesse conto dell’incremento della dotazione finanziaria intervenuto in corso d’anno.

Nel complesso, con riferimento quindi sia alle campagne relative alle colture vegetali sia alla zootecnia, la sottomisura 17.1 registra al 31 dicembre 2020 uno stato di avanzamento finanziario, in termini di risorse impegnate, pari a 1.189.198.024 euro, vale a dire circa l’85% della dotazione complessiva. Alla stessa data, i pagamenti effettuati dall’OP AGEA ammontano a 1.165.498.065 euro, corrispondenti all’83% circa della dotazione totale.

Per le produzioni vegetali, che rappresentano la quasi totalità degli impegni complessivamente assunti sulla misura, sono stati emanati gli avvisi pubblici per le campagne dal 2015 al 2020. Al 31 dicembre 2020 sono state complessivamente impegnate per tutte le campagne attivate 736.814 domande, per un importo di 1.188.166.117 euro, mentre risultano liquidate 707.854 domande per un ammontare pari a 1.164.605.987 euro. Con riferimento alle produzioni zootecniche, invece, al 31 dicembre 2020 risultano complessivamente impegnate 3.288 domande, per un importo pari a 1.031.907 euro e liquidate 2.736 domande, per un importo di 892.079 euro.

Il 2020 è stato anche l'anno di effettiva partenza delle sottomisure 17.2 e 17.3 del PSRN, con il riconoscimento formale da parte del Mipaaf due Fondi di mutualità contro rischi climatici e sanitari (uno per fitopatie e infestazioni parassitarie dell’uva da vino, l'altro relativo agli stessi rischi per i seminativi) e di uno strumento di stabilizzazione del reddito (IST) settoriale per l'ortofrutta. Altri Fondi candidati nel 2020, e ancora in corso di istruttoria, riguardano coperture contro fitopatie e infestazioni parassitarie o per la tutela del reddito nei settori dell’ortofrutta e del latte.

In arrivo un Fondo di mutualità nazionale

Il rapporto ISMEA rileva il permanere di debolezze strutturali - poche aziende assicurate, limitata distribuzione settoriale e territoriale delle polizze, politiche selettive da parte delle compagnie, progressivo aumento dei tassi praticati dalle compagnie assicurative - che limitano lo sviluppo della gestione del rischio in agricoltura. Criticità che dovrebbero essere affrontate, nell'ambito della nuova PAC che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2023, con un’architettura degli strumenti di risk management più efficiente ed economicamente sostenibile, strumentale anche a supportare la transizione ecologica.

In questo quadro rientra il progetto del Ministero di istituire un Fondo di Mutualità Nazionale, uno strumento focalizzato sui rischi catastrofali (gelo e brina, siccità e alluvione) ed esteso a tutte le aziende agricole italiane, che potrà perseguire contestualmente gli obiettivi di contrasto al fenomeno delle selezione avversa, di riequilibrio settoriale e territoriale nella distribuzione delle risorse finanziarie e dei risarcimenti, nonché di riduzione dell’esposizione al rischio e della vulnerabilità del comparto agricolo nazionale rispetto agli eventi a più alta intensità di danno.

Per approfondire: PAC: verso il piano strategico nazionale dell'Italia

Leggi il Rapporto ISMEA sulla Gestione del Rischio in Agricoltura 2021

Photo credit: Foto di Th G da Pixabay 

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