Onu: promesse di Stati e banche, emissioni zero e finanza sostenibile

Vertice Clima - Photo credit: profilo Twitter United NationMentre 66 Paesi promettono di centrare l’obiettivo di un’economia a zero emissioni entro il 2050, 130 banche firmano una Magna Carta della finanza sensibile.

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“66 governi, 10 regioni, 102 città, 93 aziende e 12 investitori si sono impegnati nel raggiungere le zero emissioni nette di Co2 entro il 2050”, si legge in un comunicato del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.

Ad oggi, però, solo una ventina di Paesi hanno incluso tale impegno nelle leggi nazionali o fatto piani politici concreti per attuarlo.

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L’Unione europea spera di raggiungere un consenso tra i suoi Stati membri entro il 2020, incrementando al contempo il partenariato strategico con le Nazioni Unite.

In occasione del summit di New York, anche la Russia smette di temporeggiare e annuncia di aver ratificato l’accordo di Parigi.

Fra gli intervenuti nel corso del vertice, anche il premier Giuseppe Conte: “Il tempo dei dibattiti e delle dichiarazioni è finito. Dobbiamo affrontare una sfida che è essenziale per il futuro dell'umanità”, ha dichiarato ricordando come nel nostro Paese si stia attuando “uno dei programmi di decarbonizzazione più ambiziosi al mondo, grazie anche alla leadership del settore privato”. Il presidente del Consiglio ha poi sottolineato come il Green New Deal proposto dal neonato Governo sia coerente con l'obiettivo di emissioni zero entro il 2050.

L’Italia ha aderito inoltre assieme ad Austria, Cile e Giappone alla Carbon Neutrality Coalition (Cnc), un’alleanza che vanta già 24 Paesi nata per sviluppare strategie climatiche comuni entro il 2020. 

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130 banche per la finanza sostenibile

Nelle stesse ore, sempre a New York, 130 banche internazionali forti di asset per 47mila miliardi di dollari hanno firmato il documento di lancio dei Principles for Responsible Banking, i Principi per l'attività bancaria responsabile.

Un impegno per allineare prodotti, servizi e strategie di business a valori e obiettivi ambientali e sociali considerati irrinunciabili. 

Fra i primi firmatari gruppi di rilievo come Citigroup, Santander, Deutsche Bank e, per l’Italia, Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi.

I principi indicati dal documento intendono favorire l'integrazione della sostenibilità in tutte le aree di business delle banche al fine di creare valore nel lungo periodo per tutti gli stakeholder, favorendo così un orientamento sostenibile della finanza.

Fra i principi chiave indicati: l'allineamento delle strategie aziendali agli obiettivi di sviluppo sostenibile ONU (SDGs) e con i contesti nazionali e regionali, il sostegno a clienti che promuovono la sostenibilità, il monitoraggio dell'applicazione dei principi e trasparenza sui risultati raggiunti. 

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