Nuove skills per transizione verde e digitale: ok del PE all'agenda europea

Agenda competenze UE: nuove skills per competitività e resilienzaLo strumento, presentato a luglio dalla Commissione UE, fissa obiettivi ambiziosi per lo sviluppo delle competenze e la riqualificazione da conseguire nei prossimi cinque anni.

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Nella risoluzione "Un'agenda per le competenze per l'Europa per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza" gli eurodeputati sottolineano l'importanza di garantire un'ampia accessibilità alla formazione e al miglioramento del livello delle competenze dei cittadini europei, ponendo l'accento sulle digital skills, che - come ha reso bene evidente l'emergenza Covid-19 - sono oramai indispensabili per poter farmarsi e lavorare.

L'Europarlamento incoraggia quindi gli Stati membri e gli erogatori d'istruzione a "moltiplicare le opportunità di apprendimento indipendenti da una localizzazione specifica, consentendo agli studenti che si trovano in zone remote e rurali o all'estero di accedere ai corsi in tutta l'UE senza vincoli legati al luogo".

Sul fronte lavorativo, invece, servono soluzioni che permettano alle aziende e ai datori di lavoro privati di "incoraggiare e sostenere corsi di formazione sul posto di lavoro e il congedo per motivi di formazione, anche valutando l'assegnazione di buoni di formazione o il riconoscimento automatico delle competenze acquisite sul posto di lavoro".

Gli obiettivi dell'Agenda UE per le competenze

L'agenda delle competenze pone le proprie basi sulla collaborazione delle istituzioni europee con gli Stati membri, le imprese e le parti sociali, finalizzata ad intraprendere un cammino unico di apprendimento permanente.

Se da un lato le persone devono poter ricevere un'istruzione adeguata per ottenere risultati soddisfacenti, dall'altro è importante per le imprese avere a disposizione lavoratori in possesso delle competenze necessarie per affrontare con successo le transizioni verde e digitale.

A tale scopo sono state individuate dodici azioni:

  • un patto per le competenze;
  • miglioramento dell'analisi del fabbisogno di competenze;
  • sostegno dell'UE agli interventi strategici nazionali in materia di sviluppo delle competenze;
  • proposta di raccomandazione del Consiglio relativa all'istruzione e formazione professionale per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza;
  • attuazione dell'iniziativa delle università europee e sviluppo delle competenze degli scienziati;
  • competenze a sostegno delle transizioni verde e digitale;
  • aumento dei laureati in discipline STEM e promozione delle competenze imprenditoriali e trasversali;
  • competenze per la vita;
  • iniziativa per i conti individuali di apprendimento;
  • un approccio europeo alle microcredenziali;
  • la nuova piattaforma Europass;
  • miglioramento del quadro di sostegno per sbloccare gli investimenti privati e degli Stati membri nelle competenze.

Entro il 2025 dovrebbero essere svolte 540 milioni di attività di formazione, di cui 60 milioni per gli adulti con bassa qualifica e 40 milioni per i disoccupati. Il numero di adulti con competenze digitali di base dovrebbe aumentare fino a raggiungere i 230 milioni.

Le risorse necessarie 

Per attuare le azioni e conseguire gli obiettivi fissati dall'agenda per le competenze, l'UE avrà bisogno di ulteriori investimenti pubblici e privati, stimati in circa 48 miliardi di euro l'anno.

Per aiutare le persone a migliorare le proprie competenze o ad acquisirne di nuove, nel corso dell'intero periodo 2021-2027 potranno essere mobilizzati vari strumenti dell'UE, tra cui: il Fondo sociale europeo Plus, il programma Erasmus, il programma Europa Creativa, il Corpo europeo di solidarietà, la sezione "investimenti e competenze in ambito sociale" di InvestEU, il programma Digital Europe e il dispositivo per la ripresa e la resilienza.

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