Fondi europei 2021-27: ok del Consiglio al potenziamento di Garanzia giovani

Garanzia giovani - Foto di Minervastudio da PexelsVia libera degli Stati membri alla raccomandazione della Comissione europea a proposito dell'iniziativa "A bridge to Jobs" (Un ponte verso il lavoro), che rilancia il programma Garanzia giovani, associandolo a una serie di misure per l’occupazione giovanile nell’ambito del bilancio UE 2021-27 e del pacchetto per la ripresa Next Generation EU.

Garanzia giovani 2021-27: Parlamento UE, piu' fondi e stop a tirocini non pagati

La disoccupazione giovanile ha sempre registrato valori più che doppi rispetto alla disoccupazione generale: nell'aprile 2020 si attestava al 15,4% in tutta l'UE. Siamo lontani dai livelli record registrati nel 2013 (24,4%), ma in molti temono un'impennata nel prossimo futuro.

Per evitare una simile prospettiva, il Consiglio ha approvato la proposta avanzata dalla Commissione europea a luglio, contenente una serie di misure ad hoc per favorire l'occupazione e ridurre il numero degli inattivi, a cominciare dal rafforzamento del programma Garanzia Giovani.

"Poiché la crisi senza precedenti provocata dalla pandemia di Covid-19 continua a colpire in modo sproporzionato i giovani, c'è un accordo unanime sulla necessità di dover agire in fretta. La raccomandazione recentemente adottata mira a dare ai giovani tutte le opportunità possibili per sviluppare il loro pieno potenziale e prosperare nel mondo del lavoro. Il piano è sostenuto da importanti finanziamenti dell'UE nell'ambito di Next Generation EU e del futuro QFP, che aiuteranno i giovani europei a trovare la loro strada in un mercato del lavoro in rapida evoluzione", ha affermato Nicolas Schmit, commissario per il Lavoro e i diritti sociali.

Garanzia giovani torna anche dal 2021

Alla luce dei dati allarmanti registrati nel 2013, l'UE ha creato il programma Garanzia giovani, che da allora ha coinvolto circa 24 milioni di persone. 

La nuova proposta della Commissione rafforza la Youth Guarantee e ne migliora la capacità di coinvolgere i giovani vulnerabili tra i 15 e i 29 anni: si mantiene l'impegno a fornire a coloro che vi aderiscono un'offerta di lavoro, apprendistato, istruzione o formazione entro quattro mesi dall'iscrizione, ma l’approccio sarà più inclusivo, con un maggior coinvolgimento dei gruppi più vulnerabili, come i giovani appartenenti a minoranze razziali ed etniche, con disabilità o che vivono in alcune aree rurali, remote o in aree urbane svantaggiate. 

Allo stesso tempo, la nuova Garanzia giovani si propone di rispondere alle esigenze delle imprese fornendo le competenze richieste, in particolare per le transizioni verde e digitale, e brevi corsi preparatori, nonché consulenza, orientamento e tutoraggio su misura.

Proposta della Commissione di raccomandazione del Consiglio relativa a un ponte verso il lavoro, che rafforza la garanzia per i giovani

Istruzione e formazione professionale per la transizione verde e digitale

Il secondo elemento della proposta è relativo all'istruzione e formazione professionale e mira a rendere i sistemi più moderni, attraenti, flessibili e adatti all'economia digitale e verde.

Un sistema dell'istruzione e formazione professionale più agile e incentrato sullo studente preparerà i giovani per il loro primo impiego e offrirà a un maggior numero di adulti l'opportunità di migliorare o modificare la loro carriera. Aiuterà inoltre i centri che forniscono istruzione e formazione professionale a diventare centri di eccellenza professionale, sostenendo nel contempo la diversità e l'inclusività.

Proposta della Commissione di raccomandazione del Consiglio relativa all'istruzione e formazione professionale

Migliorare le competenze attraverso l'apprendistato

Nuovo impulso per l’apprendistato, che andrà a vantaggio sia dei datori di lavoro sia dei giovani, preparando una forza lavoro qualificata in un'ampia gamma di settori. 

L'alleanza europea per l'apprendistato ha reso disponibili di più di 900mila opportunità, e la versione rinnovata promuoverà coalizioni nazionali, sosterrà le PMI e rafforzerà il coinvolgimento delle parti sociali. L'obiettivo è sostenere la disponibilità di offerte di apprendistato, perché gli apprendisti formati ora saranno tra qualche anno lavoratori altamente qualificati.

Incentivi all’occupazione giovanile e alle startup

Ulteriori misure a sostegno dell'occupazione giovanile comprendono nel breve termine gli incentivi all'occupazione e all'avviamento di nuove imprese, e nel medio termine lo sviluppo delle capacità, le reti per giovani imprenditori e i centri di formazione intersocietari.

Comunicazione "Sostegno all'occupazione giovanile: un ponte verso il lavoro per la prossima generazione"

22 miliardi provenienti dai fondi europei

Almeno 22 miliardi di euro dovrebbero essere spesi per sostenere l'occupazione giovanile, si legge nella nota della Commissione. 

Il Fondo sociale europeo Plus sarà una risorsa fondamentale per favorire l'attuazione delle misure di sostegno all'occupazione giovanile. Inoltre, nel quadro del piano per la ripresa europea Next Generation EU, il Dispositivo per la ripresa e la resilienza e REACT-EU forniranno ulteriore sostegno finanziario a favore dell'occupazione giovanile.

Riforme nazionali per creare lavoro

Affinché i buoni propositi della Commissione non restino sulla carta è necessario che gli Stati membri attuino le riforme indispensabili a creare lavoro per i giovani. 

Garanzia giovani non è una bacchetta magica” che risolve da sola tutti i problemi, sottolinea il commissario Nicolas Schmit. “Per trovare un lavoro, occorre che ci sia lavoro. Bisogna creare lavoro in Europa, specie in quei Paesi dove l’economia è stagnante da decenni”. 

“È il momento di attuare le necessarie riforme delle misure di sostegno che offriamo ai giovani: mobilitare tutto il sostegno che possiamo offrire è un dovere nei confronti di milioni di laureati e di coloro che muovono i primi passi nel mercato del lavoro. I nostri giovani meritano le migliori opportunità possibili per sviluppare appieno il loro potenziale”.

Bilancio UE 2021-27: cosa c'è nella nuova proposta di Fondo Sociale Europeo Plus

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