COTEC-BEI: attivare prestiti, garanzie e capitale di rischio per la digitalizzazione delle PMI

Digitalizzazione PMI - Photo credit: Foto di kiquebg da Pixabay Secondo il rapporto della fondazione e della BEI, la mancanza di strumenti finanziari specifici per la digitalizzazione contribuisce infatti a limitare gli investimenti in tecnologie avanzate e per l'accrescimento delle digital skills delle piccole e medie imprese italiane.

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Nononostante un ecosistema dell’innovazione ricco e variegato, composto da Digital Innovation Hub, Competence Center e Cluster Tecnologici, le PMI italiane sono in ritardo in termini di adozione di tecnologie innovative e competenze digitali, rileva il rapporto “The digitalisation of SMEs in Italy - Models for financing digital projects”, presentato il 5 maggio da Paolo Di Bartolomei, direttore di COTEC Italia, la fondazione che sostiene la ricerca e l’innovazione tecnologica che ha condotto la ricerca insieme alla Banca Europea per gli Investimenti (BEI).

“Non c’è vera innovazione senza profonde competenze”, ha dichiarato il ministro per l’Innovazione tecnologica, Vittorio Colao, intervenendo alla presentazione del rapporto COTEC e assicurando che il Governo investirà in “progetti concreti per colmare il gap digitale e competitivo tra Italia ed Europa grazie ad un profondo cambiamento culturale, di metodo e, soprattutto, di competenze”.

Oltre al tema dei divari di competenze, il rapporto evidenzia l'insufficiente disponibilità di investimenti privati. “Punti su cui il contributo delle università e dei centri di ricerca così come quello del capitale di rischio sarà determinante”, ha commentato la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa.

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Competenze e credito essenziali per la digitalizzazione delle PMI

In Italia le PMI rappresentano l’80% dei posti di lavoro, il 70% del valore aggiunto e sono responsabili del 53% delle esportazioni, contro una media UE del 40% e il 25% di incidenza in Francia e in Germania. Eppure la loro produttività risulta inferiore alla media europea e a quella delle controparti francesi e tedesche, un dato cui può contribuire il livello di digitalizzazione inferiore a quello di altri paesi, nonostante la disponibilità di un ecosistema di innovazione ampio e diversificato, che conta associazioni di categoria, hub di innovazione digitale e centri di competenza.

Le risposte al problema devono necessariamente affrontare diversi aspetti, a cominciare dalle carenze culturali, di conoscenze e competenze, che limitano l'adozione di soluzioni digitali. Un ruolo cruciale lo ha però anche l'accesso al credito bancario, in particolare a strumenti finanziari “specifici per la digitalizzazione”, di cui secondo il rapporto COTEC-BEI al momento non sembra esserci disponibilità in Italia.

Se quindi tra le indicazioni del rapporto c'è quella di aumentare le capacità di digitalizzazione delle PMI italiane, mettendo a disposizione un’unica fonte di informazioni in materia, e di far incontrare domanda e offerta di soluzioni digitali, attraverso una piattaforma di digitalizzazione integrata, la terza raccomandazione è quella di rafforzare la disponibilità di finanziamenti tramite ricorso al debito e con capitale di rischio.

Due le iniziative suggerite dal rapporto. Da una parte, la Banca europea per gli investimenti potrebbe ampliare le proprie linee tematiche per le PMI ed includere la digitalizzazione e l’innovazione in Italia sotto forma di prestiti agli intermediari finanziari o garanzie/prestiti agevolati per portafogli granulari di prestiti alle PMI, anche sfruttando le risorse messe a disposizione dal Dispositivo per la ripresa e la resilienza dell’Unione europea sotto forma di garanzie, tranche di prima perdita o subordinate.

Dall'altra, la BEI potrebbe potenziare l’accesso al finanziamento con capitale di rischio per le PMI innovative in Italia, contribuendo ad aumentare la disponibilità di fondi di attori chiave nel panorama italiano del private equity e del venture capital, o istituendo schemi di investimento specifici per paese per fornire supporto finanziario e strategico a fondi di private equity e venture capital che intendono investire in Italia.

Consulta il rapporto COTEC-BEI sulla digitalizzazione delle PMI in Italia

Photo credit: Foto di kiquebg da Pixabay 

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