Contributi PAC: Corte Conti Ue, dubbi su sostegno specifico

Agricoltura - foto di BORGHY52 Una relazione della Corte dei conti europea segnala che negli Stati membri i sostegni specifici, e in particolare gli aiuti accoppiati, a valere sulla Politica agricola comune, sono spesso poco giustificati.

Il sostegno specifico nella Pac

L'audit, dal titolo "Politica agricola comune: il sostegno specifico previsto in base all’articolo 68 del regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio è ben concepito e attuato in modo soddisfacente?", ha esaminato come gli Stati membri utilizzano la possibilità di destinare fino al 10% dei propri massimali nazionali nell'ambito della PAC al mantenimento di misure di sostegno specifico agli agricoltori e in particolare di aiuti legati alla produzione. Questa possibilità è stata estesa dall’articolo 68 del regolamento n. 73/2009 a un maggior numero di obiettivi o attività ed è stata sfruttata da 24 Paesi nell'Unione.

La relazione della Corte si concentra su quattro Stati membri: Grecia, Spagna (Aragona, Galizia, Castilla la Mancha), Francia e Italia (Emilia Romagna, Lazio), che da soli rappresentano circa il 70% della dotazione per queste misure.

Le tipologie di sostegno specifico analizzate sono:

  • aiuto per il frumento duro (Grecia);
  • aiuto per ovini/caprini in zone svantaggiate (Grecia);
  • nuovi diritti al pagamento unico in zone svantaggiate o montane (Grecia);
  • aiuto per l’avvicendamento in aree non irrigue (Spagna);
  • aiuto per il settore lattiero-caseario in zone svantaggiate (Spagna);
  • aiuto per carni ovine/caprine (Spagna);
  • aiuto supplementare per colture proteiche (Francia);
  • aiuto per il mantenimento dell’agricoltura biologica (Francia);
  • aiuto per ovini/caprini (Francia);
  • assicurazione del raccolto (Francia);
  • avvicendamento (Italia);
  • miglioramento della qualità dei prodotti agricoli nel settore della carne bovina (Italia);
  • assicurazione (Italia).

In primo luogo, la Corte ha rilevato un'ampia discrezionalità nell'applicazione del sostegno specifico da parte degli Stati membri e uno scarso controllo da parte della Commissione europea sulla giustificazione dei casi ammessi ai pagamenti, dato che l’unico obbligo a carico dei Paesi Ue è quello di notificare a Bruxelles le decisioni prese. Per questo, secondo la relazione, non ci sono elementi sufficienti per dimostrare che le misure introdotte siano necessarie o adeguate in termini di efficacia e livelli di spesa. A ciò si aggiungono, secondo l'audit, anche debolezze nei controlli amministrativi e in quelli in loco.

Da qui la sollecitazione della Corte a un’interpretazione più restrittiva delle disposizioni di cui all’articolo 68, prevedendo maggior protagonismo da parte della Commissione sia nella definizione dei criteri per l'applicazione delle misure che nella loro giustificazione, anziché nel solo controllo.

Aiuti di Stato

Parallelamente alla pubblicazione della relazione della Corte dei Conti, la Commissione europea ha annunciato la proroga degli orientamenti per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale in scadenza al 31 dicembre 2013 fino al 30 giugno 2014. L'obiettivo è non pregiudicare il dibattito sulla modernizzazione degli aiuti di Stato, in particolare con riferimento allo sviluppo rurale. Il nuovo regolamento 'de minimis' per l'agricoltura, invece, dovrebbe essere adottato dal Collegio dei commissari entro fino anno per entrare in vigore dal primo gennaio 2014.

Links


Relazione speciale 10/2013 "Politica agricola comune: il sostegno specifico previsto in base all’articolo 68 del regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio è ben concepito e attuato in modo soddisfacente?"

Regolamento n. 73/2009

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