30 anni di Europa in concreto e in 60 minuti

30 anni in 60 minuti, 1989-2019In uscita il prossimo 5 novembre il pamphlet di Cristiano Zagari, dal titolo "30 anni in sessanta minuti, 1989-2019”, con interessanti spunti di riflessione sull'evoluzione dell'Europa dalla caduta del Muro alla rivoluzione digitale.

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Un giovane studente di scienze politiche sull’aliscafo partito dall’isola di Ventotene e diretto a Formia riconosce un’importante personalità di questi ultimi decenni e decide di farsi avanti chiedendo un’intervista. La personalità, reduce da due anni d’insegnamento universitario negli Stati Uniti, si rivela cordiale e disponibile. Per il giovane ricercatore l’occasione è propizia anche se il tempo gioca contro di lui dal momento che ha circa sessanta minuti per capire meglio cosa è successo negli ultimi trent’anni di storia mondiale dalla caduta del Muro ad oggi.

È questo l'incipit dell'ultimo saggio di Cristiano Zagari, "30 anni in sessanta minuti,1989-2019”, Lithos editore, in uscita il 5 novembre prossimo. Esperto di tematiche negoziali internazionali ed europee, l'autore ha collaborato sul tema con le istituzioni europee, governo italiano, diventando poi docente in materia presso istituti universitari e scuole di formazione della pubblica amministrazione.

In vista dell'anniversario della caduta del Muro di Berlino, il libro basa il proprio intreccio su di un'intervista immaginaria, nella quale si ragiona su come la seconda metà del ventesimo secolo abbia consentito a noi europei di assumere una posizione bilanciata e una prospettiva aperta sul mondo. Questa posizione, caratterizzata da una certa sicurezza, subisce tuttavia un notevole cambio di rotta proprio a seguito di quel 9 novembre 1989. Risulta evidente, quindi, che gli eventi di questi ultimi trent’anni rappresentino l'inizio di una nuova fase, rispetto alla quale ancora non abbiamo delle risposte.

Zagari, nel suo saggio, non si limita a spiegare - nonostante la sua profonda conoscenza della macchina di Bruxelles - il perché alcune strategie a livello europeo siano vincenti o meno, ad esempio la politica economica o il digitale, ma si dedica a disegnare binari concreti su cui far viaggiare il treno europeo.

Di particolare interesse, le riflessioni riguardo all’attesa svolta verde. In particolare, l'autore ha dichiarato: “l’UE presenta standard sociali, ambientali e sanitari tra i più alti del pianeta ed inoltre, per ciò che riguarda le tecnologie a basse emissioni di carbonio, vanta un importante avanzo a livello di bilancia commerciale: il che significa che in Europa si sta già dimostrando che è possibile far crescere l’economia e al tempo stesso ridurre le emissioni di carbonio”. A seguito di questa affermazione, si traccia una road map, correlata con dati e con azioni pratiche da svolgere.

Il libro di Zagari non lascia indifferenti perché è un libro che parla di un'Europa concreta, quella utile ai cittadini.

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